Riccardo Contini e Carlo Vecce sono stati recentemente eletti come nuovi soci dell'Accademia Nazionale dei Lincei, nella classe di scienze morali, storiche e filologiche, Categoria I (filologia e linguistica). La cerimonia di conferimento delle onorificenze si è tenuta durante l'inaugurazione dell'anno accademico 2023-2024 presso l'Accademia Nazionale dei Lincei.
Riccardo Contini

Professore ordinario di Filologia semitica, ha insegnato presso la Scuola Normale di Pisa (1981), nelle università di Roma "La Sapienza" (1984), Ca’ Foscari di Venezia (1992), e dal 1999 all'Orientale.
Le sue principali aree di interesse accademico comprendono la linguistica semitica comparata, la filologia aramaica, la dialettologia neoaramaica e neoaraba, e la storia della linguistica semitica, con particolare attenzione alla letteratura odeporica nelle regioni di lingua semitica.
A partire dal 2007, è responsabile della direzione della collana editoriale “Testi del Vicino Oriente antico” presso Paideia Editrice / Claudiana. A partire dal 2012, è stato eletto membro dell’Academia Europeaea (sezione di Classics and Oriental studies) e dell’Accademia Ambrosiana (classe di Vicino Oriente, sez. Siriaca).
Nel luglio 2007, ha ricevuto il prestigioso premio Luigi Tartufari per la Semitistica dall’Accademia Nazionale dei Lincei.
Carlo Vecce

Studioso della civiltà del Rinascimento e specialista, in particolare, della vita e delle opere di Leonardo da Vinci, Carlo Vecce è professore ordinario di Letteratura italiana.
Tra le sue pubblicazioni, spiccano le edizioni dei manoscritti di Leonardo e di opere significative della civiltà letteraria italiana, dall'Arcadia di Sannazaro al Decameron di Pasolini.
In qualità di responsabile di un progetto di ricerca internazionale per l'Accademia dei Lincei, ha diretto sforzi significativi nella ricostruzione della biblioteca di Leonardo, curando esposizioni a Roma, Firenze, Berlino e Stanford. Il suo ultimo romanzo, "Il sorriso di Caterina, la madre di Leonardo" (Firenze, Giunti, 2023), presentato alle fiere del libro di Londra, Torino e Francoforte, è in traduzione in quindici paesi stranieri.