
La ricercatrice Sara Borrillo torna all'Orientale, portando con sé un ambizioso progetto finanziato dal Consiglio Europeo della Ricerca (ERC).
Il progetto, denominato MEGAMAPS (Mapping Emerging Gender Artivism in the Mediterranean Arab Public Space), si propone di mappare l'artivismo emergente per l'uguaglianza di genere nello spazio pubblico della regione araba mediterranea, dopo le rivolte del 2010-2011. Concentrandosi su Giordania, Libano, Marocco e Tunisia, l'iniziativa si prefigge di creare una nuova narrazione sulla regione, focalizzata sull'intersezione tra genere, dissenso e cambiamento socio-politico.
La metodologia interdisciplinare adottata combina storia, scienze sociali, studi di genere e arti performative e visuali, nonché le digital humanities. L'obiettivo è quello di individuare e mappare nuove forme di attivismo artistico e culturale in grado di generare mobilitazione e immaginari rivoluzionari.
Oltre alla produzione di pubblicazioni accademiche, il progetto prevede la creazione di un archivio digitale open access sulle esperienze di artivismo analizzate e l'organizzazione di attività di disseminazione, come performance teatrali e mostre multimediali, anche grazie alla collaborazione di un network di studiosi, ricercatori, artisti e operatori culturali.
Sara Borrillo
Sara Borrillo si occupa principalmente di questioni di genere, storia dei movimenti femministi in Medio Oriente e Nord Africa, nuove autorità religiose femminili e pensiero islamico riformista, anche in contesto europeo, nonché di attivismo, trasformazioni socio-politiche e pratiche artistiche e culturali nel periodo successivo alle proteste del 2010-2011 nella regione araba.
Attualmente è professoressa associata all’Università di Napoli “L’Orientale”. Nel 2022-2023 è stata ricercatrice (RtdB) e docente in Storia dei paesi islamici presso l’Università di Roma Tor Vergata. Nel 2021 è stata titolare della Cattedra in Studi di Genere del GIS-Genre all’Università Sorbona di Parigi. Nel 2014 ha ottenuto il Dottorato in Studi sul Vicino Oriente e Maghreb presso l’Università “L’Orientale” di Napoli, dove nel 2008 ha conseguito la laurea magistrale in Relazioni Internazionali dell’Asia e dell’Africa e dove è stata poi ricercatrice post-doc dal 2015 al 2019 con il progetto Nuove forme di attivismo per i diritti delle donne in Marocco e Tunisia tra continuità e trasformazione.
Ha insegnato Storia dei paesi islamici all’Università di Macerata (2016-2018) e Diritto islamico all’Università Roma Tre (2020-2021). Ha collaborato con diversi atenei italiani (Università di Firenze, 2014, Progetto Che genere di cittadinanza mediterranea; Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, 2020, Progetto Enhancing Women’s Participation in Peace and Security, WEPPS), centri di ricerca (Axetudes, Rabat e Banca Mondiale), ONG (Ciss, Less, Un ponte per…, Dedalus cooperativa, Cidis onlus, Assopace) in Italia e all’estero. Ha collaborato in progetti di cooperazione internazionale (GIZ Maroc) e partecipato a diversi gruppi di ricerca nazionali e internazionali, come ILM-Islamic Learning in Morocco/L’enseignement de l’Islam au Maroc (XVIII-XXI siècles): islamologie et sciences sociales e i progetti europei TRAinTraining (Transfer Radicalization Approaches in Training, progetto europeo) e TRIVALENT (Terrorism prevention via radicalisation counter-narrative).
Ha condotto ricerche etnografiche in Cisgiordania (TPO), in Marocco, dove è stata ricercatrice associata al Centre Jacques Berques pour les Sciences Humaines et Sociales (CJB) di Rabat, e in Tunisia, dove è stata visiting scholar presso l’Institut de Recherche sur le Maghreb Contemporain
(IRMC) di Tunisi. È stata esperta UNDP per l'uguaglianza di genere e l'empowerment delle donne nella pubblica amministrazione (GEPA). È socia della Società Italiana delle Storiche (SIS-Società Italiana delle storiche), della Società Italiana di Studi sul Medio Oriente (SeSaMO), del Centro Studi sul Medio Oriente (CEM - Centro di Studi sul Medio Oriente Contemporaneo) dell'Università Ca' Foscari di Venezia; del Centro di Ricerca in Storia di Genere, del Centro Studi sull'Africa Contemporanea e del Centro Studi sul mondo islamico dell'Università L'Orientale di Napoli. Autrice del progetto foto-narrativo Svelate. Marocco: femminile plurale (www.svelate.org), ha pubblicato il volume Femminismi e Islam in Marocco. Attiviste laiche, teologhe, predicatrici (Edizioni Scientifiche Italiane, Collana Arabo-islamica, Napoli, 2017). Tra le sue pubblicazioni accademiche più recenti:
- “After the Covid, Inchallah. Investigating, lags and challenges of WPS (Women, Peace and Security) Agenda implementation in Morocco”, in della Valle, Piras (eds.), The Women, Peace and Security Agenda: Time to Gild the Cracks?, 8/1 (2022), Interdisciplinary Political Studies (143-168).
- “Returning the megaphone to the people. The Theatre of the Oppressed as artivism in the public space for a new critical citizenry in Morocco”, in Pratt, Mustafa, Rezk (eds.) New directions on the Study of Popular culture and Politics after the Arab Spring, The British Journal for Middle Eastern Studies, 2021 (153-170).
- “Predicatrici dell’Islam in carcere tra assistenza religiosa e decostruzione di stereotipi”, in Bernardini - Francesca - Borrillo - Di Mauro, Jihadismo e Carcere in Italia. Analisi, strategie e pratiche alternative, Istituto per l’Oriente C.A. Nallino, Roma, 2021 (197-213).
- “Chouftouhonna festival: feminist and queer artivism as transformative agency for a new politics of recognition in post-revolutionary Tunisia”, in Borrillo - Soliman (eds.), Studi Maghrebini/ North African Studies Special Issue: Artivism, Culture and Knowledge Production for Egalitarian Citizenship in the Middle East and North Africa post 2011, vol 18, 2020/2 (203-230).
- “Women’s Movements and the Recognition of Gender Equality in the Constitution-Making Process in Morocco and Tunisia (2011-2014)”, in Irving, Rubio Marin (eds.), Women as Constitution Makers: Case Studies from the New Democratic Era, Cambridge University Press, 2019 (31-80).
