
Nell'ambito delle Giornate di Studio internazionali "TRAUMA E TERRORE. REPRESSIONE POLITICA E CULTURA IN EUROPA CENTRALE E ORIENTALE", Dicembre 17-18 2024, Chiesa San Severo al Pendino, via Duomo 286.
CISUECO (Centro interuniversitario di Studi Ungheresi e dell’Europa Centro-orientale)
PRIN PNRR "Literature of Socialist Trauma: Mapping and Researching the Lost Page of European Literature (LOST)"
SPETTACOLO TEATRALE:
ZUN, ZUN, ZANG - LA LINGUA SMARRITA
Ideazione e regia - OLEK MINCER
YOSUKE TAKI - drammaturgia
KLEZLIED DUO:
OLEK MINCER - musica, chitarra, voce; RICCARDO BATTISTI - arrangiamento, fisarmonica, chitarra
Mordechaj Gebirtig, bardo della canzone ebraica di Cracovia, artista di talento e molto amato, condannato a morte come tutti i membri del suo popolo, venne ucciso durante l’azione di deportazione degli ebrei di Cracovia, insieme a un altro artista e amico degli ultimi anni di miseria, il pittore Abraham Neumann.
Dal diario della testimone Halina Nelken: “Mi sono precipitata a casa, saltando sulle pozze di sangue all’angolo tra via Dąbrówki e il nostro vicolo, Janowa Wola. Qui, fino al piano terra, il muro della casa era pieno di schegge di proiettili [...]. Neumann, Abraham Neumann, sai, quel pittore alto che zoppicava, e il signor Gebirtig, quello che ti ha insegnato a cantare Rejzele. Camminavano in fondo al gruppo, entrambi vecchi e malati. Neumann non si è inchinato. Ha affrontato il comandante con il suo bastone. Hanno sparato anche a Gebirtig. Questa è una vera e propria follia!”.
Nello spettacolo presentiamo la produzione del tempo di guerra di Gebirtig, già ampiamente conosciuto per il suo repertorio prebellico di canzoni allegre e malinconiche. Poiché la musica originale dei testi di guerra è in gran parte scomparsa, abbiamo cercato, seguendo le orme di altri artisti, di trovare la forma adatta a far rivivere questi testi, destinati a essere cantati. Abbiamo mantenuto una cronologia delle canzoni il più precisa possibile, poiché ognuna di essa è ambientata in un periodo specifico – il contesto dei primi mesi dell’occupazione era diverso da quello di un anno dopo, o da quello antecedente la morte del poeta. La tristezza iniziale si trasforma in delusione e disperazione, poi in rassegnazione e dolore. Ma troviamo spesso anche un senso di speranza, e la volontà di trasmettere un po’ di gioia a persone martoriate, un po’ di spensieratezza ai più giovani abitanti del ghetto di Cracovia o di Łagiewniki.
Durante lo spettacolo vengono esposte fotografie di quadri di Abraham Neumann, pittore rinomato in Polonia e in Europa, negli anni Venti docente di pittura all’Accademia d’Arte “Bezalel” di Gerusalemme.
Uno dei fili conduttori dello spettacolo è anche la terza protagonista della nostra storia, la lingua yiddish, la mame loshn – la lingua della mamma, anch’essa vittima della Shoah. Sul palcoscenico viene assistita da due sperduti attori klezmer, impegnati in un rito scenico di oblazione.
La prima mondiale ha avuto luogo nel quartiere ebraico di Cracovia Kazimierz, nel giorno esatto dell’anniversario della morte dei nostri due protagonisti, il 4 di giugno 2022, presso il teatro Barakah, situato a 150 metri dalla casa di Gebirtig.
INGRESSO GRATUITO FINO A ESAURIMENTO POSTI