Premio di Eccellenza in Antropologia di Genere e Studi Amazigh

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Il premio Michel Seurat 2025 del CNRS (GIS MOMM) è stato assegnato a Margherita Rasulo per la tesi: "Socio-anthropologie des modalités de participation politique et infrapolitique féminines. Renégociations grées du politique et réapproriations im-matérielles de l'amazighité dans les villages de Kabylie", co-diretta da Dahbia Abrous (Inalco, LACNAD) e Anna Maria Di Tolla (L'Orientale, DAAM). 

Il premio è stato istuito nel 1988 per onorare la memoria di Michel Seurat, ricercatore del CNRS, sociologo del Medio Oriente e del mondo arabo, morto in circostanze tragiche. 

L'obiettivo del programma e di fornire ai giovani ricercatori e ricercatrici un sostegno finanziario per svolgere un maggior numero di ricerche sul campo nell' ambito del dottorato, contribuendo così a promuovere la conoscenza e la comprensione reciproca tra la società francese e il mondo arabo. Per la prima volta il premio è attribuito a una ricerca svolta in contesto amazigh. 

Margherita Rasulo è dottoranda all' Inalco in cotutela internazionale con L'Orientale. Docente a contratto di sociologia e antropologia presso Aix Marseille Université dal 2021 al 2025, è attualmente enseignante-chercheure (ATER) presso l' università di Tolosa Jean Jaurès. Insignita nel 2024 del Prix Louis Dumont, ha pubblicato i suoi lavori su riviste scentifche in Francia e in Italia. La tesi di dottorato analizza le forme e le modalità di agency politica femminile in seno al movimento di rivendicazione amazigh in Cabilia, sia nel contesto dei villaggi che nella diaspora. Lo studio mette in luce l'ambivalenza del rapporto fra la partecipazione femminile e il patriarcato, che si riflette nelle varie forme di engagement che vanno dall'adattamento alla sovversione. Mentre l'agency conforme all'immagine sociale delle “custodi della tradizione” rimane ai margini dell'arena politica maschile e la natura folcloristica delle pratiche è un corollario dell'accettabilità, la riappropriazione della cultura im-materiale da parte delle attrici sociali produce negoziazioni identitarie endogene. Le modalità di politicizzazione delle donne nei villaggi possono dunque produrre spazi di performatività infrapolitica della cittadinanza locale - da cui sono escluse - o determinare rotture ontologiche che possono portare all'esilio delle attiviste.

Data di ultimo aggiornamento: 22 Luglio 2025