Progetti di interesse strategico
Ente finanziatore Fondi di ricerca dipartimentale di interesse strategico
Titolo Inclusione e creatività: il ruolo della creatività linguistica, letteraria, teatrale nei processi di integrazione sociale
Referente scientifico C. Maria Laudando
Data inizio progetto 21/11/2018
Data fine progetto 31/12/2021
Abstract
Il progetto coinvolge tutti i settori scientifico-disciplinari del Dipartimento sul terreno comune della creatività nelle sue maggiori declinazioni espressive e sovra-areali come elemento cruciale per costruire e/o ripensare percorsi di integrazione, di appartenenza, di educazione e formazione civile secondo le linee di ricerca dell’Unione Europea. Il Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati intende mettere a disposizione, in costante raccordo con le istituzioni pubbliche e della società civile, la sua competenza unica nelle lingue e nelle culture dell’intero continente europeo e di quello americano. Come sottolineato nel piano di sviluppo strategico della ricerca 2019-2021, questo programma riveste un forte valore identitario oltre che aggregativo perché mira a consolidare e promuovere la visione identitaria del Dipartimento valorizzando la ricchezza e l’interazione di tutte le sue specifiche competenze in area euro-americana sul terreno comune della creatività quale nucleo fecondo di integrazione sociale, di innovazione economica e di consapevolezza critica.
Il programma di ricerca coinvolge le tre declinazioni sovra-areali del DSLLC (quella linguistico filologica, quella letteraria e quella teatrale) ed è in linea con l’area strategica Turismo, patrimonio culturale e industria della creatività del PNR 2015-2020 e con il programma Horizon 2020 - Work Programme 2018-2020 Europe in a changing world – Inclusive, innovative and reflective societies.
Sul piano dei rapporti con il territorio e dell’innovazione didattica rappresenta un’occasione di coinvolgimento di tutta la comunità scientifica del Dipartimento a modulare percorsi multidisciplinari di maggiore integrazione progettuale tra didattica, ricerca e terza missione.
La visione strategica del Dipartimento e la politica della qualità perseguita mirano a valorizzare e difesa del suo sapere umanistico e come capacità progettuale di inclusione e integrazione.
Per favorire le aggregazioni interdisciplinari e multidisciplinari il programma di ricerca è stato declinato nelle seguenti azioni:
1. Mappatura delle linee di aggregazione multidisciplinare a partire dalle ricerche già in corso o in programma da parte dei singoli docenti o gruppi di ricerca riconducibili ai temi della ricerca
2. Convegno internazionale Senza Barriere: Inclusione e Creatività (15 al 17 gennaio 2020)
3. Progetto ArchaeoTerm in partnership con Terminology Without Borders un programma promosso dalla Terminology Coordination Unit (TermCoord) - European Parliament’s Directorate-General for Translation (DG TRAD)
4. Seminario interdisciplinare su Creatività e inclusione sociale a cura del prof. Augusto Guarino: il ciclo seminariale di sette incontri intende offrire agli studenti una presentazione di alcune delle esperienze di integrazione sociale attraverso delle pratiche creative, così come vengono studiate presso l’Orientale (nell’ambito del cinema albanese, del Teatro, della Lingua italiana, dell’Impresa artigianale, della lingua inglese, della letteratura infantile, della musica).
Ente finanziatore Fondi Dipartimentali
Titolo del progetto Interazioni e transizioni critiche: dialoghi di lingue, letterature e culture per un modello inclusivo del sapere umanistico
Referente scientifico C. Maria Laudando
Data di inizio progetto 01/12/2021
Data di fine progetto 31/12/2024
Abstract
In linea di stretta continuità con la ricerca su Inclusione e creatività: il ruolo della creatività linguistica, letteraria, teatrale nei processi di integrazione sociale (dicembre 2018 - novembre 2021), il Dipartimento di Studi linguistici, letterari e comparati ha deciso di dedicare il secondo progetto strategico di ricerca alla riflessione inter- e multi-disciplinare sul ruolo delle humanities nella congiuntura critica del presente. A partire dall’etimo greco krinein (distinguere, valutare), che accomuna il termine ‘crisi’ e ‘critica’, il Dipartimento intende mettere a disposizione, in costante raccordo con le istituzioni pubbliche e della società civile, la sua estesa e articolata piattaforma scientifica di SSD appartenenti all’Area 10 per consolidare e promuovere la sua visione identitaria fortemente plurale e interculturale e la sua capacità aggregativa valorizzando la diversità linguistica e culturale e il patrimonio creativo e relazionale che essa rappresenta, attraverso il dialogo serrato tra le sue specificità disciplinari in una vasta area geografica e lo sviluppo di approcci metodologici aggiornati e integrati capaci di rispondere alla complessità elusiva delle molteplici trasformazioni tuttora in corso in cui sembra ritornare ossessivamente la narrazione e spettacolarizzazione della crisi. Un ambito rilevante può essere rappresentato dalla sfida della transizione digitale e dal potenziamento delle digital humanities, ma sul tema può essere impegnata l’intera comunità scientifica del Dipartimento per ripensare le linee strategiche di valorizzazione e difesa del proprio capitale culturale e per consolidare e affinare un modello aperto, reticolare e inclusivo di sapere grazie alle interazioni proficue dei suoi tagli metodologici (gli studi letterari in chiave tanto areale quanto comparata, gli studi linguistici, filologici e quelli relativi alle discipline dello spettacolo e del management) e alla solidità del suo impianto multilinguistico che si alimenta della ricchezza della diversità. Entro tali coordinate critiche il progetto mira a promuovere soprattutto la formazione e il dialogo interdisciplinare dei giovani studiosi; a coinvolgere in modo più organico la progettualità dei Centri di elaborazione culturale; a favorire la mobilità nazionale e internazionale dei docenti, ricercatori e giovani studiosi soprattutto dopo il lungo periodo di arresto dovuto all’emergenza pandemica; a sostenere la produzione di contributi scientifici di elevata qualificazione.
Obiettivi del progetto
Obiettivo precipuo del progetto è promuovere la riflessione inter- e multi-disciplinare da parte di tutta la comunità scientifica del Dipartimento sul ruolo delle humanities nella congiuntura critica del presente. In uno scenario globale sempre più complesso, il Dipartimento si propone di tutelare e valorizzare la diversità linguistica e culturale e il patrimonio che essa rappresenta come area strategica di investimento, non solo come elemento cruciale per costruire e/o ripensare percorsi di integrazione e di appartenenza, ma anche come educazione continua a un sapere critico, aperto e inclusivo, che possa fornire strumenti aggiornati al fine di raccogliere la sfida delle radicali trasformazioni in atto e promuovere modelli di cittadinanza attiva. Sul piano dei rapporti con il territorio e dell’innovazione didattica il progetto rappresenta un’occasione di coinvolgimento di tutta la comunità scientifica del Dipartimento a modulare percorsi multidisciplinari di maggiore interazione tra didattica, ricerca e terza missione. La visione strategica del Dipartimento e la politica della qualità perseguita mirano a valorizzare e a difendere la vocazione dialogica e aperta del suo sapere umanistico.
Entro tali coordinate critiche il progetto mira a
• promuovere soprattutto la formazione e il dialogo interdisciplinare dei giovani studiosi;
• a coinvolgere in modo più organico la progettualità dei Centri di elaborazione culturale;
• a favorire la mobilità nazionale e internazionale dei docenti, ricercatori e giovani studiosi soprattutto dopo il lungo periodo di arresto dovuto all’emergenza pandemica;
• a sostenere la produzione di contributi scientifici di elevata qualificazione.
Eventi
In attuazione del Progetto strategico e in linea di continuità con l’inaugurazione di una panchina rossa nel cortile di Palazzo Santa Maria Porta Coeli del dicembre 2023 e con i progetti attivi nel Dipartimento che sono stati promossi dal CUG su azioni affini, è stato organizzato un evento pubblico che prevede come azione principale un momento di riflessione e di sensibilizzazione sulla violenza contro le donne, dedicato a Giulia Tramontano, ex allieva dell’Ateneo.
Le voci de L’Orientale contro la violenza sulle donne | Università degli Studi di Napoli L’Orientale
Progetti finanziati con fondi di ricerca di Dipartimento
Ente Finanziatore Fondi Dipartimentali
Titolo del progetto Jeux d’auteurs. Il modello del gioco nel romanzo: prospettive linguistico-letterarie
Responsabile del progetto Federico Corradi
Altri componenti del gruppo di ricerca Jana Altmanova, Benedetta Bartolini, Fabiana Cecamore, Maria Centrella, Michele Costagliola d’Abele, Maria Grazia Massimo, Camilla Nappi, Sarah Pinto, Sergio Piscopo, Annette Terracciano, Bianca Vallarano
SSD L-LIN/03, L-LIN/04
Data inizio progetto 04/07/2024
Data fine progetto 03/07/2027
Abstract
Letteratura e gioco hanno da sempre un legame privilegiato. Non solo il gioco è spesso tematizzato in letteratura, ma la letteratura stessa ‒ da Rabelais al postmoderno, da Voiture all’Oulipo ‒ è stata periodicamente assimilata al gioco. Il nostro intento è quello di sfruttare fino in fondo l’analogia: se la letteratura ci insegna a giocare, il gioco può insegnarci la letteratura. Il progetto intende quindi perseguire due obiettivi complementari: 1. studiare le interazioni storicamente attestate tra letteratura e gioco, nelle loro implicazioni ideologiche, linguistiche, ed emotive; 2. sfruttare le potenzialità cognitive del gioco per potenziare le competenze storico-letterarie degli studenti e la loro motivazione allo studio della letteratura. Il progetto è quindi articolato in due assi: 1. indagine dai risvolti teorici, storico-letterari e linguistici sulle relazioni tra letteratura e gioco, con un focus particolare sul romanzo; 2. elaborazione di modelli sperimentali di didattica della letteratura e della lingua attraverso la letteratura.
Ente Finanziatore Fondi Dipartimentali
Titolo del progetto ALI-‒ Atlante letterario italiano
Responsabile del progetto Guido Maria Cappelli
Altri componenti del gruppo di ricerca Imma Maria Grazia Carannante, Margherita De Blasi, Anna Claudia Giordano, Franco Paris, Giovanni Raimondo Rotiroti, Carlo Vecce
SSD L-FIL-LET/10,L-LIN/16, L-LIN/16, L-LIN/17
Data inizio progetto 01/12/2021
Data fine progetto 31/12/2024
Acronimo ALI
Abstract
L’Atlante letterario conterrà al suo interno una serie di carte interrogabili in cui inserire (e tramite cui, poi, ricercare) informazioni e dati: per la letteratura italiana notizie sul patrimonio letterario; per le letterature straniere le traduzioni di testi italiani e le traduzioni in italiano di opere straniere. Si analizzeranno le relazioni diacroniche e spaziali che sussistono tra la letteratura e le aree di interesse che emergeranno nell’ambito della ricerca empirica relativamente alla diffusione di opere italiane all’estero nonché sulle traduzioni in italiano, in base alla letteratura oggetto di analisi da parte delle singole unità (tramite la raccolta attraverso banche dati tematiche).
Esso si occuperà altresì anche di rendere fruibili a un pubblico molto più ampio le informazioni sui singoli patrimoni archivistici, salvaguardando il patrimonio culturale italiano.
Ente Finanziatore Fondi Dipartimentali
Titolo del progetto ALMA ‒ Atlante Linguistico Multimediale della diversità Alimentare bio/culturale
Responsabile del progetto Anna De Meo
Altri componenti del gruppo di ricerca Valeria Caruso, Lucia Di Pace, Marta Maffia, Rossella Pannain, Judit Papp, Giorgia Ferrari
SSD L-LIN/01, L-LIN/01, L-LIN/02, L-LIN/19
Data inizio progetto 01/12/2021
Data fine progetto 31/12/2024
Acronimo ALMA
Abstract
Il cibo costituisce una necessità culturale più che un bisogno fisiologico ed è strettamente legato alle lingue che lo rappresentano; contribuisce in maniera determinante alla caratterizzazione dell’identità dell’individuo e del suo gruppo di appartenenza, esattamente come la lingua materna. La mobilità che contraddistingue la nostra attuale condizione storica (migrazioni per scelta o costrizione) presuppone uno scambio interculturale che spesso si trasforma in una destabilizzazione anche legata alla perdita di punti di riferimento linguistici e alimentari.
In questo quadro mancano risorse che tutelino e promuovano la trasmissione del patrimonio linguistico-culturale del cibo, stimolando il confronto interculturale e favorendo l’interazione e l’integrazione.
Si propone in tal senso la creazione di un Atlante Linguistico Multimediale che, consentendo ricerche geolocalizzate, faccia emergere le specificità della rappresentazione linguistico-culturale, delle pratiche dell’alimentazione e del patrimonio agroalimentare di diverse aree geografiche. ALMA - Atlante Linguistico Multimediale della diversita Alimentare bio/culturale preliminarmente raccoglierà i saperi linguistico-culturali legati all’alimentazione con un’indagine nell’area campana per l’Italia, nell’area della Grande Pianura Settentrionale per l’Ungheria e nell’area del Kainuu per la Finlandia.
La risorsa, basata su una raccolta di dati analizzati in chiave linguistica, culturale e cognitiva, servirà sia come strumento per la conservazione della propria identità e per la conoscenza dell’alterità linguistico-culturale legate al cibo sia come riferimento per gli stakeholders del comparto alimentare.
Ente Finanziatore Fondi Dipartimentali
Titolo del progetto Il lessico della magia tra mito e folklore negli incantesimi, nei ricettari medico-magici e nei testi del folklore delle tradizioni nordica e germanica
Responsabile del progetto Maria Cristina Lombardi
Altri componenti del gruppo di ricerca Carmela Giordano, Angela Iuliano, Valeria Micillo, Luca Gendolavigna, Alessandra Mastrangelo
SSD L-FIL-LET/15, L-LIN/15
Data inizio progetto 01/12/2021
Data fine progetto 31/12/2024
Abstract
Scopo della ricerca è evidenziare le specificità della tradizione nordica e germanica relativa al pensiero magico, mediante lo studio e la classificazione di testi scandinavi e germanici (medievali e post- medievali) su basi filologiche, linguistiche e letterarie.
Il progetto prevede lo studio delle tradizioni popolari relative al tema della magia attraverso l’analisi di testi nordici, inglesi e tedeschi non ancora o solo parzialmente indagati che presentino temi e motivi legati a contesti magici. In particolare ci si concentrerà su elementi (in particolare legati al lessico) che dalla tradizione mitica pagana e da quella scientifico-enciclopedica sono confluiti in testi di carattere magico, contaminandosi con aspetti della tradizione cristiana.
La letteratura popolare anonima tende alla fluidità e vaga comprendendo sviluppi e trasformazioni. È pertanto cruciale l’analisi delle singole concretizzazioni rappresentate da un dato testo in un tempo, un’occasione e un luogo precisi. Anche alla luce degli studi della new philology, le sue varianti si configurano come significative e rilevanti al fine di descrivere la vita dei testi e l’influenza sui vari testimoni dell’ambiente geografico, storico e sociale.
Ente finanziatore Fondi Dipartimentali
Titolo del progetto Inclusione ed esclusione: la rappresentazione della famiglia contemporanea nella Penisola iberica e in America Latina
Responsabile del progetto Augusto Guarino
Altri componenti del gruppo di ricerca Vincenzo Arsillo, Ivana Calceglia, Valeria Cavazzino, Francesca De Cesare, Alessandra Giovannini, Germana Volpe, Giuseppina Notaro, Roberto Mondola, Marco Ottaiano, Andrea Pezzè
SSD L-LIN/05, L-LIN/06, L-LIN/07
Data inizio progetto 01/12/2021
Data fine progetto 31/12/2024
Abstract
A partire dagli anni della Transizione democratica, sia in Spagna e Portogallo che in America Latina l’istituzione familiare è passata attraverso grandi sconvolgimenti: a) la fine problematica di lunghi anni di dittatura e la ri-costruzione di istituzioni di carattere democratico; b) la gestione delle problematiche legate al superamento di fenomeni terroristici o eversivi; c) una gestione problematica delle dinamiche migratorie, sia nel senso di flussi in ingresso (casi come il Portogallo, la Spagna, o il Cile) sia di esodi verso l’esterno; d) la ridefinizione radicale, a partire da tradizionale ordine patriarcale, dell’identità e della dialettica tra i generi. Tali sconvolgimenti hanno creato esigenze importanti nella famiglia, che hanno avuto un forte impatto nella vita quotidiana e hanno avuto importanti ripercussioni nell’evoluzione linguistica e trovato un ampio spazio di rappresentazione in letteratura. Vanno ricordate almeno la necessità di recuperare, anche attraverso l’elaborazione di eventi traumatici della storia recente, la memoria personale e specificamente familiare; l'insorgenza di domande inquietanti, come ad esempio quali siano i tratti distintivi della nuova soggettività e delle strategie relazionali in un nuovo contesto, estremamente mutevole. Uno dei punti nodali di questa problematica, è l’analisi di come le nuove realtà familiari abbiano trovato corrispondenza in una trasformazione delle forme della comunicazione, a partire dal lessico sia istituzionale (a partire dal linguaggio giuridico) che privato delle relazioni amorose e dei rapporti familiari. Al tempo stesso è importante chiedersi come la letteratura stia rappresentando la vita quotidiana dell’individuo e dei nuclei familiari, sia nelle realtà micro-strutturali (rapporto di coppia e relazioni di genere, conflitti generazionali) che in quelle della dialettica famiglia-vita pubblica (delimitazione dell’appartenenza e della cittadinanza, dinamiche di inclusione/esclusione sociale, ecc.), per esporre le sue contraddizioni e le sue potenzialità nascoste. La suggestione di alcune acquisizioni recenti dell’antropologia culturale applicata alla modernità occidentale (si vedano gli studi di Marc Augé), ha suscitato in ambito critico un rinnovato interesse per l’analisi della simbolizzazione degli spazi familiari (soprattutto in ambito urbano) nella prospettiva della definizione delle identità dei singoli e dei gruppi sociali. Da voci autorevoli si manifesta l’esigenza di comprendere l'integrazione dei più recenti sviluppi negli studi centrati sull’analisi non solo dei fenomeni estetici ma –in un senso più ampio- della comunicazione sociale. La ricerca intende recepire anche un’apertura metodologica, maturata sia nell’iberismo anglosassone che in quello francese, che senza rinunziare agli strumenti più tradizionali della critica letteraria sappia leggere il fenomeno narrativo dell’Autobiografia e della narrazione del vissuto familiare, anche nella sua dimensione, di derivazione freudiana e post-freudiana, di “romanzo familiare”, nella sua prospettiva attuale di sfida ai molteplici linguaggi della contemporaneità.
Ente Finanziatore Fondi Dipartimentali
Titolo del progetto Multilinguismo e variazione. Linguistic Landscapes nell’Alto-Adige/Südtirol
Responsabile del progetto Elda Morlicchio/ Silvia Palermo
Altri componenti del gruppo di ricerca Barbara Haeussinger, Silvia Palermo, Gabriella Sgambati
SSD L-LIN/14
Data inizio progetto 01/12/2021
Data fine progetto 31/12/2024
Abstract
La ricerca si propone di analizzare il paesaggio linguistico della regione a statuto speciale del Trentino Alto-Adige/Südtirol, dove, com’è noto, è presente il trilinguismo (italiano, tedesco e ladino), a cui si aggiunge, per quanto riguarda il tedesco, la co-presenza di più varietà linguistiche sul territorio: lingua tedesca standard, lingua d’uso corrente, dialetto (più precisamente, vari dialetti) e una varietà quasi urbana (Stadtsprache) identificata nella zona di Bolzano (Bozner Deutsch).
Con una ricognizione sul campo verrà effettuata una raccolta di dati visivi che andranno a costituire un corpus che tenga conto non solo del bilinguismo obbligatorio della toponomastica, ma di testi, insegne di attività commerciali, segnali stradali, murales, cartellonistica di montagna, avvisi esposti al pubblico, scritte e graffiti su muri o altro tipo di supporto.
Obiettivo è giungere ad una mappatura della regione che evidenzi le varietà della lingua tedesca presenti nel paesaggio linguistico e le scelte dei singoli individui alla base della loro presenza.
Ente finanziatore Fondi Dipartimentali
Titolo del progetto RITMO ‒ Risorse interoperabili e terminologie per modelli ontologici
Responsabile del progetto Johanna Monti
Altri componenti del gruppo di ricerca Carola Carlino, Maria Centrella, Andrea De Carlo, Maria Pia Di Buono, Massimo Guarino, Raffaele Manna, Gennaro Nolano Antonio Pascucci, Carlo Rescigno, Giulia Speranza, Michela Venditti
SSD L-ANT/07, L-LIN/02, L-LIN/04, L-LIN/21, SECS-S/01
Data inizio progetto 01/12/2021
Data fine progetto 31/12/2024
Acronimo RITMO
Abstract
Il progetto Risorse Interoperabili e Terminologie per Modelli Ontologici (RITMO) mira a contribuire al miglioramento dell’accesso ai dati e contenuti relativi ai Beni Culturali (BBCC) in diversi formati e lingue. RITMO è un’evoluzione del progetto Archaeo-Term1, riconosciuto nel novembre 2020 come progetto di interesse strategico del DSLLC. Archaeo-Term ha sviluppato un glossario multilingue per il settore dell’archeologia, nell’ambito del progetto YourTerm CULT, in collaborazione col programma Terminology Without Borders della Terminology Coordination Unit (TermCoord) dell’European Parliament’s Directorate-General for Translation (DG TRAD). Attualmente il glossario multilingue di Archaeo-Term contiene termini in italiano, inglese, tedesco, spagnolo, francese, cinese, russo, polacco e svedese.
Nell’ambito di RITMO verranno sviluppate risorse linguistiche interoperabili per l’interazione avanzata per l’accesso in linguaggio naturale a contenuti relativi ai Beni Culturali, con particolare focus in ambito archeologico, da parte di diverse tipologie di utenti per le seguenti lingue: italiano, francese, inglese, russo e polacco.