Donne poesie nella diaspora (nell'ambito del seminario: "Sguardi Riflessi: L'Albania tra Occidente e Oriente.)

Palazzo Santa Maria Porta Coeli, Aula Dottorato - Via Duomo 219 - - dalle ore 14:30
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Questo incontro è un invito a riflettere sulla scrittura poetica come spazio etico di resistenza, memoria e trasformazione. Un’occasione per ascoltare voci che attraversano confini e reinventano il linguaggio. 

"La poesia sonora di Jonida Prifti" ci guida in un viaggio poetico dove l’albanese e l’italiano convivono in un rapporto paritario, orizzontale. Le due lingue si scambiano i nomi, si imitano, si fraintendono: come sorelle, si riconoscono e si reinventano, dando vita a una lingua poetica che è incontro e metamorfosi. 

"In quale lingua devo morire" di Denata Ndreca, voce della poesia italofona, testimonia il vissuto di chi porta dentro di sé due terre: quella d’origine, che l’ha nutrita, e quella d’arrivo, che l’ha accolta. La sua scrittura sa che non si può morire in una sola lingua, perché il percorso migratorio impone una pluralità di esistenze e di espressioni. La sua poesia rifiuta l’univocità e abbraccia la complessità del vivere tra lingue e mondi.

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Data di ultimo aggiornamento: 12 Novembre 2025