Napoli, 50 anni del Corpo Consolare: il Mediterraneo e il futuro della città

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In occasione del 50° anniversario della fondazione dell'Associazione Corpo Consolare di Napoli, si è svolto al Ministero degli Affari Esteri l'evento “Napoli Capitale del Mediterraneo: sviluppi e prospettive”. L’incontro ha posto l’accento sul ruolo strategico che la città può assumere nel contesto geopolitico e commerciale del Mediterraneo, una regione sempre più centrale in termini economici, energetici e migratori.

Il Vicepresidente del Consiglio e Ministro per gli Affari Esteri, Antonio Tajani, ha sottolineato come Napoli possa e debba giocare un ruolo chiave nel Mediterraneo. “Vogliamo dare massima visibilità all'anniversario dei 2.500 anni dalla fondazione della città di Napoli. Proprio a Napoli ospiteremo la conferenza UNESCO e quella degli Addetti Scientifici", ha dichiarato Tajani, aggiungendo che il legame con la rete consolare è fondamentale per valorizzare le eccellenze del Sud.

Mariano Bruno, Segretario Generale del Corpo Consolare di Napoli, ha ricordato come la città sia passata da 25 a oltre 70 rappresentanze consolari, e ha insistito sull'importanza di investire nelle infrastrutture e nei giovani per rafforzare la posizione dell’Italia nel Mediterraneo. “Napoli è la città più giovane d'Italia, ma molti giovani emigrano per studiare e trovare lavoro", ha spiegato Bruno.

Valeria Brambilla, Amministratore Delegato di Deloitte & Touche, ha ribadito l’impegno dell’azienda nel valorizzare il capitale umano e favorire la crescita dei talenti locali. "L’investimento sui giovani è cruciale per il futuro del Paese", ha dichiarato, ricordando la collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Federico II per promuovere la Digital Transformation & Industry Innovation Academy.

Pier Carlo Padoan, Presidente del Gruppo UniCredit, ha sottolineato l'importanza delle banche nel favorire lo sviluppo del Mezzogiorno, puntando su investimenti, risorse del PNRR e valorizzazione delle filiere locali.

Il Rettore, Roberto Tottoli, ha infine ribadito il ruolo fondamentale delle strutture accademiche napoletane nell'internazionalizzazione. "Napoli e le sue università guardano al Mediterraneo allargato, verso l'Africa e l'Asia, per costruire relazioni e competenze che rispondano alle sfide globali", evidenziando l'importanza della mobilità di studenti e ricercatori nel rafforzare le competenze culturali e professionali necessarie per affrontare il futuro.

Data di ultimo aggiornamento: 12 Novembre 2024