Progetto di Catalogazione del Patrimonio Cartografico de “L’Orientale”
Il fondo di Cartografia è una delle collezioni di maggior rilievo presenti in digitUNO.
Nella sezione cartografica è stata digitalizzata una selezione della preziosa collezione composta da oltre 4.000 documenti, realizzati in Italia e all’estero, datati tra il XVII e il XX secolo: atlanti, carte murali, planimetrie, carte topografiche, corografiche, planisferi, carte turistiche.
Una selezione del fondo cartografico è presente in digitUNO, collezioni digitalizzate dell’Orientale.
Il fondo cartografico dell’Università di Napoli “L’Orientale” consiste in una raccolta di documenti –a stampa e in piccola parte manoscritti, realizzati in Italia e all’estero – datati tra il XVII e il XX secolo. Rappresenta una collezione geo-cartografica di notevole valore (si segnalano i preziosi esemplari del fondo del colonnello Emiliano Gerini), composta da oltre 3.000 prodotti, tra atlanti, carte murali, fogli sciolti, planimetrie, carte topografiche, corografiche, planisferi, carte turistiche e tematiche, alle diverse scale. Di particolare rilievo sono i manufatti del XVII e XVIII secolo, mentre le acquisizioni più recenti giungono al primo decennio del Duemila. Si tratta, in gran parte, di un fondo curato e arricchito da Vittorina Langella durante il suo magistero all’allora Istituto Universitario Orientale, successivamente ampliato da Pasquale Coppola e Salvatore Diglio.
A seguito di alterne vicende, legate anche ai numerosi trasferimenti delle sedi, negli ultimi venti anni la collezione è rimasta custodita in una piccola sala nella Biblioteca al IV piano di Palazzo Corigliano e solo di recente è stato possibile avviarne un riordino, per renderla nuovamente fruibile alla consultazione.
La varietà di tipologie dei materiali cartografici conservati attesta gli interessi di studio e di ricerca delle aree del mondo alle quali l’Ateneo – la più antica Scuola di sinologia e orientalistica del continente europeo – ha tradizionalmente rivolto la sua attenzione. Il significativo patrimonio geo-iconografico testimonia, infatti, i riflessi geografici e i mutamenti geopolitici intervenuti in differenti epoche storiche in Asia, nel Vicino Oriente, nonché in Africa, nelle Americhe, in Europa Occidentale e Orientale, in Italia.
Il progetto, avviato a partire dal 2014 e coordinato da Floriana Galluccio con la collaborazione di Ornella Albolino, si propone di mettere in rete il materiale cartografico di pregio conservato presso l’Ateneo, valorizzandolo. E mira al recupero completo del fondo, attraverso il restauro, la catalogazione aggiornata e la digitalizzazione dei diversi prodotti cartografici.
Considerate le peculiarità del fondo, l’obiettivo complessivo – più ambizioso e complesso – è di realizzare la catalogazione e digitalizzazione dell’intera collezione e di costituire, al contempo, un polo specialistico all’interno della rete degli archivi cartografici attualmente esistenti.
In questa prima fase il lavoro si è concentrato sulla selezione di una parte delle opere pregiate, relative al XVII e XVIII secolo, procedendo alla digitalizzazione integrale dei seguenti atlanti (comprendenti un corpus di circa 800 immagini cartografiche e iconografiche):
- Mercurio Geografico ovvero Guida Geografica in tutte le parti del Mondo, conforme le tavole geografiche del Sansone, Baudrand e Cantelli, data in luce con direttione e cura di Giovanni Giacomo de Rossi nella sua stamperia, Roma, tomo primo, 1684;
- Atlas général de la Chine pour servir à la description générale de cet empire, rédigé par l’Abbé Grosier, chanoine de Saint-Louis du Louvre, Paris, Chez Moutard, Imprimeur-Libraire de la Reine, de Madame & de Madame Comtesse d’Artois, rue des Mathurins, Hôtel de Cluni, 1785.
- Nouvels Atlas de la Chine, de la Tartarie Chinoise et du Thibet, par Jean Baptiste Bourguignon d’Anville, Haye, Henri Scheurleer, 1737;
- Il Mappamondo cinese del P. Matteo Ricci, commentato tradotto e annotato da Pasquale M. D’Elia, Città del Vaticano, Editore Bibl. Apostolica Vaticana, 1938;
- L’Isolario di P. Vincenzo M. Coronelli: Atlante Veneto. Nel quale si contiene la Descrittione Geografica, Storica, Sacra, Profana, e Politica, degl’Impery, Regni, Province, e Stati ..., opera e studio del padre Coronelli, Venezia, Accademia Cosmografica degli Argonauti, 2 tomi, anno 1785;
- Géographie ancienne abrégée, par Jean Baptiste Bourguignon d’Anville, Nouvelle édition revue par l’auteur, Paris, chez Merlin libraire, 1769;
- Il Mappamondo di Fra’ Mauro camaldolese, descritto e illustrato da Placido Zurla, Venezia, 1806.
Bibliografia di riferimento:
- Francesco Bonasera, L’opera geografica e cartografica di Vincenzo Coronelli, Gorizia, Iesi, La truganina, 1984.
- Andrea Cantile, Lineamenti di storia della Cartografia, Roma, Geoweb, 2013.
- Brian J. Harley, The History of Cartography, voll. 1 e 2, University of Chicago Press, Chicago e London, 1987.
- Piero Falchetta, Il mappamondo (scomparso?) di Fra Mauro, in “Studi Veneziani”, LXII, 2011, pp. 113-132.
- Tullia Gasparrini Leporace (a cura di), Il Mappamondo di Fra Mauro, presentazione di Roberto Almagià, Istituto Poligrafico dello Stato, Roma, 1956.
- Luciano Lago, Imago Mundi et Italiae. La versione del mondo e la scoperta dell’Italia nella cartografia antica, La Mongolfiera Libri, Trieste, 1992.
- Luciano Lago (a cura), Imago Italiae: la Fabrica dell’Italia nella storia della cartografia tra medioevo ed età moderna: realtà, immagine ed immaginazione dai codici di Claudio Tolomeo all’Atlante di Giovanni Antonio Magini, Università di Trieste - A.Ge.I – IGM, 2002.
- Massimo Quaini, L’Italia dei cartografi, in Storia d’Italia, vol. VI: Atlante, Einaudi, Torino, 1983, pp. 5-50.
- Massimo Quaini, Il mito di Atlante. Storia della cartografia occidentale in età moderna, Il Portolano, Trento, 2006.
- Vladimiro Valerio (a cura di), Catalogazione, studio e conservazione della cartografia storica, Istituto italiano per gli studi filosofici, Napoli, 1987.
Floriana Galluccio: fgalluccio@unior.it