Rifrazioni. La vita del testo fra forme antiche e nuove espressioni

Palazzo Du Mesnil, via Chiatamone 61/62 Napoli - - dalle ore 14:00
Rifrazioni. La vita del testo fra forme antiche e nuove espressioni

Come cambia un testo nel tempo? E cosa resta di quel testo nel tempo? Il convegno ospiterà interventi di studiosi di varie discipline sul testo e la sua eco nel tempo (e nello spazio). Il filo rosso sarà il tema della memoria del testo, delle sue riscritture e delle varie forme che assume nel corso della sua storia. Si indagherà sul rapporto fra il testo e il pubblico, sia in senso diacronico (tradizione testuale, ricostruzione del testo, trasformazioni del testo che si adatta a un pubblico sempre diverso a seconda delle epoche), sia in senso sincronico (intertestualità, rapporto autore-pubblico, autoriscritture, forme di comunicazione, adattamenti musicali di un testo, passaggio dal testo letterario alle arti performative e, a volte, viceversa).


Il convegno rappresenta la continuazione ideale di incontri fra colleghi di varie discipline sul tema della riscrittura (Risonanze. La memoria dei testi dal medioevo a oggi, Aracne editrice, Roma 2016; Risonanze II. La memoria dei testi dal medioevo a oggi, Universitas Studiorum, Mantova 2018; Risonanze III. La memoria dei testi dal medioevo a oggi, Liguori editore, Napoli 2020), ma si rivolge anche ad altre discipline e ad altri ambiti di ricerca. Verrà indagato su ampia scala il rapporto fra le varie forme di un testo nel tempo e l’audience, evidenziando la specificità di ogni campo coinvolto, dalla filologia alla letteratura, dalla filosofia alle arti performative. Uno dei punti salienti sarà l’intreccio fra traduzione e tradizione dei testi: ogni lettura è di per sé interpretazione e trasformazione. In breve, è già una ‘traduzione’; la traduzione diventa una ricomposizione del testo che vive per un’altra utenza rispetto a quella originaria e, in una tensione continua fra diverse realtà concettuali, si riplasma e rinasce. 


Nel campo degli studi sull’intertestualità e l’adattamento, influente è ancora oggi il concetto di “rifrazione” o "riscrittura" di Lefevere. Nonostante restino essenziali gli studi sulla categorizzazione delle diverse forme di intertestualità di Genette, in tempi più recenti gli studi sulla ricezione tendono a concentrarsi sugli aspetti culturali, come fa, per esempio, L. Hutcheon, che considera gli adattamenti come testi dinamici che interagiscono attivamente con il materiale di origine e contribuiscono a conversazioni culturali più ampie. La letteratura critica odierna ha da tempo abbandonato la meticolosa attenzione alla riproduzione fedele del testo per dare spazio alla creatività del contesto culturale di ricezione. Alla luce di questi e altri studi, si sono anche formati e strutturati nuovi e interessanti campi di indagine, quali per esempio il Medievalismo o i Classical Reception Studies. Nel taglio interdisciplinare della tematica, il convegno intende fare il punto della situazione e aprire nuove prospettive di indagine.

Data di ultimo aggiornamento: 11 Gennaio 2024