Progetti

Progetti in corso

Titolo programma / Ente finanziatore: PRIN 2017

Data inizio progetto: 18/09/2020

Data fine progetto: 18/09/2023

Progetto continuativo: No

Titolo del progetto: l'Architettura dell'Imperatore. Residenze ufficiali e private, paesaggi urbani e porti nell'età di Adriano (117-138 d.C.)

Link:

Codice progetto:

Coordinatore: Coordinatore nazionale: Paolo Carafa (Università degli Studi di ROMA "La Sapienza") / Coordinatore di unità: Chiara Zazzaro (Università di Napoli "L'Orientale")

Tipologia fondi: fondi nazionali

Descrizione del progetto: La ricerca è dedicata alla conoscenza, analisi e valorizzazione culturale di Villa Adriana e Ostia. L’obiettivo è l'analisi dell’architettura romana nell’età di Adriano (117-138 d.C.) basata per la prima volta su una lettura analitica e sistematica di monumenti (quali contesti di strutture e arredi) e complessi monumentali. Dopo l’edizione di tutti gli edifici adrianei di Roma (Carandini, Carafa 2012-2017) e Atene (Lagogianni-Georgakarakos, Papi 2018),si esamineranno con gli stessi metodi la residenza dell’imperatore a Tivoli e il porto di Roma. Prodotti della ricerca saranno un Sistema Informativo Archeologico per conoscenza e gestione delle due aree; ricostruzioni degli edifici della Villa e di Ostia; atlanti e pubblicazioni dedicati alla storia di luoghi, monumenti e arredi. Le attività sono state concordate con: Istituto Centrale di Archeologia, Istituto Villa Adriana e Villa d’Este, Parco Archeologico di Ostia Antica. Si offrirà alla comunità scientifica, all’Amministrazione dei Beni Culturali e al pubblico la possibilità di accedere al sistema di conoscenza rappresentato dai contesti esaminati grazie a uno strumento tecnologico innovativo. Si svilupperà anche una procedura di analisi e gestione di siti archeologici complessi replicabile in altri contesti del mondo classico.

Titolo programma / Ente finanziatore: FARE ricerca/Ministero Italiano dell'Università e della Ricerca

Data inizio progetto: 22/06/2020

Data fine progetto: 22/06/2025

Progetto continuativo: No

Titolo del progetto: Digital Tools and Language Resources for Writing the History of South Asia

Link:

Codice progetto: R18RLY4852

Coordinatore: Florinda De Simini

Tipologia fondi: fondi nazionali

Descrizione del progetto: Lo scopo del progetto SAHA è quello di supportare il lavoro del progetto ERC Starting Grant 803624 “Sivadharma”, fornendo ai membri del team il supporto tecnico, la formazione e la strumentazione adeguata a massimizzare i risultati della loro ricerca. Nel fare ciò, il progetto SAHA contribuirà a rimuovere quegli ostacoli che prevengono uno studio della storia dell’Asia Meridionale ancorato alla lettura diretta delle fonti primarie promuovendo l’acquisizione di adeguate abilità linguistiche e digitali. Il progetto si suddivide in due aree di ricerca: Area di Ricerca 1 (AR-1), ""L'applicazione delle digital humanities allo studio delle storie dell'Asia Meridionale: documentazione del passato e mappatura della conoscenza""; Area di Ricerca 2 (AR-2), ""Regioni, lingue e storia: focus sulle lingue regionali dell'Asia meridionale e la produzione di storiografia locale"". La prima area di ricerca comprende due sottoprogetti dedicati all'applicazione del GIS alla mappatura delle fonti e delle comunità dello Sivadharma, e alla documentazione con immagini in alta risoluzione e 3D di iscrizioni, manufatti, e contesti di ritrovamento degli stessi. Le linee di ricerca di AR-2, che sarà basata prevalentemente su fonti testuali, verteranno sulle fonti regionali delle locali tradizioni Sivaite in lingua bengali, kannada e telugu in epoca medievale e moderna, al fine di esaminare l’impatto della diffusione dello Sivadharma su questi contesti in un periodo molto successivo a quello che è possibile coprire con le fonti in sanscrito. Le attività specifiche di ciascuna area saranno accuratamente modellate sui materiali di ricerca del progetto Sivadharma. Ciò consentirà un miglioramento sostanziale nella qualità dei metodi e nella quantità delle fonti studiate, pur producendo risultati e competenze indipendenti. Inoltre, le due AR del progetto SAHA non si limiteranno a fare ricerca sugli argomenti assegnati, ma offriranno anche attività di formazione ai membri del team dei due progetti, nonché a ricercatori e studenti della HI. Tra gli output del progetto, oltre all'arricchimento dello Sivadharma database e la pubblicazione di due volumi tematici per ciascuna delle due aree, anche l'organizzazione di una mostra divulgativa sui risultati del progetto.

Titolo programma / Ente finanziatore: Rete internazionale di ricerca / Consiglio Nazionale delle Ricerche Scientifiche, Francia (CNRS)

Data inizio progetto: 01/01/2020

Data fine progetto: 31/12/2024

Progetto continuativo: No

Titolo del progetto: Lingue e linguistica afroasiatiche: superare la spaccatura del Mar Rosso

Link:

Codice progetto:

Coordinatore: Prof.ssa Sabrina Bendjaballah

Tipologia fondi: fondi internazionali

Descrizione del progetto: Il progetto riunisce specialisti che rappresentano diverse tradizioni di ricerca nel campo delle lingue e della linguistica afroasiatiche: la filologia, la linguistica comparativa, prospettive sincroniche e teoriche, la sociolinguistica e la poesia e il suo rapporto con la musica. Il programma di ricerca in generale è diviso in due filoni principali che comprendono ciascuno due ‘work packages’ (WP).

1. La Penisola Arabica e il Corno d’Africa. WP1: lingue poco conosciute e in pericolo di estinzione: lingue sudarabiche moderne; WP2: musica e linguaggio: la poesia e la sua esecuzione nella Penisola Arabica meridionale e nel Corno d’Africa.

2. Variazione della lingua: problemi grammaticali e sociolinguistici. WP3 variazione morfo-fonologica e morfo-sintattica; WP4 contatto linguistico: sociolinguistica e cambiamento indotto dal contatto.

Con Julien Dufour dell’Università di Strasburgo, Martin Orwin è cocoordinatore del WP2 che mira a una migliore documentazione e comprensione della poesia yemenita in arabo, della poesia somala e della poesia nelle moderne lingue dell’Arabia meridionale. Si concentrerà su due argomenti principali. Il primo è l’analisi e l’inventario dei modelli metrici attestati in determinati generi poetici nella poesia somala e sudarabica. Ciò includerà la costruzione di un database della poesia yemenita basato su lavoro esistente sulla poesia urbana yemenita e lo sviluppo di un nuovo database per la poesia somala basato su principi simili. In secondo luogo, esaminerà il rapporto tra musica e lingua nell’esecuzione della poesia e della canzone somala e yemenita.

Titolo programma / Ente finanziatore: ERC European Research Council Synergy Grant

Data inizio progetto: 

Data fine progetto: 

Progetto continuativo: No

Titolo del progetto: EuQu - The European Qur’an. Islamic Scripture in European Culture and Religion 1150-1850h Asia

Link: http://www.unior.it/ateneo/19062/1/progetto-euqu.html

Codice progetto: 810141

Coordinatore: Roberto Tottoli

Tipologia fondi:

Descrizione del progetto: Is a six-year research project involving four host institutions: Centro de Ciencias Humanas y Sociales, CSIC, Madrid, Spain, Université de Nantes, University of Kent and Università di Napoli l’Orientale. The project studies the ways in which the Islamic Holy Book is embedded in the intellectual, religious and cultural history of Medieval and Early Modern Christians, European Jews, freethinkers, atheists and European Muslims. We will conduct research on how the Qur’an has been translated, interpreted, adapted and used in Christian Europe from the Middle Ages through to early modern history, in order to understand how the Holy Book has influenced both culture and religion in Europe.

Titolo programma / Ente finanziatore:

Data inizio progetto: 08/07/2019

Data fine progetto:

Progetto continuativo:

Titolo del progetto: Modi d’abitare a Pompei in età repubblicana: diffusione e uso del tipo della casa ad atrio testudinato

Link: https://centrejeanberard.cnrs.fr/spip.php?article401&lang=it

Codice progetto:

Coordinatore: Pascale Ballet (univ. Paris Nanterre), Dora D'Auria (UNIOR)

Tipologia fondi: fondi internazionali

Descrizione del progetto: Questo progetto si propone di studiare l’organizzazione degli spazi privati di Pompei partendo dall’analisi di un tipo di abitazione molto diffuso nella città nel III e nel II sec. a.C., che si contraddistingue per l’adozione di un atrio trasversale, non provvisto d’impluvio né di ambienti laterali, che è assimilabile a quello testudinato noto attraverso le fonti letterarie (Vitr., 6,3,2; Varr., ling., 5,33,161-162). Tale ricerca approfondirà l’analisi di alcuni casi-studio: le case VI, 11, 11-12/7 e I, 16, 5-7. Queste abitazioni, situate in due diversi settori della città ed edificate in momenti differenti, ci offriranno dei dati preziosi sulla diffusione e sulle trasformazioni di questo tipo edilizio nel corso dei secoli. Inoltre, essendo esse contraddistinte da livelli di ricchezza diversi, osservabili sia nella struttura architettonica che nella decorazione, potremo ottenere delle informazioni sui modi di abitare di vari gruppi sociali. L’analisi di queste abitazioni non si limiterà alle fasi sannitiche, il nostro obbiettivo è infatti quello di ricostruire l’intera storia edilizia dei due contesti, in modo da ottenere dati anche sull’occupazione progressiva delle insulae di appartenenza. Tale progetto è organizzato in collaborazione con l’Università Paris Nanterre e il Parco Archeologico di Pompei, è parte dei programmi di ricerca del Centre Jean Bérard e si avvale del supporto economico della missione archeologica «Italie du sud» del Ministère de l’Europe et des Affaires Etrangères. Le prime attività di ricerca si sono svolte nel mese di luglio 2019 e dal 26 giugno 2020 esso è oggetto di una concessione di ricerche e scavi archeologici.

Titolo programma / Ente finanziatore: IPOCAN (Roma) - ISMEO (Roma) - UniOr (Napoli)

Data inizio progetto: 01/06/2019

Data fine progetto:

Progetto continuativo: Si

Titolo del progetto: Catalogo Nazionale dei manoscritti etiopici in Italia

Link: http://www.unior.it/ateneo/20625/1/the-canamei-project.html

Codice progetto:

Coordinatore: Gianfrancesco Lusini

Tipologia fondi: fondi nazionali

Descrizione del progetto: In più di un secolo di ricerca scientifica sui manoscritti etiopici (cioè in lingua g???z, amarica e tigrina) con-servati in Italia da biblioteche e istituzioni pubbliche e private, non sembra essersi mai sentito il bisogno di un’iniziativa sistematica, vòlta cioè a redigere un catalogo complessivo dei codici di provenienza eritrea ed etiopica che si trovano nel nostro Paese. La circostanza è tanto più singolare se si considera che l’Italia ha un antico e solido rapporto con Eritrea ed Etiopia e che altrove questa esigenza è stata avvertita da molto tempo come parte integrante di programmi di studio e ricerca sui patrimoni codicologici nazionali. Per iniziativa dell’Università di Napoli “L’Orientale”, col concorso di due enti romani, l’Istituto per l’Oriente “Carlo Alfonso Nallino” (IPOCAN) e l’Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente (ISMEO), si è inteso colmare questa significativa lacuna lanciando il progetto “CaNaMEI: Catalogo Nazionale dei Manoscritti Etiopici in Italia”. Gli obiettivi del progetto sono dichiarati fin dal titolo stesso, e consistono nell’individuazione di tutte le collezioni pubbliche e private in cui sono custoditi manoscritti etiopici – in particolare quelle ancora non segnalate o non appropriatamente studiate – nella descrizione e catalogazione scientifica di tutti i reperti, nella digitalizzazione e nello studio testuale e materiale dei codici. Ove possibile, è previsto che si proceda anche all’adozione di appropriate misure di restauro conservativo, e all’assunzione di iniziative di promozione dei materiali attraverso l’organizzazione di eventi come mostre e convegni.

Titolo programma / Ente finanziatore: European Research Council

Data inizio progetto: 01/05/2019

Data fine progetto: 30/10/2025

Progetto continuativo: Si

Titolo del progetto: The Domestication of Hindu Asceticism and the Religious Making of South and South-East Asia

Link: https://dharma.hypotheses.org/1

Codice progetto: ERC-SyG-809994

Coordinatore: PIs: Emmanuel Francis (CNRS Paris), Arlo Griffiths (EFEO Paris), Annette Schmiedchen (von Humboldt, Berlin); Scientific coordinator for L'Orientale: Florinda De Simini

Tipologia fondi: fondi internazionali

Descrizione del progetto: Censuses report over a billion “Hindus” in the world today. But what is “Hinduism”? In answer, many accounts describe the doctrinal evolutions of various quite different currents of thought. To try to reply using material and social evidence is difficult because so many vital primary sources for institutional history remain inaccessible. What were the material foundations of the constellation of religious movements today classed as “Hindu”? How have different forms of religious agency shaped the institutional and religious landscape of a large sweep of Asia? How did such “Hindu” traditions, associated primarily with the ideas and practices of ascetics questing for liberation, become institutionally rooted? And what were the repercussions of the widespread patronage of pious foundations? Three types of sources will be examined: inscriptions, manuscripts, archaeological remains. Inscriptions are crucial because most of our historical knowledge of early South and Southeast Asia is based on epigraphy. We will explore, mine and diffuse these sources with the tools of digital humanities (rich mark-up of proper-names, technical terms, geodata, etc.). In order to contextualise epigraphy, unpublished prescriptive texts and new archaeological data will be adduced. Our goal is to identify and to map regional and interregional patterns of patronage. The actors are varied: “lettrés”, holy men and priestly intermediaries, as well as their patrons, often grandees of the state; but also cenobitic communities with their statutes, their libraries, their educational activities, and their incipient bureaucracy. Through a comparative approach (concentrating on “Hinduism”, but also considering the so-called “heretic” religions Buddhism and Jainism), and in a broad range of regional contexts, we shall attempt to uncover with unprecedented historical depth the complex interplay of religion, state and society in a formative period, the “?aiva Age”, between the 6th and 13th centuries.

Titolo programma / Ente finanziatore: FFABR 2020; Fondi di Ateneo 2019

Data inizio progetto: 01/01/2019

Data fine progetto:

Progetto continuativo: Si

Titolo del progetto: Tentativi di risposte nuove a questioni antiche: temi di letteratura georgiana medievale

Link:

Codice progetto:

Coordinatore: Gaga Shurgaia

Tipologia fondi: fondi di Ateneo

Descrizione del progetto: Il progetto verte su tematiche che, per complessità di interpretazione o interrelazioni con altri ambiti, costituiscono cardini in una visione innovativa della storia culturale lato sensu della Georgia medievale. Il momento fondante della ricerca è la figura più rappresentativa della Kartli del V secolo, il re Vax’tang I Gorgasali, celebrato nelle fonti storiche e nella storiografia georgiana fino all'epoca più recente. La monografia https://unora.unior.it/handle/11574/183875 analizza l'opera di ristrutturazione politica dello Stato – con incursioni in temi storiografici intersecanti altre aree disciplinari (e.g. storia dei popoli nomadi in Asia, civiltà sassanide) e la fondamentale riorganizzazione ecclesiastica attraverso la fondazione del katholikosato, tema che implica lo sconfinamento in altri ambiti: storia dell'impero d'Oriente e della Chiesa, Concili ecumenici e le loro profonde implicazioni politiche. L'argomento è analizzato anche nei saggi: https://unora.unior.it/handle/11574/192047https://unora.unior.it/handle/11574/183906. Un secondo cardine mette a fuoco il ruolo della letteratura georgiana nella genesi e diffusione di uno dei testi più noti della letteratura medievale, ""Vita Barlaam et Ioasaph"": autore, tradizione manoscritta nelle singole lingue e da lingua a lingua, talora attraverso traduzioni multiple. La prima fase investigativa ha prodotto l'articolo: https://unora.unior.it/handle/11574/189660. Un terzo punto nodale affronta, in un'ottica interdisciplinare, lo sviluppo della cultura georgiana in quadro storico-politico dominato dalla crisi dei regni georgiani e dal confronto con la soverchiante potenza degli imperi islamici e il ruolo, inteso quasi in chiave messianica, della società georgiana come avamposto della cristianità nel Caucaso. Si è indagato sul re Simon I, sulle relazioni diplomatiche tra Georgia, la Repubblica di Venezia e la Santa Sede: https://unora.unior.it/handle/11574/191210https://unora.unior.it/handle/11574/183917.

Titolo programma / Ente finanziatore: Missione archeologica de "L'Orientale" nel Sultanato dell'Oman

Data inizio progetto: 01/12/2018

Data fine progetto:

Progetto continuativo:

Titolo del progetto: Le oasi-urbane dell'età del ferro in Oman centrale, il sito di wadi bani Khalid

Link:

Codice progetto:

Coordinatore: Romolo Loreto

Tipologia fondi: fondi nazionali

Descrizione del progetto: Questo progetto interessa l’indagine sistematica e lo scavo di un insediamento abitativo dell’Età del Ferro (WBK1) (I millennio a.C. – IV sec. d.C.) nella parte orientale della catena montuosa dello Hajar, nell’Oman centrale. L’indagine archeologica si è concentrata nel comprensorio territoriale di wadi bani Khalid, un bacino idrografico che ha determinato, nei secoli, una lunga sequenza occupazionale che oltre a coinvolgere l’Età del Ferro interessa anche l’epoca islamica, identificata nel cosiddetto sito di WBK2, un imponente insediamento di XIII-XVIII sec. Il progetto ha quindi l’occasione di investigare in maniera sistematica un insediamento (oasi-urbana) di I millennio a.C. nell’Oman centrale, in un contesto che ad oggi si è sostanzialmente limitato allo studio esclusivo di contesti funerari e non abitativi.

Titolo programma / Ente finanziatore: Dipartimento Asia Africa Mediterraneo

Data inizio progetto: 01/03/2018

Data fine progetto:

Progetto continuativo: Si

Titolo del progetto: UI/ARKENAS/UNO Indonesian Boatbuilding Traditions Project

Link:

Codice progetto:

Coordinatore: Chiara Zazzaro e Antonia Soriente

Tipologia fondi: fondi di Ateneo

Descrizione del progetto: "L'Indonesia è un paese molto ricco in termini di patrimonio culturale marittimo. Nel 2019, un team dell’Universitas Indonesia, dell’Università di Napoli “L'Orientale” e Pusat Penelitian Arkeologi Nasional, ha avviato un progetto congiunto interdisciplinare volto a studiare le tradizioni costruttive navali indonesiane attraverso le evidenze archeologiche, etnografiche, culturali e linguistiche in Java, Sulawesi e Kalimantan. Finora sono stati indagati tre casi studio:

  1. Le attività contemporanee di costruzione navale in legno nella regione di Bulukumba (Sulawesi Meridionale), i cui cantieri sono attualmente iscritti nella lista UNESCO del patrimonio culturale immateriale dell'umanità.
  2. La barca di Punjulharjo (VII-VIII sec. d.C.) (East Java), la più antica barca in legno completa trovata finora nel Sud-Est Asiatico.
  3. I modelli di barche del Museo Nasional di Jakarta.

Titolo programma / Ente finanziatore: Università di Bari

Data inizio progetto: 29/01/2018

Data fine progetto:

Progetto continuativo: Si

Titolo del progetto: Aggiornamento a H. Belting, Studien zur beneventanischen Malerei

Link:

Codice progetto:

Coordinatore: G. Bertelli, M. Mignozzi

Tipologia fondi: fondi di Ateneo

Descrizione del progetto: Il progetto prevede la traduzione dal tedesco in italiano del volume di Hans Belting, Studien zur beneventanischen Malerei e, servendosi della collaborazione di un team di esperti, l'analisi di monumenti e cicli affrescati noti, inediti o recentemente restaurati riconducibili alla matrice beneventana, con l'obiettivo di aggiornare il quadro delineato da Hans Belting nel 1968 grazie alle nuove acquisizioni emerse nel corso degli anni successivi alla pubblicazione del suo volume.

Titolo programma / Ente finanziatore: Dipartimento Asia Africa e Mediterraneo

Data inizio progetto: 01/01/2018

Data fine progetto:

Progetto continuativo: Si

Titolo del progetto: L’istruzione in colonia. Il caso eritreo ed etiopico

Link:

Codice progetto:

Coordinatore: Silvana Palma

Tipologia fondi: fondi di Ateneo

Descrizione del progetto: Solo negli ultimi anni, con notevole ritardo rispetto a percorsi di ricerca altrove pienamente avviati, la storiografia italiana sull'Africa ha iniziato ad esplorare i caratteri dell'attività e della realtà coloniale italiana, non più soltanto negli aspetti diplomatici, politico-militari o economici, ma anche nelle sue diversificate articolazioni culturali, ideologiche e sociali, attingendo ad una più ampia serie di fonti documentarie - in particolare quelle orali e fotografiche - e lavorando su un ventaglio di tematiche più vasto. L'attenzione posta sull'esperienza coloniale ha consentito prime analisi sulla realtà e sulla complessità della società coloniale d'oltremare; una società marcata da sistemi di separazione e gerarchizzazione razziale ma anche, da parte africana, da molteplici forme di interazione, sia individuale che collettiva, non esauribili nella contrapposizione resistenza/complicità, e segnata da profonde disuguaglianze anche all'interno della stessa comunità bianca. Partendo dal caso eritreo la ricerca si propone di analizzare le prassi e le politiche educative italiane e il ruolo che hanno svolto nel processo di formazione individuale e collettiva e di ‘italianizzazione’ degli eritrei, e la risposta che questi hanno dato alle opportunità offerte dall’introduzione di un sistema scolastico di tipo occidentale. La ricerca si propone anche di analizzare l’impatto che il sistema educativo coloniale ha avuto in Etiopia, dove l’esperienza coloniale è stata breve ma particolarmente brutale.

La ricerca si propone inoltre di individuare:

  1. Il livello di scolarizzazione eritreo ed etiopico nel periodo coloniale;
  2. L'esistenza, la natura e gli indirizzi della politica scolastica coloniale in Eritrea e in Etiopia;
  3. L'eventuale diversità nei manuali destinati alle due comunità;
  4. Il ruolo e il coinvolgimento degli insegnanti quali mediatori culturali;
  5. Le eredità e le sopravvivenze del periodo coloniale.

Titolo programma / Ente finanziatore: Ricerca scientifica di ateneo - Ricerca individuale/UNO

Data inizio progetto: 01/06/2016

Data fine progetto:

Progetto continuativo: Non è stata ancora indicata una scadenza

Titolo del progetto: La plastica in stucco e argilla di epoca gandharica e post-gandharica: indagine su forme, colori, tecniche e contenuti attraverso i dati archeologici

Link:

Codice progetto:

Coordinatore: Anna Filigenzi

Tipologia fondi: fondi di Ateneo

Descrizione del progetto: Lo studio si concentra su forme, colori, tecniche e contenuti della scultura buddhista in stucco e argilla di epoca pre-islamica in Afghanistan e Pakistan, scarsamente conservata a causa della fragilità dei materiali, ed è finalizzato alla ricostruzione di schemi, modelli e codici estetici, nonché della filiera di produzione e del sistema economico, politico e culturale soggiacente. Esso mira inoltre a far emergere come fenomeno storico documentabile non solo la circolazione di modelli in zone di continuità culturale quali l’Afghanistan orientale/Pakistan nord-occidentale, ma anche la traccia persistente di tali modelli in altri contesti, come ad esempio nelle regioni himalayane e le loro tradizioni ancora vitali. Non secondario in questa ricerca è lo studio implicito di protocolli di intervento atti a garantire l'integrità fisica dei reperti e a salvaguardare il potenziale delle informazioni da essi rilevabili.

Titolo programma / Ente finanziatore: Progetto su fondi d'Ateneo/UniOr-DAAM

Data inizio progetto: 03/01/2014

Data fine progetto:

Progetto continuativo:

Titolo del progetto: La Metropoli in Asia: Rappresentazioni, Configurazioni e retoriche degli Spazi urbani moderni e contemporanei

Link: http://docenti2.unior.it/index2.php?content_id=22429&content_id_start=1&parLingua=ITA

Codice progetto:

Coordinatore: Gala Maria Follaco

Tipologia fondi: fondi di Ateneo

Descrizione del progetto: Questo progetto esplora le dinamiche di appropriazione, riappropriazione e rappresentazione dello spazio urbano in Asia. Le prospettive degli abitanti delle generazioni passate, presenti e future, nonché le politiche delle autorità nazionali e locali, costituiscono il focus della ricerca. I cambiamenti radicali che hanno interessato paesi asiatici come Cina, Giappone e India nel corso dell'ultimo secolo rendono i cambiamenti nella rappresentazione dello spazio urbano in Asia un tema di grande importanza. In un’Asia in continua crescita e sempre più orientata verso un contesto globale, il ruolo giocato dalle città sta diventando sempre più cruciale, e le autorità governative stanno riconoscendo in misura crescente il potenziale dei paesaggi urbani come strumenti di promozione e affermazione del proprio potere economico e politico. Il progetto si propone di decostruire l’immagine dei nuovi scenari urbani che viene proposta dai canali ufficiali, analizzando gli strumenti retorici che influenzano i processi di costruzione di cityscapes universalmente riconoscibili e riconosciuti, anche in relazione all’industria del turismo. Le città, luoghi di rappresentazione e socialità, sono gli spazi della negoziazione ed esibizione delle autorità politiche e culturali, e la città asiatica si può considerare la forma più visibile di tali trasformazioni, uno spaccato della vita contemporanea, l’ambientazione di molteplici narrazioni che si sviluppano nello spazio e nel tempo secondo codici propri, rappresentando e dissimulando la realtà attraverso specifici apparati retorici. La città d'Asia può essere “letta” non già attraverso la lente del dualismo obsoleto “centro-periferia”, “quartieri bene-ghetti”, ma piuttosto come esempio dinamico di “modernità metropolitane” fluide e in continua evoluzione.

Titolo programma / Ente finanziatore: Missione italiana di restauro in Arabia Saudita (Dumat al-Jandal)

Data inizio progetto: 01/09/2013

Data fine progetto:

Progetto continuativo:

Titolo del progetto: Il restauro delle evidenze storiche nell'oasi di Dumat al-Jandal

Link: http://www.missioniarcheologiche.it/it/area-europa-africa-asia/missione-4.html

Codice progetto:

Coordinatore: Romolo Loreto

Tipologia fondi: fondi nazionali

Descrizione del progetto: La Missione Italiana di Restauro in Arabia Saudita opera di pari passo con la Missione archeologica dal 2013. Le attività di restauro rientrano nella concessione per indagini archeologiche nel sito di Dumat al-Jandal. La missione ha approntato primi interventi di emergenza sulle mura romane e nel settore A, presso l'antica area urbana nabatea, e dal 2017 nel settore B, presso l'antica area di occupazione assira, bizantina e antico islamica. In particolare, le più recenti attività coinvolgono da un lato lo studio del materiale ceramico di epoca assira, nabatea e islamica destinato ad essere esposto nel Museo etnografico e archeologico di Dumat al-Jandal; dall’altro, la fase progettuale e operativa relativa alla risistemazione del quartiere bizantino e antico islamico Hay ad-Dira’ in vista dell’ingresso del sito nella lista siti patrimonio dell’umanità UNESCO.

Titolo programma / Ente finanziatore: Missione archeologica de "L'Orientale" nel Sultanato dell'Oman

Data inizio progetto: 01/09/2013

Data fine progetto:

Progetto continuativo:

Titolo del progetto: Ichthyophagoi their culture and economy. Landscape and people during the Iron Age in coastal Oman

Link: http://www.missioniarcheologiche.it/it/area-asia/missione-13.html

Codice progetto:

Coordinatore: Romolo Loreto

Tipologia fondi: fondi nazionali

Descrizione del progetto: Nell’ambito di questo progetto, sin dal 2013 sono in corso attività di scavo archeologico e prospezioni lungo il tratto di costa compreso tra Quriy?t e Ra’s al-Jinz. Le attività si concentrano soprattutto sullo scavo del sito costiero di Bimah (BMH2), datato al periodo storico dell’Età del Ferro Antica II (1300-600 a.C.), e sullo studio del suo contesto ambientale. BMH2 è un piccolo villaggio stagionale posto tra le montagne e la costa, ma che presenta importanti collegamenti con le più ricche economie delle oasi agricole dell’interno, localizzate lungo le al-?ajar mountains. Questi contatti sono testimoniati dal fatto che benché si tratti di un piccolo villaggio di pescatori stagionali, non di meno qui avevano luogo pratiche proprie di una società stratificata: pesca, artigianato per la produzione di monili in conchiglia, agricoltura, allevamento e commercio su vasta scala, assieme a pratiche cultuali e di banchetto elitarie.

Titolo programma / Ente finanziatore: Missione archeologica italiana in Arabia Saudita, Dumat al-Jandal (antica Adummatu)

Data inizio progetto: 09/05/2009

Data fine progetto:

Progetto continuativo:

Titolo del progetto: Scavi e ricerche nell'antica oasi Adummatu e nella regione del Jawf

Link: http://www.missioniarcheologiche.it/it/area-europa-africa-asia/missione-4.html

Codice progetto:

Coordinatore: Romolo Loreto

Tipologia fondi: fondi nazionali

Descrizione del progetto: "La missione archeologica italiana, tra le primissime europee ad operare nel Regno (dopo quella francese a Mad?’in S?lih e quella tedesca a Taym?‘), nacque nel 2009, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Da allora, le attività della missione archeologica si sono moltiplicate, coinvolgendo più ampi settori di ricerca scientifica e implementando la presenza italiana con la più recente missione italiana di restauro, inaugurata nel 2013 grazie al patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Ad oggi, le attività di ricerca che coinvolgono esperti e studenti italiani, da un lato, e il personale della Saudi Commission for Tourism and National Heritage (SCTH) e delle università saudite, dall’altro, sono intese allo studio della regione nordarabica del Jawf, sia in ambito preistorico che storico. Le scoperte archeologiche che hanno confermato l’identificazione di Dumat al-Jandal quale l’antica capitale Adummatu sono infatti inquadrate, oggi, in un più ampio progetto che ha messo in luce l’immenso patrimonio archeologico del Jawf relativo alle epoche preistoriche, dai primi ominidi all’epoca neolitica dell’Arabia verde e alle culture dell’Età del Bronzo. Le attività di ricerca sul campo sono state poi implementate da una serie di attività di formazione del personale saudita, grazie al crescente impulso che la SCTH ha dato alla trasmissione di tecnologie, metodologie di ricerca e sistemi di gestione del patrimonio culturale, con la collaborazione tra esperti italiani e personale saudita del Museo Nazionale di Riyadh. "

Titolo programma / Ente finanziatore: Università degli Studi di Napoli L'Orientale

Data inizio progetto: 09/01/2007

Data fine progetto:

Progetto continuativo: Si

Titolo del progetto: Cuma: gli scavi archeologici nell'abitato greco-romano

Link:

Codice progetto:

Coordinatore: Matteo D'Acunto

Tipologia fondi: fondi di Ateneo

Descrizione del progetto: Lo scavo archeologico nell’abitato greco-romano di Cuma è condotto come cantiere-scuola per gli studenti dell’Orientale e si svolge in regime di concessione dal MiBACT, nell’ambito delle attività di ricerca e di valorizzazione del Parco Archeologico dei Campi Flegrei. Le indagini hanno interessato le stratigrafie che documentano il passaggio dall’insediamento indigeno pre-ellenico (ca. 1000-750 a.C.) alla fondazione di una delle più antiche colonie greche (ca. 750 a.C.). La ricerca ha portato alla luce in estensione l’impianto urbano alto-arcaico (ca. 700 a.C.), che viene rispettato per tutta la vita della città, e le abitazioni con le loro trasformazioni planimetriche e di suppellettili, nella fase della colonia greca e del periodo romano, fino ad epoca tardo-antica (VI sec. d.C.). È in corso di preparazione una pubblicazione analitica di tali scavi da parte di tutta l’équipe dell’Orientale.

Titolo programma / Ente finanziatore: Università degli Studi di Napoli L'Orientale

Data inizio progetto: 01/01/2007

Data fine progetto:

Progetto continuativo: Si

Titolo del progetto: La necropoli di Ialysos (Rodi): scavi archeologici del periodo dell'ocupazione italiana del Dodecaneso

Link:

Codice progetto:

Coordinatore: Matteo D'Acunto

Tipologia fondi: fondi di Ateneo

Descrizione del progetto: La ricerca su Ialysos si focalizza sullo studio della sua necropoli, scavata durante il periodo di occupazione italiana del Dodecaneso (1912-1947). Essa si svolge nell’ambito di una convenzione stipulata dall’Università degli Studi di Napoli L’Orientale con la Scuola Archeologica Italiana di Atene e di una collaborazione con il Dipartimento alle Antichità del Dodecaneso. La ricerca mira ad una puntuale identificazione dei reperti, relativi ai corredi tombali, e, a partire da questi contesti, ad una ricostruzione del costume funerario, della società e dei commerci dell’isola di Rodi al passaggio dal Dark Age al periodo della polis (X-V sec. a.C.). Il volume, che raccoglie le tombe di epoca protogeometrica e geometrica (X-VIII sec. a.C.), è in corso di pubblicazione nelle Monografie della Scuola Archeologica Italiana di Atene. È già stato avviato il prosieguo della ricerca, che prevede lo studio e la pubblicazione delle fasi del VII e del VI secolo a.C.

Titolo programma / Ente finanziatore: Missione archeologica in Afghanistan. Enti finanziatori: MAECI, MIUR, UNO (Cisa)

Data inizio progetto: 01/01/2002

Data fine progetto:

Progetto continuativo: Si

Titolo del progetto: Ricerca, restauro e formazione in Afghanistan

Link: http://www.ismeo.eu/portfolio_page/italian-archaeological-mission-in-afghanistan/

Codice progetto:

Coordinatore: Anna Filigenzi; vice direttrice Roberta Giunta

Tipologia fondi: fondi nazionali

Descrizione del progetto: Scavo, restauro, documentazione, ricognizione e geo-referenziazione: zone di Kabul e Ghazni (altre eventuali da definire secondo necessità). Studio e pubblicazione di materiali. Restauro, allestimenti, supervisione scientifica in musei di interesse nazionale e provinciale. Collaborazione con: Ministry of Culture; Archaeology Institute of Afghanistan; UNESCO; Délégation Archéologique Française en Afghanistan (DAFA), Missione Archeologica Italiana in Pakistan (progetti congiunti di formazione e ricerca scientifica in campi di comune interesse)