Il Senato accademico dell’Università di Napoli L’Orientale,
- richiamata la storicità della questione israelo-palestinese;
- considerando il perdurare di aggressioni sistematiche senza precedenti dell’esercito israeliano e il brutale attacco di Hamas del 7 ottobre 2023;
- considerata la sproporzione delle azioni offensive, condotte da quasi due anni, che stanno causando nella Striscia di Gaza decine di migliaia di vittime tra i civili, con un numero impressionante di donne, di bambini e la distruzione sistematica di ogni struttura compresi ospedali, scuole e università;
- tenuto conto delle violazioni dei diritti umani fondamentali accertate e reiterate nella Striscia, ivi compreso l’uso della fame nell’ambito di una guerra dalle conseguenze imprevedibili sul piano regionale e internazionale;
- in forza della propria tradizione secolare di attenzione, dialogo e difesa di ogni cultura in una pluralità di approcci, e della propria vocazione umanistica aperta al mondo intero senza esclusioni, in nome dell’unità di tutto il genere umano;
- rammentando di aver sostenuto, in questi due anni, varie iniziative volte a informare la propria comunità e la cittadinanza in merito agli avvenimenti in corso a Gaza e nei territori occupati, compreso il riconoscimento di borse di studio e iniziative rivolte a studenti e studentesse palestinesi;
- richiamandosi all’articolo 11 della Costituzione della Repubblica Italiana, che ripudia la guerra, e facendo proprie le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sull’inaccettabilità della situazione e su un cessate il fuoco immediato;
- ribadendo l’importanza insostituibile della cooperazione scientifica e didattica per promuovere il dialogo tra paesi diversi e politiche di pace e di riflessione critica;
approva le seguenti risoluzioni:
- auspica l’immediata interruzione delle ostilità e una ripresa del dialogo che riconosca i diritti delle due parti;
- richiama nel rispetto delle Convenzioni di Ginevra l’assoluta necessità dell’apertura di corridoi umanitari sicuri per soccorrere coloro che hanno bisogno di urgenti cure mediche;
- chiede il rilascio immediato degli ostaggi da parte di Hamas;
- condanna, in accordo con quanto disciplinato dal diritto internazionale, le azioni di guerra condotte contro i civili di Gaza e la sua sistematica distruzione;
- sostiene con forza e partecipazione tutte le iniziative umanitarie di ogni genere - civile, laico e religioso - atte ad alleviare le sofferenze della popolazione di Gaza e a promuovere politiche di pacificazione e mediazione condannando tutte le azioni rivolte a contrastare le iniziative umanitarie e di dialogo;
- invita docenti, ricercatrici e ricercatori a potenziare le iniziative accademiche a sostegno di studentesse e studenti palestinesi di Gaza e della Cisgiordania colpite;
- si impegna a non stipulare accordi di collaborazione o convenzioni con università, istituti o enti che siano direttamente o indirettamente implicati nelle operazioni militari in corso e a continuare a congelare quelle in essere fino alla cessazione del conflitto e al riconoscimento dei diritti del popolo palestinese;
- esprime il proprio sostegno, attivandosi anche in modo concreto, alle colleghe e ai colleghi israeliani che si oppongono al conflitto in atto e all’invasione di Gaza, sostenendo il dialogo e i rapporti di collaborazione con quelle istituzioni universitarie e di ricerca che contestano l’azione bellica e si riconoscono nei valori della pace;
- chiede alle forze in campo, alla Comunità internazionale e agli Attori regionali di porre fine alla vergognosa condizione dei profughi, contribuendo invece a tutto ciò che può servire alla pacificazione dell’Area.
Documento
Data di ultimo aggiornamento: 02 Ottobre 2025