Il 15 agosto, al termine di una lunga malattia affrontata fino alla fine con coraggio, serenità e risolutezza esemplari, si è spenta la prof.ssa Michela Venditti, Оrdinaria di Slavistica presso il DLLC. A informare tutta la comunità accademica il Rettore Roberto Tottoli.
Donna di grande umanità ed empatia, ma allo stesso tempo dal carattere indipendente e deciso, Michela era un naturale punto di riferimento per i colleghi e per gli allievi. Per il nostro ateneo, presso il quale ha insegnato Lingua e Letteratura russa, Michela si è sempre spesa con generosità, competenza e dedizione, prima come responsabile scientifico di numerosi accordi internazionali, poi come Presidente del Collegio d’area di Culture Comparate, come Coordinatrice del corso di laurea triennale in Lingue e culture comparate, e infine come Rappresentante di I fascia in Senato Accademico.
Laureatasi nel 1992 presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” con la tesi Filosofia ed estetica in G. G. Špet e addottoratasi nel 2001 presso il medesimo ateneo con una tesi sulle Odi spirituali di Gavriil Deržavin. Dopo aver esercitato per alcuni anni la docenza a contratto di Lingua russa e di Letteratura russa presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e l'Università degli Studi dell’Aquila, nel 2008 diventa Ricercatore di Lingua e letteratura russa all’Università degli Studi di Napoli L’Orientale. Michela Venditti era una delle russiste più duttili, curiose e poliedriche della nostra generazione. Documentate da un'intensa attività convegnistica e da una solida e ricca bibliografia, le sue ricerche spaziano dalla poesia del settecento (soprattutto la produzione lirica di G. R. Deržavin, ma anche M. M. Cheraskov, A. A. Rževskij, le traduzioni dalla letteratura francese e dalla letteratura classica latina e greca) alle teorie sulla parola e sul linguaggio elaborate in Russia negli anni '20: la filosofia del linguaggio di G. Špet e la teoria della forma interna della parola; la GAChN e i lavori della commissione sulla forma interna poetica; la scuola formalista e i suoi sviluppi in ambito semiotico, narratologico, strutturalista e culturologico.
Michela Venditti ha anche offerto importanti contributi sull'evoluzione del racconto gotico russo da N. Karamzin a V. Odoevskij, sui rapporti fra letteratura e massoneria, sulla tradizione letteraria fantastico-scientifica in Russia, sul cosmismo russo, sulla letteratura russa dell’emigrazione (in particolare la Parigi russa, la rivista "Sovremennye Zapiski" e l'opera di Gajto Gazdanov), sui filosofi emigrati (Zenkovskij, Bulgakov, Vyšeslavcev ed altri), sulla figura del filologo e pedagogo emigrato N. Kul'man. Michela Venditti ha anche rivolto un costante interesse alla teoria della traduzione (dalla concezione traduttoria settecentesca a quella odierna), all'analisi comparativa dei testi russi ed europei nella letteratura settecentesca (Voltaire, Cheraskov, Karamzin; Deržavin e Orazio) e alle concezioni russe moderne della traduzione (K. Čukovskij), né va trascurato il suo interesse per la letteratura concetrazionaria da F. Dostoevskij a E. Vodolazkin, per l'evoluzione del romanzo collettivo russo nel ‘900 e, più recentemente, per l'opera di L. N. Tolstoj (sua una guida ad Anna Karenina uscita nel 2022 per Carocci). L'incontro e lo scambio proficuo con la scuola dei metodi esatti negli studi letterari (M. I. Šapir, I. A. Pil'ščikov) ha reso Michela Venditti una delle principali interpreti italiane dell'opera di B. I. Jarcho.
Recentemente, Michela Venditti aveva inaugurato la rivista “Sdvig/Shift. Transnational Russian Studies” presso il Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati dell'Università di Napoli "L’Orientale", coinvolgendo un ampio gruppo di colleghi russisti italiani e stranieri attorno a quello che era da tempo il suo sogno: “colmare una lacuna", ossia – come scriveva lei stessa nella Presentazione al primo numero del 2023 – sopperire all’assenza di "una pubblicazione dedicata esclusivamente alla letteratura e cultura russa e russofona in una prospettiva transnazionale”. I colleghi e gli allievi di Michela faranno tesoro della sua passione e della sua generosità.