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Immagine che contiene un murales su un palazzo che raffigura una ragazzina seduta in mezzo a dei palazzi con la parte superiore del corpo formata una gabbia per uccelli aperta  Millo, Open, Murales, Naples, 2019

Costruire una società inclusiva

Costruire una società inclusiva

L’Orientale è da sempre un Ateneo per il quale la diversità è un valore da proteggere e valorizzare. Si è distinto sin dalla sua fondazione partecipando al dibattito socio-politico e culturale per la promozione di una cultura della differenza e dell’accoglienza.

È un ateneo che coltiva il sapere con uno sguardo multiprospettico finalizzato non tanto alla collocazione della diversità in una nicchia fuori dai giochi, ma nella sua affermazione come principio universale e come motore di crescita e innovazione. Un approccio che non mira all' accomodamento ragionevole o alla assimilazione delle differenze, ma si nutre interrogando il passato/presente e cercando nuove strade per creare uno spazio inclusivo di convivenza e reciproco arricchimento.

In questo senso, “Costruire una società inclusiva” intende porsi come uno spazio di incontro e scambio che ha come obiettivo primario la costruzione di una cultura dell’inclusione basato su un approccio intersezionale e non-essenzialista alla persona: la fondamentale premessa è che ogni persona è unica e non può essere classificata secondo una etichetta. Tale approccio intende le dimensioni della diversità e della diseguaglianza in maniera dinamica e mutevole. Si propone di pensare e accogliere ogni elemento o tratto di una persona in relazione a tutte le sue caratteristiche e alle sue esperienze. La relazione e la connessione, il contesto e l’accessibilità, non l’individuo sono quindi il fulcro della nostra idea di inclusione.

L’inclusione rappresenta lo sfondo della politica sociale e educativa del nostro ateneo e si fonda sul riconoscimento, la valorizzazione e la promozione delle differenze come diritto civile (Priestley, Rablee 2002). Molte barriere possono impedire la piena partecipazione dei membri di una comunità su una base di eguaglianza con gli altri. Creiamo delle categorie per comprendere il mondo, e lo facciamo dalla posizione che occupiamo e dal posto in cui ci troviamo, ma qualsiasi tentativo di porci in ascolto è già un modo di cambiarlo. Mettere in moto delle cornici attraverso le quali comprendere le diseguaglianze equivale alla speranza che il loro cambiamento avvenga, ma bisogna anche tradurle in azioni concrete. Molte azioni sono già state messe in campo, ma è necessario un continuo lavoro di aggiornamento relativo alle continue scoperte relative alla possibilità di abbattere le barriere poste dal contesto (ambiente, tecnologie) e dalle metodologie didattiche. “L’Orientale – Università Inclusiva” mira quindi a coltivare il pensiero critico ma anche ad azioni concrete volte ad affrontare i modi in cui le strutture, i processi e le rappresentazioni sociali si intersecano e costituiscono barriere alla conoscenza e al benessere esistenziale. Chiede a tutti i membri dell’ateneo di farsi comunità nella costruzione partecipata di uno spazio egualitario di condivisione del sapere.

Costruire una cultura condivisa dell’inclusione e della accessibilità universale vuol dire coinvolgere tutti gli attori dell’ateneo e rafforzare l'impegno dell’ateneo nella democratizzazione della formazione universitaria ampliando la partecipazione al sistema universitario e rendendo la formazione universitaria accessibile a tutti, nonché promuovere la cultura dell’inclusione e della accessibilità sul territorio. 

“Costruire una società inclusiva” rappresenta il nostro impegno nel promuovere azioni di ricerca, didattica, e terza missione con i seguenti obiettivi:

2) la continua innovazione attraverso reti e progetti di ricerca volti alla valorizzazione delle differenze e all’inclusione

1) la promozione sul territorio di una cultura inclusiva e della accessibilità

3) la costruzione di un contesto di apprendimento, scambio e crescita culturale universalmente accessibile e l’abbattimento delle barriere che possono impedire la piena partecipazione dei/degli studenti/esse su una base di eguaglianza con gli/le altri/e

4) lo sviluppo di competenze e strutture organizzative per avviare e gestire efficacemente politiche e servizi di accesso e democratizzazione alla formazione universitaria

5) la progettazione di servizi di accesso efficaci e programmi di sensibilizzazione, fornendo opportunità educative, culturali, sociali e ricreative al fine di aumentare il benessere e il senso di pienezza formativa ed esistenziale di/dei tutti/e suoi studenti/esse 

 

Katherine E. Russo

Delegata del Rettore alla Disabilità e D.S.A.

In linea con il suo impegno nello studio della lingua come pratica sociale e l’inclusione, L’Orientale partecipa anche quest’anno al progetto InTRANSlation, un progetto coordinato per quest’anno dalla Prof.ssa Katherine E. Russo e dalla Dott.ssa Arianna Grasso. Grazie al progetto e ai tanti docenti e studenti de L’Orientale, tutte le opere del Film Festival Internazionale OMOVIES (12-17 dicembre 2023) saranno fruibili in Italia in lingua originale con i sottotitoli in italiano a cura degli studenti. Le lingue dei film in gara quest'anno sono: lingua spagnola, francese, portoghese, inglese, tedesca, olandese, catalana, italiana, araba, persiana, russa, ebraica, indonesiana e rumena. Vi sono inoltre dieci pellicole senza dialoghi, per le quali L’Orientale ha programmato un seminario formativo su audio-descrizione e traduzione audiovisiva per permettere alle/ai partecipanti di cimentarsi in quest'attività volta alla creazione di un festival inclusivo ed accessibile.  

Il Festival Omovies promosso dall’Associazione di Promozione Sociale i Ken ONLUS, ideato da Carlo Cremona e Marco Taglialatela, è socio fondatore del  CFCC (Coordinamento dei Festival Cinematografici della Campania) e sostenuto dalla Regione Campania per la sua particolare attenzione alle fasce sociali maggiormente esposte all’esclusione sociale. In particolare OMOVIES affronta i temi che riguardano il pregiudizio e la persecuzione verso le persone omosessuali e transessuali. Il grande valore culturale e sociale è dato dalle tante partecipazioni di personalità del mondo del cinema, della tv e del teatro che negli anni si hanno partecipato arricchendo il Festival con eventi e dibattiti. Quest’anno i film saranno fruibili online.  


 

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Immagine che contiene un murales su un palazzo che raffigura una ragazzina seduta in mezzo a dei palazzi con la parte superiore del corpo formata una gabbia per uccelli aperta  Millo, Open, Murales, Naples, 2019

Convegno di ricerca e formazione:

Costruire una società inclusiva e multilingue: Traduzione audiovisiva, media e tecnologie per l’accessibilità

Palazzo del Mediterraneo, Via Marina 59, Napoli

22-23 febbraio 2023

 

Come si evince dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (2006), la Legge europea sull'accessibilità (2019) e la Strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030, l’accessibilità ha assunto di recente un ruolo fondamentale in ambito politico, legislativo e sociale. Per effetto della transizione digitale, i dispositivi tecnologici sono stati integrati per essere accessibili, sulla scorta dei principi dell’accessibilità e del design universale, in maniera tale da agevolare l’esperienza dell’utente e accelerare anche il cambiamento sociale.

Il concetto di accessibilità ricorre negli studi sulla traduzione audiovisiva e negli studi sull’apprendimento delle lingue (Greco, 2018; Romero-Fresco, 2018). La traduzione audiovisiva, dunque, sta subendo importanti trasformazioni, poiché è oramai inclusa nel design universale di piattaforme per l’istruzione e l’intrattenimento, le applicazioni di gioco, il broadcasting tradizionale e digitale, le esibizioni teatrali ed esperienze immersive nelle esposizioni museali. L’audiodescrizione, il sottotitolaggio e l’interpretazione della lingua dei segni, ad esempio, si stanno velocemente evolvendo e adattando alle esigenze di mercato. Inoltre, il training professionale per lavori come l’autodescrizione e il sottotitolaggio dal vivo viene spesso offerto direttamente sul posto di lavoro (Cerezo Merchán, 2019).

Il Convegno intende creare uno spazio di riflessione, condivisione e formazione di figure esperte in nuove tecniche di AVT, studi sull’accessibilità e inclusione sociale. In tal senso, il convegno è di grande interesse per ricercatrici e ricercatori di varie discipline, per chi lavora nel campo della traduzione audiovisiva, docenti, personale dedito alla formazione, studentesse e studenti, figure professionali esperte che lavorano già nel campo dell'accessibilità del linguaggio e dei media, nonché delle associazioni per la disabilità.

Il Convegno intende prendere in esame il design universale e il pensiero sull'accessibilità nella preproduzione di contenuti audiovisivi e delle lingue, offrendo una panoramica della ricerca e dei recenti sviluppi nel campo della traduzione audiovisiva e dell'accessibilità nell’intrattenimento e nello studio delle lingue. Lo scopo è di offrire anche un'occasione di riflessione sull'impatto delle nuove tecnologie sull'AVT, l'accessibilità dei media e il comportamento di chi ne fruisce. Allo stesso tempo, si intende evidenziare il significativo aumento della ricerca collaborativa e interdisciplinare mirata al cambiamento delle percezioni di consumatrici e consumatori e ai problemi legati alla qualità della traduzione audiovisiva. Si cercherà, infine, di far luce sull’utilizzo di nuovi strumenti e di approfondire ulteriormente la ricerca sulle metodologie tradizionalmente utilizzate negli studi sulla traduzione audiovisiva, come le analisi linguistiche e la ricerca basata sulla Linguistica dei Corpora, con uno sguardo attento all'impatto positivo delle tecnologie sia sulle metodologie che sui contenuti.

 

Conference Convenor:

Katherine E. Russo

Keynote speakers

Professor Giulia Bencini (University ‘Ca Foscari Venice)

Prof.ssa Elena Di Giovanni (Università di Macerata)

Prof. Pablo Rome Fresco (Universidade de Vigo, Honorary Prof. Roehampton)

Comitato scientifico: Giuseppe Balirano (Univ.“L’Orientale”), Anna De Meo (Univ.“L’Orientale”), Elena Di Giovanni (Univ. Macerata), Anna Mongibello (Univ.“L’Orientale”), Katherine E. Russo (Univ.“L’Orientale”)

Comitato organizzativo: Arianna Del Gaudio (Univ.“L’Orientale”), Arianna Grasso (Univ.“L’Orientale”), Nadia Colella, Chiara Carpentiero, Giulia Tavolaro (Servizi Orientamento Studenti con Disabilità e D.S.A., Univ.“L’Orientale”)

 

Per maggiori info

Nell'ambito del progetto esperti per l'inclusione, la Dott.ssa Marta Sommella ha partecipato al documentario a cura della Associazione Italiana Dislessia "Nei miei panni: immedesimarsi in uno studente con DSA

il documentario è visionabile al seguente link: 

https://www.youtube.com/watch?v=X2GhoMDbeas&t=220s 

Napoli e Il Tavolo PRIUS accolgono con gioia a Città della Scienza la tappa napoletana del giro d’Italia a nuoto di Salvatore Cimmino. In questo tour, Salvatore ha l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni e la società civile in generale, per un reale e concreto rispetto dei diritti delle persone con disabilità e di tutte le persone vittime di discriminazione nella scuola nell’università e nel lavoro.

Vogliamo quindi cogliere questa importante occasione per informare le persone con disabilità e con DSA in merito ai servizi e alle opportunità offerte dalle Università della Campania per agevolare l’accesso, lo studio e un dignitoso ed efficace inserimento lavorativo.

L’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” sarà premiata per il suo impegno nel progetto di “Volontari per l’Educazione” lanciato da Save the Children in collaborazione con la CRUI.

Il progetto fortemente supportato dal Rettore Roberto Tottoli e coordinato per “L’Orientale” dalla prof.ssa Katherine E. Russo (Delegata del Rettore alla Disabilità e DSA), e dalla prof.ssa Chiara Ghidini (Referente di Ateneo per l’Orientamento e il Tutorato per l’acquisizione di competenze professionali e per l’avviamento al lavoro) ha contribuito a contrastare la grave crisi educativa che ha colpito le bambine, i bambini e gli adolescenti, in particolare coloro che vivono nei contesti più svantaggiati e con disabilità e disturbi dell’apprendimento nel periodo dell’emergenza covid-19.

Save the Children ha infatti espresso un grande apprezzamento per l’adesione dell’ateneo, definendolo tra i più ‘virtuosi’ sul territorio italiano. L’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” si è distinta posizionandosi tra i primi atenei italiani per numero di adesioni, con 147 studenti volontari che hanno contribuito a supportare nello studio online più di 1500 bambini e ragazzi in tutta Italia. “L’Orientale” conferma quindi la sua forte vocazione alle azioni di inclusione individuando un percorso di partecipazione per i suoi studenti/esse che hanno messo al servizio della comunità le competenze acquisite nel proprio percorso di studi. Per i giovani universitari, l’esperienza di volontariato consente di realizzare un effettivo service learning di grande valore formativo. E per le Università, la promozione del volontariato educativo è una occasione per mettere in atto la “terza missione” nei confronti delle comunità di appartenenza. 

L’Orientale sarà premiata martedì 9 novembre, ore 11:00, presso il Politecnico di Milano Edificio 16b,  aula 16b.1.1 - primo piano,  Via Ampère, 2, e online sulla pagina FB di Save the Children. In questa occasione verranno condivisi i risultati del primo anno di lavoro, per rilanciare il programma in occasione dell’avvio del nuovo anno accademico.

Interverranno

Ferruccio Resta, Presidente CRUI e Rettore del Politecnico di Milano

Daniela Fatarella, Direttrice Generale Save the Children Italia

Anna Scavuzzo, Vice Sindaca del Comune di Milano

Carlotta Bellomi, Responsabile Unità Scuola di Save the Children

Andrea Gavosto, Direttore Fondazione Agnelli

Antonella Portarapillo, Dirigente scolastica Istituto Comprensivo Ferdinando Russo di Napoli

Katherine Russo, Università degli Studi di Napoli L’Orientale

Modera Raffaela Milano, Direttrice Programmi Italia Europa Save the Children

 

Durante l’evento verranno premiate le Università che hanno maggiormente contribuito alla realizzazione del programma.

 

REGISTRAZIONE

La partecipazione in presenza è gratuita e sarà possibile fino ad esaurimento posti al termine dei quali il Vostro nominativo sarà inserito in una lista d'attesa e sarete contattati in caso di defezioni.

Per iscriversi è necessario compilare la seguente scheda di iscrizione.

Per accedere all'evento è obbligatorio presentare il Green Pass.

CONTATTI

Per informazioni: advocacy.italia@savethechildren.org

L'Università degli Studi di Napoli L'Orientale lancia il progetto "Idee Cinematografiche Differenti LAB". Attività didattiche lungo tutto il mese di dicembre per le scuole primarie, secondarie di secondo grado e per studenti dell'Orientale.

Nella Giornata Internazionale delle persone con disabilità, l'Università degli Studi di Napoli L'Orientale presenta il progetto Idee Cinematografiche Differenti LAB un percorso di alfabetizzazione cinematografica, realizzato grazie ai fondi del Piano Cinema Campania e destinato agli studenti delle scuole primarie, delle secondarie di secondo grado e dell'ateneo per promuovere sul territorio la cultura dell’inclusione riflettendo sull'ampio rapporto tra cinema e disabilità ed elaborare nuovi progetti di produzione audiovisiva originale fruibili per un'utenza ampliata.

Il format di Idee Cinematografiche Differenti - già realizzato presso l’Orientale nel corso del recente passato, nella forma della residenza artistica - si configura ora come un laboratorio didattico che intende fare da ‘ponte’ tra mondo accademico (docenti, ricercatori, studenti), mondo della scuola (scuole primarie e secondarie di secondo grado), mondo della promozione della cultura cinematografica (associazioni, autori) e mondo della disabilità e più in generale della diversità.

Il percorso del laboratorio prevede due grandi aree di lavoro e di intervento:

 

1) un'area teorico-pratica di studio e di promozione del linguaggio cinematografico tesa a valorizzare tutte quelle forme sperimentali in cui il cinema mostra e si mostra nella sua diversità, destinata a studenti universitari e in parallelo a studenti delle scuole primarie e secondarie di secondo grado;

2) un'area di produzione creativa originale (stesura di soggetti cinematografici, progetti culturali), riservata agli studenti universitari, all'interno della quale produrre contenuti destinati al mondo della disabilità e/o più in generale capaci di raccontare il mondo della diversità e a sensibilizzare intorno ad esso.

 

Il Laboratorio che nasce da un’idea del Prof. Giuseppe Balirano (Presidente del Centro di Ricerca Interuniversitario I-LanD) e della Prof.ssa Katherine E. Russo (Delegata alla Disabilità e DSA) si svolgerà lungo tutto il mese di dicembre, con incontri in presenza e online con il coordinamento del Centro di Ricerca Interuniversitario I-LanD e del Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati dell'Università degli Studi di Napoli L'Orientale, in collaborazione con l'associazione Unione Italiana del Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS-APS (sezione di Napoli) e l'Ente Nazionale per la Protezione e l'Assistenza dei Sordi Onlus (sezione di Napoli).

Il passaggio dalle teorie sul lavoro alla cultura delle persone che, lavorando, contribuiscono al progresso umano, civile, sociale ed economico è condizione per una società più giusta, inclusiva e sostenibile. 

Il convegno "Un ponte tra università e mondo del lavoro per l’inclusione e la vita indipendente", organizzato dalla Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati all’Inclusione degli Studenti con Disabilità e con DSA (CNUDD), tenutosi online il 25 ottobre 2021, ha avuto l’obiettivo di promuovere questo cambiamento. La delegata del Rettore alla disabilità e DSA vi ha partecipato insieme al tavolo campano PRIUS con l’intervento “Progetto di ‘Rete’ per l’inclusione lavorativa di persone laureate con disabilità: l’esperienza del Tavolo universitario PRIUS con i tirocini del programma ‘Garanzia Giovani’ in Campania”. 

La concessione della medaglia del Presidente della Repubblica al convegno è il riconoscimento dell’alto valore scientifico e sociale del Convegno “Un ponte tra università e mondo del lavoro per l’inclusione e la vita indipendente”. Dopo i saluti dei Rettori delle cinque università pugliesi, i lavori sono stati introdotti dalla Presidente CNUDD Marisa Pavone, dalla Ministra dell’Università e della Ricerca Scientifica Maria Cristina Messa e dal Presidente ANVUR Antonio Uricchio. 

Ha concluso i lavori la Ministra per le Disabilità Erika Stefani. “I ponti servono per unire e per consentire lo scambio fra persone, idee, culture e non solo per permettere lo scambio di merci” afferma Marisa Pavone che prosegue “Ne vogliamo progettare uno speciale per laureate/laureati con disabilità e con disturbi specifici di apprendimento, che spesso sono penalizzati nell’accesso al mondo del lavoro. Intendiamo anche sottolineare che un importante impegno delle università, in termini di ricerca e di terza missione, consiste nel diffondere e rafforzare la cultura dell’inclusione a tutti i livelli”. 

Per maggiori info sul convegno: 

http://convegnocnudd2021.unifg.it/ 

Costruire una società inclusiva e multilingue

Seminario Introduttivo alla Lingua dei Segni

 

7 giugno 2021, ore 15:00

Saluti

Roberto Tottoli, Rettore della Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”

Armida Filippelli, Assessore alla Formazione Professionale della Regione Campania

C. Maria Laudando, Direttore del Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati

Andrea Manzo, Direttore del Dipartimento di Asia, Africa e Mediterraneo

Elvira Sepe, Presidente della Sezione Campana Ente Nazionale Sordi

Katherine Russo, Delegata del Rettore alla Disabilità e DSA

 

Interventi

Giuseppe Balirano, Presidente del Centro Linguistico di Ateneo Università L’Orientale (CLAOR)

Anna De Meo, Presidente dell'Associazione Italiana di Linguistica Applicata (AItLA)

Valeria Caruso, Docente di Linguistica Generale Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, esperta in Lingua dei Segni

 

Seminario Introduttivo alla Lingua dei Segni

Il 19 maggio 2021 è stata una giornata storica per  la comunità sorda italiana. La Camera ha infatti approvato il disegno di legge, già approvato dal Senato, che all'Articolo 34-ter. "riconosce, promuove e tutela la lingua dei segni italiana (LIS) e la lingua dei segni italiana tattile (LIST)".

L’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” è da sempre impegnata nella promozione del valore intrinseco di tutte le lingue, della diversità culturale e linguistica come fonte di ricchezza esistenziale e dell’inclusione attraverso l’abbattimento delle barriere che possono impedire la piena partecipazione di tutti i suoi studenti su una base di eguaglianza con gli altri.

Nell’ambito del suo obiettivo strategico di diffondere una cultura inclusiva sul territorio e all’interno dell’ateneo, nel mese di giugno si terrà un ”Seminario introduttivo alla Lingua dei segni” promosso dalla Delegata del Rettore alla Disabilità e D.S.A., Katherine Russo, come altra attività formativa in collaborazione con la Presidente della Sezione Campana dell’Unione Nazionale Sordi Elvira Sepe.

Il seminario si terrà nei giorni 7, 9, 14, 16, 21, 23, 28, 30 giugno 2021, ore 15:00-17:00, su piattaforma zoom

L’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” partecipa dal 2020 al progetto di Save the Children per il sostegno allo studio a bambini e adolescenti con bisogni educativi speciali e/o che vivono in contesti di svantaggio educativo e sociale. “L’Orientale” intende essere al fianco di Save the Children con il suo patrimonio di conoscenze linguistiche, culturali e sociali, individuando un percorso di partecipazione per i suoi studenti/esse che potranno mettere al servizio della comunità, le competenze acquisite nel proprio percorso di studi.

Gli studenti/esse che parteciperanno potranno avvalersi di un training di grande valore. Infatti, ogni studente/essa prima di entrare nella squadra di persone disponibili e preparate per il progetto, dovrà effettuare una formazione obbligatoria di base per iniziare il servizio a cura di Save the Children. Inoltre, per garantire un’esperienza significativa di volontariato saranno realizzate “sessioni facoltative di approfondimento e confronto online” e 2 meeting nazionali dei volontari. 

Il progetto sarà “un modo concreto per essere tutti al fianco della scuola in questa sfida educativa senza precedenti, testimoniando l’esistenza di una ‘comunità educante’. Una vera e propria chiamata ‘alla partecipazione’ per potenziare l’arma più importante che c’è, l’educazione.” 

Si prega di segnalare la propria intenzione a partecipare al progetto alla prof.ssa Katherine E. Russo (Delegata del Rettore alla Disabilità), e alla prof.ssa Chiara Ghidini (Referente di Ateneo per l’Orientamento e il Tutorato per l’acquisizione di competenze professionali (mediante stage e tirocini) e per l’avviamento al lavoro).