Gli assegni e i contratti di ricerca sono strumenti per giovani studiosi in Italia, regolati dalla Legge 240/2010, che prevedono una collaborazione continuativa per progetti specifici sotto la guida di un responsabile scientifico, formalizzati tramite selezione pubblica e contratto di diritto privato, non subordinato, con durata iniziale da 1 a 3 anni e possibilità di rinnovo fino a un massimo di 6 anni complessivi (escludendo la concomitanza col Dottorato). Dal 2022, la riforma ha introdotto il Contratto di Ricerca che sostituisce gradualmente l'assegno, con una base economica stabilita dalla contrattazione collettiva.
Assegni di ricerca finanziati con fondi di Ateneo
Assegnista Aurorarosa Alison
Titolo La costruzione dello spazio pubblico tra arte pubblica e monumento
Responsabile scientifico Elena Tavani
Data inizio 01/44/2024
Data fine 31/03/2026
SSD PHIL-04/A
Tipologia FONDI DI ATENEO
Abstract
Il programma di ricerca indaga il rapporto tra arte pubblica e monumento nella costruzione estetica e politica dello spazio pubblico, a partire dai concetti di abitare, display e landmark che strutturano una lettura fenomenologica dell’esperienza urbana. Superando interpretazioni spettacolari o puramente performative, la ricerca interpreta l’arte pubblica come pratica capace di orientare, esporre e generare senso, contribuendo alla produzione di una monumentalità quotidiana, emozionale e non intenzionale.
Nel corso dell’indagine è emersa progressivamente la centralità della questione del gesto, che si inserisce come sviluppo teorico interno al progetto e ne amplia l’orizzonte interpretativo. In una prospettiva estetica pragmatista, il gesto viene inteso come gesto somaestetico ed esperienziale che, attraverso il corpo, attiva forme di display intenzionali e non intenzionali nello spazio urbano, rendendo visibile il senso del luogo nella relazione tra corpo, ambiente e comunità.
Il monumento viene così ripensato anche come “effetto-monumento”, esito involontario di dinamiche relazionali e memoriali. Napoli costituisce il laboratorio privilegiato dell’indagine, dove arte pubblica, street art e pratiche partecipative attivano processi di orientamento simbolico e ri-significazione dello spazio.
Assegnista Luigi Coiro
Titolo Committenza artistica e storia sociale dell’arte a Napoli in età moderna: archivi tra tradizione e innovazione
Responsabile scientifico Giuseppe Porzio
Data inizio 01/12/2025
Data fine 30/11/2026
SSD ARTE-01/B (ex L-ART/02)
Tipologia FONDI DI ATENEO
Abstract
Il programma di ricerca, collegato al PRD 2021-2023 dal titolo La dimensione europea della Napoli vicereale tra committenze e artisti forestieri (proponente Riccardo Naldi), si connette anche agli interessi del nuovo corso di laurea magistrale in Saperi umanistici e tecnologie digitali, in particolare a supporto dell’elaborazione dei contenuti dell’insegnamento di Metodi e risorse digitali per la storia dell’arte e più in generale del curriculum dedicato alle Metodologie per il patrimonio culturale. Il corso analizzerà il veloce e repentino cambiamento – ancora in atto – della consultabilità e della fruizione delle fonti archiviste di interesse storico-artistico nell’epoca della loro ‘riproducibilità digitale’ (parafrasando Benjamin), e la conseguente ricaduta in ambito accademico e storiografico del fenomeno con l’obiettivo di delineare lo stato dell’arte in ambito campano nella fase di transizione dal cartaceo al digitale indagando i temi di ricerca, le metodologie di archiviazione, l’interfaccia archivistica nella restituzione dei dati e degli ‘oggetti digitali’, le collaborazioni tra gli istituti di cultura e la ‘rete’ come fonte di studio nella storia sociale dell’arte e nella committenza artistica in età moderna.
La ricerca si propone dunque l’obiettivo di confrontarsi con questa ‘frontiera’ inserendosi nel processo di transizione – non di rado coesistenza o persino azione combinata – da strumenti e metodologie tradizionali a quelli di nuova generazione. Verifica e trascrizione di documenti d’archivio noti o inediti e riproduzione digitale ed elaborazione informatica degli stessi costituiranno i materiali sui quali modellare e coi quali alimentare una piattaforma che consenta la libera fruizione, online e open access, dei dati raccolti.
Sarà pertanto progettata un’apposita base di dati (eventualmente rielaborando modelli open source già sperimentati o compatibili con la natura delle informazioni) nella quale riversare i contenuti strutturati e tra loro correlati, con la possibilità di effettuare interrogazioni su più campi.
Per delimitare il perimetro della ricerca in modo da puntare ad ottenere risultati coerenti e fruibili nel tempo dato (novembre 2024-2025), l’indagine nei principali archivi cittadini (Fondazione Banco di Napoli, Archivio di Stato, Archivio storico diocesano) si focalizzerà sulla prima metà del Seicento e specialmente sul periodo 1600-1616: dallo scoccare del secolo a una data spartiacque per la storia dell’arte italiana ed europea, coincidente con l’arrivo e il trasferimento a Napoli del pittore catalano Jusepe de Ribera (1591-1652) che, grazie a una produttività prodigiosa per qualità e quantità e ai molti allievi e seguaci, risultò figura-chiave nel panorama artistico partenopeo.
L’intento è dunque quello di restituire, attraverso le transazioni economiche ancora reperibili nella documentazione contabile degli otto antichi banchi napoletani – seguendo le tracce e ricostruendo la trama delle relazioni intrattenute dagli artisti, singolarmente o in clan famigliari, tra loro e con la committenza istituzionale e ‘privata’ (soprattutto nobiliare ma pure borghese) –, un quadro più dettagliato di un importante segmento della storia sociale dell’arte a Napoli nel primo Seicento.
Assegnista Roberta Ferrara
Titolo Crisi esterne e processo di integrazione europea: la CEE/UE di fronte alle trasformazioni del Medio Oriente (1980-1995)
Responsabile scientifico Paolo Wulzer
Data inizio 01/04/2024
Data fine 14/05/2025
SSD SPS/06
Tipologia FONDI DI ATENEO
Abstract
Il lavoro di ricerca durante l’assegno si è incentrato sull’analisi dell’azione esterna comunitaria nell’area MENA (Middle East and Nord Africa) negli anni Ottanta e Novanta, con particolare attenzione al ruolo della CEE nel conflitto arabo-israeliano e nella guerra del Golfo del 1990-91. L’obiettivo di tale lavoro è stato innanzitutto quello di arricchire il dibattito storiografico relativo alla dimensione internazionale dell’Europa comunitaria nel quadrante mediorientale in un momento storico in cui il sistema internazionale era dominato dallo scontro bipolare tra le due superpotenze, poco propense a lasciare spazi di manovra ad un terzo polo europeo privo, tra l’altro, di una politica estera comune formalizzata. In realtà, pur in assenza di una politica estera comune, sin dagli anni Settanta la CEE si era dotata di un meccanismo di coordinamento delle politiche estere nazionali, la Cooperazione Politica Europea (CPE), che le consentì in alcuni contesti di esprimersi con una sola voce e in maniera meno vincolata alla logica bipolare. Attraverso la CPE, l’Europa comunitaria provò ad elaborare una politica regionale più autonoma anche durante la guerra del Golfo del 1990-91, la quale rappresentò la prima crisi internazionale del contesto post-Guerra Fredda. Tuttavia, limiti di natura esterna ed interna non consentirono alla Comunità di agire come un attore internazionale credibile ed affidabile.
Il secondo obiettivo del mio lavoro di ricerca è stato quello di verificare in che modo le crisi esterne, in particolare quelle mediorientali, influenzarono il dibattito circa lo sviluppo della dimensione esterna europea negli anni presi in esame. Dall’analisi della letteratura di riferimento e soprattutto delle fonti ufficiali consultate non vi è dubbio che le difficoltà incontrate dagli stati membri nell’affrontare le maggiori crisi regionali, con tutte le implicazioni che queste comportavano sul piano della sicurezza per il vecchio continente, resero i governi comunitari sempre più consapevoli della necessità di progredire verso una maggiore cooperazione, seppur di tipo intergovernativo, delle politiche estere nazionali. Se da un lato le crisi degli anni Settanta e Ottanta indussero prima ad un rafforzamento e poi all’istituzionalizzazione della CPE con l’Atto Unico Europeo del 1986, fu l’inefficienza della CPE durante la guerra del Golfo a cui seguì l’evidente marginalità della CEE nel Processo di Pace che si avviò a Madrid nel 1991 ad accelerare il dibattito in corso circa la necessità di dotare la nascente Unione Europea di una Politica Estera e di Sicurezza Comune (PESC) che le consentisse di affrontare in maniera più efficace le nuove sfide del sistema internazionale post-bipolare.
Assegnista Eva Palo
Titolo Alla ricerca di un'autonomia strategica europea? Politica estera, di sicurezza e di difesa dell'UE nel "momento unipolare" degli Stati Uniti (1991-2000)
Responsabile scientifico Paolo Wulzer
Data inizio 01/11/2024
Data fine 31/10/2026
SSD GSPS-04\B (ex SPS/06)
Tipologia FONDI DI ATENEO
Abstract
Sulla base di un’approfondita ricerca archivistica da affiancare a un’analisi del dibattito storiografico esistente, lo studio intende analizzare i processi storici e le dinamiche politiche finalizzate alla ricerca di un’autonomia strategica da parte dell’Unione europea nel corso degli anni Novanta. In particolare, l’obiettivo è ripercorrere i dibattiti e le scelte politiche che caratterizzarono i tentativi europei tesi a guadagnare maggiori spazi di operatività negli ambiti della politica estera, di sicurezza e di difesa, senza tralasciare i rapporti transatlantici. Nello specifico, la ricerca si concentrerà sullo sviluppo della dimensione di politica estera e di sicurezza che trovò nelle negoziazioni di Maastricht del 1990-91 e di Amsterdam del 1996-97 la sua piena espressione, cercando, al contempo, di valutare la posizione e l’eventuale influenza degli Stati Uniti sulle crescenti ambizioni europee in materia di autonomia strategica.
La scelta degli anni Novanta come orizzonte temporale risponde, dunque, a due esigenze. Sul piano delle relazioni internazionali, gli anni Novanta rappresentarono un momento centrale nel consolidamento del sistema liberale a guida statunitense, consacrando quello che venne definito un “momento unipolare” per gli Stati Uniti. Sul piano europeo, all’indomani della fine della Guerra Fredda, il processo d’integrazione europea parve subire un’accelerazione decisiva che, pur non comportando modifiche radicali all’impianto istituzionale già conosciuto, registrò significativi progressi anche nello sviluppo di una più forte dimensione esterna europea.
Lo studio condotto intende, dunque, approfondire tale arco temporale, da considerarsi ricco di eventi e di dinamiche politiche significative, per comprendere in che modo gli stimoli provenienti dalle capitali europei si tramutarono in un accenno di autonomia strategica, analizzandone, quindi, successi e inefficienze. Al contempo, l’analisi delle relazioni transatlantiche durante le amministrazioni di Bush Sr. (1989-1993) e di Clinton (1993-2001) permetterà di definire al meglio l’influenza esercitata dagli Stati Uniti sul processo d’integrazione europea negli ambiti oggetto di studio al fine di limitare l’impatto delle ambizioni europee sulla tenuta della stabilità atlantica.
Assegnista Benedetta Parenti
Titolo Gli effetti delle politiche sulla trasparenza delle pubbliche amministrazioni: inquadramento teorico ed evidenza empirica.
Responsabile scientifico Giuseppe Lucio Gaeta
Data inizio 01/05/2024
Data fine 30/11/2026
SSD SECS-P/03
Tipologia FONDI DI ATENEO
Abstract
Il progetto di ricerca si focalizza sull’analisi degli effetti delle politiche volte a promuovere la trasparenza delle pubbliche amministrazioni, con particolare riferimento alla trasparenza fiscale e alle pratiche di open government. L’obiettivo è definire un solido inquadramento teorico e produrre evidenza empirica attraverso l’elaborazione di dati micro e macro. Il lavoro prevede la sistematizzazione della letteratura internazionale, la costruzione di una base dati originale, l’individuazione di strategie empiriche adeguate e l’applicazione di tecniche statistiche ed econometriche avanzate. I risultati saranno diffusi tramite la redazione di articoli scientifici destinati a riviste internazionali e la partecipazione a seminari e conferenze.
Assegni di ricerca finanziati con fondi Progetti di Ateneo
Assegnista Marco Rostirolla
Titolo dell'assegno Rigenerazione urbana dei borghi storici in una logica di riorganizzazione delle aree locali interne post Covid-19
Responsabile scientifico Antonio Lopes
Data inizio 01/12/2022
Data fine 30/11/2025
SSD: SECS-P/01
Fondi di Ricerca di Ateneo - PRA 2021
Abstract
Nel progetto di ricerca viene presentato un supporto metodologico e operativo per le amministrazioni dei piccoli centri delle aree interne nella pianificazione dello sviluppo locale e nella gestione degli interventi finanziabili con le risorse del PNRR e dei fondi strutturali. La metodologia proposta è sviluppata con riferimento alle aree deboli della Campania.
L'analisi del territorio della Regione Campania è stata condotta in due fasi. Nella prima fase, sono stati identificati i comuni deboli dal punto di vista demografico e socio-economico tramite l'Analisi in Componenti Principali e la Cluster Analysis, individuando complessivamente sei gruppi di comuni di cui due con più elevata connotazione di debolezza. Nella seconda fase, è stato approfondito lo studio dei due cluster per individuare le cause della loro debolezza, arrivando all’individuazione di quattro nuovi cluster che si differenziano per possibili strategie di sviluppo.
Utilizzando ai fini dell'analisi SWOT gli indicatori evidenziati come caratterizzanti dall’analisi multivariata, sono state sviluppate per ciascun cluster specifiche strategie di sviluppo coerenti con le esigenze del territorio e basate sull’impiego di progetti tipo, quantificati nelle loro dimensioni e negli impatti medi generati sui principali obiettivi socialmente rilevanti.
Per ricondurre la selezione dei progetti all’interno di un piano di sviluppo territoriale nel rispetto dei vincoli posti alla programmazione, si è proposto un modello di ottimizzazione vincolata multiobiettivo e se ne è fornita una prima sperimentazione con riferimento all’Areale del Taurasi, costituito da 17 comuni della provincia di Avellino e caratterizzato da un’ampia presenza di comuni “deboli”.
Assegni di ricerca finanziati con fondi PRIN/PNRR
Assegnista Maria Coscia
Titolo Definizione e costruzione di un modello di sviluppo green dei territori basato sull’implementazione dell’Industrial Symbiosis per l’economia circolare
Responsabile scientifico Roberta Arbolino
Data inizio 01/09/2024
Data fine 01/09/2025
SSD SECS-P/08
Tipologia PRIN/PNRR 2022
Abstract
L’obiettivo del progetto è definire e costruire un modello di sviluppo della simbiosi industriale, inserito nella prospettiva dell’economia circolare. In particolare, il progetto mira ad analizzare le best practices nazionali e internazionali, individuare i fattori abilitanti della simbiosi industriale e delineare interventi e incentivi volti a promuovere la collaborazione sinergica tra imprese. Attraverso la raccolta e l’analisi di dati primari e secondari, verrà elaborato un framework teorico e operativo finalizzato alla valorizzazione delle potenziali sinergie tra le imprese di uno specifico parco industriale, con l’obiettivo di favorire la sostenibilità ambientale ed economica del territorio coinvolto.
Assegnista Antonio Licastro
Titolo CE_IPsa: A development model for Circular Economy between Industrial Parks and surroundings areas
Responsabile scientifico Roberta Arbolino
Data inizio 01/01/2025
Data fine 31/12/2025
SSD SECS-P/02
Tipologia PRIN/PNRR 2022
Abstract
The project aims at defining a modelling framework for promoting the interconnection between industrial parks (IP) and the surrounding context, based on the principles of industrial symbiosis and circular economy. More in detail, it will identify the synergies potentially existing between firms operating in an industrial park and the surrounding area, in terms of potential matching points between the production inputs required by the former, on the one side, and by-products/waste produced outside the park, on the
other. The main goal is to validate a circular development model constructed on the basis of territorial productive specialization, in terms of existing economic activities and local productive culture. This model will be able to identify new opportunities, in terms of production input acquisition (i.e., secondary raw materials) and supply chain rearrangements, thus favoring the creation of new local/short supply chains, new entrepreneurial approaches embracing the principles of circular economy and new forms of employment. The proposed research will define drivers able to enhance the implementation of IS/CE principles in local production. These drivers will provide the basis for the construction of development trajectories, in which waste and by-products are combined to become resources of different production chains, allowing firms to benefit from the exchange of materials. To achieve this goal, the most efficient combinations of resource to be shared between the industrial park and the surrounding context need to be identified, based on the experience reported by national and international best practices. The final output of the study will involve guidelines for a circular industrial policy, based on intervention and incentives for those industrial sectors willing to cooperate. For achieving this goal, the project will involve five main steps:
1. Theoretical overview of the literature on planning, monitoring and evaluation methodologies of IS/CE.
2. Analysis and mapping of the production fabric of a selected industrial park and the surrounding area.
3. Definition of the Development model, through the (i) analysis of national and international best practices and the (ii) assessment of the existence of potential synergies among firms operating in the areas studied in step two, in terms of by-products and resources to be shared.
4. Definition of the Development Plan, involving (i) the identification of proper impact measures; (ii) the evaluation of the feasibility of the interventions included in the development model, through its application; (iii) the identification of the set of interventions required in the selected area and iv) the definition of the set of public incentives necessary for implementing the model.
5. Construction of a Decision Support System, defined as a set of guidelines for supporting policymakers and entrepreneurs to pursue an integrated planning of IS/CE interventions.
Assegni di ricerca finanziati con fondi PRIN
Assegnista Francesco D’Angiolillo
Titolo “Geografia amministrativa e ‘questione territoriale’ in Italia: criticità del ritaglio amministrativo e possibili soluzioni – il caso della Campania” – “Administrative Geography and the “Territorial Question” in Italy: Weaknesses in the Administrative Framework and Possible Solutions”.
Referente scientifico dell’assegno Floriana Galluccio
Data inizio 01/10/2024
Data fine 30/09/2025
SSD GSD: Geog 01 A, ex SSD M-GGR/01
PRIN 2022.
Abstract
Le attività previste nell’ambito dell’assegno di ricerca, sono state orientate a coadiuvare le analisi e le ricerche previste in fase programmatica dall'Unità Locale coordinata dalla Prof.ssa Floriana Galluccio nell'ambito del progetto PRIN Geografia amministrativa e “questione territoriale” in Italia: criticità dei confini amministrativi e possibili soluzioni, con particolare attenzione alla Campania e all'Italia meridionale.
Una prima area di attività è stata rivolta a una revisione bibliografica approfondita del dibattito italiano e internazionale sulla geografia politico-amministrativa, con particolare riferimento al
periodo compreso tra l'ultimo quarto del XX secolo e il primo quarto del XXI secolo. Questa revisione ha affrontato la natura multidisciplinare del dibattito, coinvolgendo contributi di geografia, diritto, economia e scienze politiche.
Un secondo asse di attività ha riguardato la ricostruzione geo-storica dell'evoluzione dei confini amministrativi nell'Italia meridionale dalla nascita della Repubblica ad oggi. Attingendo a fonti archivistiche, in particolare a materiali cartografici storici, e alla documentazione statistica e istituzionale ufficiale, il ricercatore costruisce una banca dati solida e valutata criticamente.
Una terza serie di compiti ha riguardato la progettazione, la realizzazione e la gestione di un sito web dedicato ai risultati più ampi della ricerca PRIN. Il ricercatore è responsabile della strutturazione dell'architettura del sito web, della cura dei suoi contenuti e della traduzione di informazioni spaziali e storiche complesse in formati accessibili e interattivi per diversi tipi di pubblico.
Assegnista Giulio Levorato
Titolo Conflict management and resolution in the wider mediterranean: comparing practices between western and non-western actors
Referente scientifico dell’assegno Irene Costantini
Data inizio 01/04/2024
Data fine 31/03/2026
SSD SPS/04
PRIN 2022.
Abstract
Il progetto di ricerca mira a valutare in che modo diversi attori, sia occidentali che non occidentali, convergono o divergono nei loro approcci alla risoluzione dei conflitti. Nello specifico, si propone di: (1) Analizzare la contestazione delle norme – Comprendere i meccanismi attraverso i quali diversi attori contestano o sostengono le principali norme internazionali; (2) Esaminare le pratiche contestate – Indagare in che modo le pratiche alternative influenzano la contestazione delle norme e rimodellano gli interventi internazionali.
Assegnista Ilaria Russo
Titolo CH-SMA-CE: A Decision Support System for Circular Economy Transition
Referente scientifico dell’assegno Roberta Arbolino
Data inizio 01/01/2025
Data fine 31/12/2025
SSD SECS-P/02
PRIN 2022.
Abstract
Il progetto H-SMA-CE: A Decision Support System for Circular Economy Transition è finalizzato all’individuazione di strategie per l’implementazione dell’economia circolare nei piccoli borghi storici e allo sviluppo di un sistema di supporto alle decisioni destinato alle amministrazioni comunali, per guidare e facilitare i processi di transizione. Il progetto ha come caso studio rappresentativo il borgo di Taurasi (AV).
Il progetto si articola in tre fasi. La prima fase, Understanding, prevede un’analisi approfondita della letteratura su Economia Circolare, Metabolismo Urbano e Simbiosi Urbana, insieme allo studio del contesto territoriale e dei flussi caratteristici del borgo individuato come caso studio. La seconda fase, Evaluating, mira all’identificazione di interventi volti ad aumentare il livello di economia circolare ed alla valutazione dei costi e dei benefici medi degli interventi proposti. Contemporaneamente, tale fase prevede una revisione della letteratura sugli indicatori di economia circolare a livello comunale, a valle della quale è prevista la costruzione di un indicatore composito di economia circolare applicabile nei piccoli borghi storici. Tale indice composito ed i suoi domini saranno impiegati in un’analisi di ottimizzazione multi-obiettivo per individuare un set ottimale di interventi necessari per migliorare i livelli di circolarità. Lo studio pilota sarà effettuato sul borgo di Taurasi. Nell’ultima fase, Simulating, tali risultati confluiranno in un modello DSS basato su fogli di calcolo, capace di individuare un set ottimale di interventi di economia circolare, adattabile alle caratteristiche specifiche di diversi HST. Il DSS sarà testato sul borgo di Taurasi, per verificarne la funzionalità.