Progetti Giovani Ricercatori
Responsabile: Lorenzo Cicatiello
Nome del progetto: Transparency through Freedom of Information Acts: Best Practices and Implementation Challenges
Acronimo: FOIA – BPIC
Settori ERC: SH2_1 Political systems, governance;
SH1_15 Public economics; political economics; law and economics
Data inizio progetto: 23/01/2023
Data fine progetto: 31/12/2025
Finanziato tramite bando competitivo “Giovani ricercatori” dall’Università di Napoli l’Orientale
Abstract:
Al giorno d’oggi, i regimi democratici affrontano la sfida di molteplici crisi, le cui sfide si riflettono in preoccupanti tendenze osservate in diversi contesti nazionali: scarsa partecipazione politica dei cittadini, sfiducia nelle istituzioni e nei leader democratici, indifferenza per i partiti politici con la conseguente crescita di movimenti populisti (Morlino & Raniolo 2018; Lisi 2019; Hérnandez & Kriesi 2016). Alcuni studiosi sottolineano, con una certa preoccupazione (Kriesi 2020), che ci sono segnali di recessione democratica (Diamond 2015; Levitsky & Ziblatt 2018; Runciman, 2018).
Per oltre tre decenni, la letteratura internazionale di matrice politologica ed economica ha discusso dal punto di vista normativo ed empirico quali siano gli obiettivi e gli strumenti della democrazia e in che modo misurarne le performance (Morlino e Raniolo 2017). Questa letteratura ha evidenziato come alcuni input (concorrenza politica, partecipazione) e output (governance, attuazione delle politiche), nonché le relazioni tra tali input e output, concorrano a definire la qualità della democrazia. I risultati cui questa letteratura è pervenuta riverberano nella cosiddetta filosofia “open government” che, pur non essendo del tutto nuova (Ingrams et al, 2020, 263), oggi è al centro dell’agenda politica di numerosi governi nazionali (Cucciniello et al. 2017) e oggetto di un’importante iniziativa internazionale (la OpenGovernment Partnership) cui aderiscono circa 80 paesi di tutto il mondo. Questa filosofia poggia sull’idea che la trasparenza delle attività governative (Porumbescu et al. 2022), la partecipazione dei cittadini (Bearfield & Bowman 2017) e la collaborazione tra enti pubblici e tra questi e la società civile (Blomkamp 2018) siano elementi imprescindibili per far sì che i governi siano in grado di rispondere in maniera efficace alle sfide che caratterizzano le società contemporanee. Il progetto di ricerca che si intende elaborare concentra la propria attenzione sul primo dei pilastri dell’open government: la trasparenza delle attività governative.
Responsabile: Alessandro Guida
Nome del progetto: America Latina-Europa: connessioni tra le destre negli anni della Guerra fredda (1960-80)
Acronimo:
Settori ERC: GSPS-04/A - Storia e istituzioni delle Americhe
Data inizio progetto: 26/12/2022
Data fine progetto: 24/01/2025
Data Proroga: 30/07/2025
Finanziato tramite bando competitivo “Giovani ricercatori” dall’Università di Napoli l’Orientale
Abstract: La proposta ha l’obiettivo di esaminare in prospettiva storica – storia delle idee e intellettuale, in base ai settori ERC – le connessioni politiche, intellettuali e culturali che si svilupparono tra America Latina ed Europa durante la Guerra fredda, con particolare attenzione al ventennio 1960-80, nel campo ideologico della destra. Quello dei rapporti bi-regionali nel contesto del conflitto bipolare rappresenta un tema storiografico di particolare rilevanza e originalità, per varie ragioni. In primo luogo, per la centralità conferita dagli studi “tradizionali” alla direttrice nordamericana dei rapporti transatlantici. In secondo luogo, in ragione delle molteplici dinamiche che caratterizzarono l’area latinoamericana nel periodo considerato, solo in parte inquadrabili nello schema “rigido” del conflitto bipolare. In terzo luogo, per via della specifica prospettiva che intende adottare il presente progetto, che si propone di approfondire gli aspetti politici, ideologici, intellettuali e culturali delle relazioni tra Europa e America Latina nella seconda metà del Novecento, piuttosto che soffermarsi sulle tradizionali dimensioni “statuali” dei rapporti internazionali. Infine, per l’oggetto specifico dell’indagine, ovvero la circolazione di idee e pratiche e la formazione di networks nel campo ideologico della moderna destra tecnocratica e di quella neofascista. Se, infatti, esiste una consolidata letteratura che si è occupata di ricostruire le connessioni e le circolazioni – di idee, pensiero politico, pratiche, ecc. – fra America Latina ed Europa mediterranea rispetto alle formazioni della sinistra “istituzionale”, della “Nuova sinistra” (o sinistra “rivoluzionaria”) e del “mondo cattolico”, molto meno indagato sembra essere stato il campo della destra. Relativamente a quest’ultimo, peraltro, la storiografia sulle reti politiche e sulla circolazione delle idee tra le due regioni è stata molto più prolifica in relazione alla prima metà del Novecento, occupandosi in particolare del fascismo e del franchismo.
Responsabile: Riccardo Mario Cucciolla
Nome del progetto: Behind Moscow. Rethinking the international and transnational dimensions of the Soviet Republics (BeMos)
Acronimo:
Settori ERC: SH6_11
Data inizio progetto: 26/12/2022
Data fine progetto: 24/01/2025
Data Proroga: 30/07/2025
Finanziato tramite bando competitivo “Giovani ricercatori” dall’Università di Napoli l’Orientale
Abstract: A trent'anni dal crollo dell'Unione Sovietica, rimane difficile identificare una dimensione internazionale per l'URSS che vada oltre gli schemi della Guerra Fredda. Né è possibile valutare chiaramente la complessità di un sistema in cui la politica internazionale, la diplomazia e la cooperazione passavano non solo attraverso il Ministero degli Affari Esteri o il Comitato Centrale del PCUS, ma coinvolgevano una serie di attori periferici lontani dal centro moscovita. Tra questi vi erano i ministeri, i partiti, gli istituti culturali, scientifici e persino religiosi delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (RSS) dell'URSS (e in alcuni casi delle rispettive regioni autonome) che, in quanto entità federate, godevano di un certo livello di soggettività e rilevanza, certo variabile a seconda del periodo considerato, anche nella sfera internazionale e transnazionale.
Recentemente, diversi studiosi hanno iniziato ad affrontare questi temi in ricerche separate, valorizzando le peculiarità dei singoli casi e la rilevanza che questi hanno avuto nella storia del XX secolo, ponendo le basi di uno studio sistematico ed esaustivo sulle dimensioni internazionali dei soggetti federati dell’URSS, ma senza puntare ad esso. Il primo obiettivo della seguente proposta è proprio quello di creare una piattaforma di ricerca e definire un progetto internazionale per studiare quali fossero e come funzionassero questi centri alternativi attivi nelle relazioni internazionali nelle varie fasi della storia sovietica. Il progetto si riferisce infatti a un periodo storico caratterizzato dalla riorganizzazione dello stato russo da parte dei bolscevichi, la rinegoziazione dei rapporti imperiali con la nascita dell’URSS in un contesto di guerra civile e isolamento diplomatico, e poi marcato da contrasti ideologici, conflitti mondiali e locali, bipolarismo della Guerra Fredda, incertezze della decolonizzazione e sfide della globalizzazione.