Dottorati Innovativi con caratterizzazione industriale

Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) ha avviato l'attuazione di misure a sostegno del capitale umano previste dal PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 - Asse I "Investimenti in capitale umano" - Azione I.1 "Dottorati Innovativi con caratterizzazione industriale". L'intervento si è inserito all'interno del Programma Nazionale della Ricerca 2015/2020 e ha previsto il finanziamento di borse di dottorato di durata triennale cofinanziate dal Fondo Sociale Europeo (FSE) per la frequenza di percorsi da svolgersi obbligatoriamente anche all'estero e presso le imprese.

Il Dottorato in Studi Letterari, Linguistici e Comparati, in possesso dei requisiti indicati dal bando, ha negli ultimi anni presentato proposte progettuali con relativa domanda di finanziamento per richiedere l'attivazione di percorsi di dottorato di ricerca innovativo con caratterizzazione industriale ricevendo un buon riconoscimento. 

Questa misura ha permesso al Dottorato di accrescere l'attrattività del proprio percorso in collaborazione con imprese e soggetti internazionali di eccellenza. Questa innovativa modalità di collaborazione con il mondo imprenditoriale, già sperimentata con le precedenti edizioni dell'avviso, consente ai dottorandi di qualificare "in senso industriale" le proprie esperienze formative e di ricerca, migliorando così la propria occupabilità e producendo ricadute positive sull'intero tessuto produttivo dei territori interessati dal Programma. 

PROGETTI AMMESSI AL FINANZIAMENTO DEL XXXVII CICLO

DOTTORANDO: MONACO Giulia

COORDINATORE: CIOCCA Rossella

TUTOR: VECCE Carlo

AZIENDA PARTNER: Franco Cesati editore

Titolo della ricerca: Le illustrazioni degli incunaboli della Commedia: un progetto di edizione digitale e ipertestuale.

Abstract

Il progetto si propone di studiare il rapporto tra testo e immagine negli incunaboli della Commedia di Dante, partendo dalle edd. Piasi e Benali-Capcasa (Venezia, 1491-1492); le due stampe hanno il primato di trasmettere un corredo di xilografie esteso a tutte e tre le cantiche del poema dantesco, rifacendosi a modelli manoscritti ma portando la tradizione iconografica della Commedia ad un livello di divulgazione più ampio e le immagini ad una modalità di lettura semplificata.

Alla contestualizzazione storico-bibliografica delle due edizioni seguiranno passaggi che si servono di strumenti digitali innovativi: il primo mira alla ricostruzione ipertestuale del rapporto tra testo e immagini; il secondo, che si iscrive nell’ambito del web semantico, sarà basato sulla costruzione di diversi strati di metadati in relazione alle xilografie, derivanti dai molteplici modiattraverso i quali esse possono essere esaminate.

L’obiettivo a medio termine del progetto è la creazione di un prototipo di database delle illustrazioni e dei metadati basati sullo standard Dublin Core, aperto e interrogabile, con caratteristiche di scalabilità. Il risultato verrà caricato su un content manager come Omeka.net, in

cui verranno catalogate le singole illustrazioni e i singoli dettagli estrapolati dalle immagini. Tali immagini saranno inoltre fornite di un sistema di tagging che consentirà sia la ricerca sia un confronto con altre immagini, e relativi dettagli, presenti in altre edizioni. La catalogazione può essere integrata con strumenti di visualizzazione parallela, comparazione e annotazione testuale e diagrammatica attraverso le risorse per l’interoperabilità delle immagini digitali IIIF, applicazioni Image Viewer e risorse di Digital Storytelling.

Il lavoro sarà ampliato affinché sia possibile operare confronti automatizzati con le illustrazioni contenute in stampe appartenenti alla medesima temperie culturale. Oggetto di interesse saranno altre edizioni prodotte a Venezia nello stesso torno d’anni che contengano corpora xilografici: la Bibbia Malermi (Venezia, Giunta, 1490); il Canzoniere e i Trionfi (Venezia, Piasi, 1490); le Vitae Patrum di Gerolamo (Venezia, Giunta, 1491); Li miracoli della Madonna (Venezia, Benali-Capcasa 1491); il Decameron (Venezia, Giovanni e Gregorio de’ Gregori, 1492); il Novellino di Masuccio Salernitano (Venezia, 1492); la Legenda Aurea (Venezia, Capcasa 1492; Venezia, Bonellis 1493); il Morgante maggiore (Venezia, Bonellis, 1494) e altre.

DOTTORANDO: ADAMO Fabiola

COORDINATORE: CIOCCA Rossella

TUTOR: CORRADO Sergio

AZIENDA PARTNER: Chitè Milano s.r.l

Titolo della ricerca: La moda femminile tra glamour e inclusione.

Le potenzialità emancipatorie dell’estetica del frivolo: l’esempio della lingerie

La ricerca si propone di indagare i significati simbolici e culturali di alcuni capi di abbigliamento destinati al pubblico femminile, legati per definizione a un’immagine di donna e a un tipo di erotismo e di estetica tradizionali, dominati dal ‘male gaze’ (lingerie, bodies, costumi da bagno ecc.). Essi risultano particolarmente interessanti ora che il crescere di un discorso critico verso una moda che proponga modelli di femminilità stereotipati ha aperto la strada a una pubblicizzazione alternativa di tali capi, con il ricorso a modelle non rispondenti a un tipo di bellezza canonica (fisici ‘perfetti’, taglie molto ridotte, pelle bianca ecc).

Queste trasformazioni verranno testate in concreto analizzando la produzione di tre brand di moda di lingerie: Victoria’s Secret, Calvin Klein e Savage x Fenty. L’analisi avverrà attraverso un approccio interdisciplinare, che si avvarrà delle metodologie utilizzate da gender studies, fashion studies e media studies, per definire nella loro complessità le strategie discorsive e pubblicitarie attraverso le quali viene conferito un significato culturale simbolico al singolo prodotto, legandolo così a un determinato immaginario. Ma se solo da poco i fashion studies si sono preoccupati di ricostruire tali significati a partire anche dalle caratteristiche materiali stesse del capo di abbigliamento, la presente ricerca si prefigge di approfondire la riflessione sulla dimensione culturale dei materiali tessili della moda.

Si prenderanno allora in considerazione le modalità in cui i materiali di lingerie interagiscono con il corpo, laddove va innanzitutto definito il tipo di corpo per i quali essi vengono pensati, e che dunque devono modellare, per coadiuvarne le funzioni, per nasconderlo o per metterlo invece in evidenza. Proprio questo rapporto tra il coprire e lo scoprire è decisivo per la lingerie, dato che tradizionalmente la lingerie viene legata a un momento privato e intimo, che le narrazioni pubblicitarie e le rappresentazioni mediatiche tendono a sessualizzare in modo anche esplicito. Tuttavia la dimensione ‘privata’ e ‘sessuale’ della lingerie è stata, soprattutto nella moda più recente, dislocata in una dimensione pubblica, ed esibita attraverso la trasformazione della lingerie da capo underwear a capo outerwear.

Le proprietà tessili dei capi di “Victoria’s Secret”, prodotti in materiali pregiati come il pizzo e il raso, sono funzionali all’immagine di donna sensuale e sofisticata, che può permettersi il lusso ella frivolezza. Questa immagine è stata valorizzata come simbolo di empowerment dalle femministe della third-wave, le quali vi hanno scorto lo strumento nuovo di un’emancipazione che non rinuncia più a una “femminilità” erotizzata, e che ha smesso di identificarsi con l’immagine della donna rigorosa e ‘militante’. Tuttavia, l’estetica di Victoria’s Secret è stata poi sottoposta negli ultimi anni a letture decostruzioniste e intersezionali, figlie della cosiddetta fourth-wave femminista, per la quale questo brand è fruibile solo da coloro che appartengono a categorie normative, vale a dire donne bianche, benestanti ed eterosessuali – una simile estetica, dunque, sarebbe ben lungi dal possedere quelle potenzialità emancipatorie che invece le ascrivevano le third-wavers negli anni ’90.

Interessante è il confronto con la posizione dialettica assunta dagli altri due brand sopra menzionati, Calvin Klein e Savage x Fenty, che utilizzano materiali e design, e adottano strategie pubblicitarie e di marketing molto meno tradizionali e normativi rispetto a Victoria’s Secret. Essi infatti mettono in atto un’operazione di erotizzazione e glamourizzazione delle people of colour (donne sovrappeso, di pelle scura, asiatiche, transgender), includendo nei loro cataloghi anche donne diversamente abili, e cercando dunque di costruire un discorso inclusivo ed emancipatorio che non neghi, ma anzi sfrutti caratteristiche glamour ora non più appannaggio esclusivo dell’immaginario mainstream.

Sulla base di tale confronto (che si amplierà anche alla moda tedesca, in quanto ultimamente aperta a sperimentazioni alternative di tipo ‘post-femminista’) andrà verificata l’ipotesi che soggiace alla ricerca: che la liberazione dell’immagine della donna dal dominante sguardo maschile non necessariamente passi per il rifiuto di un’estetica del lusso e del frivolo, la quale mostra le proprie potenzialità emancipatorie rispetto al mainstream proprio nel suo prestarsi anche a pratiche estetiche e mediatiche inclusive e destandardizzanti.

DOTTORANDO: PAONE Antonietta

COORDINATORE: CIOCCA Rossella

TUTOR: MONTI Johanna

AZIENDA PARTNER: Theuth Linguistic Engines

Titolo della ricerca: Sviluppo di un sistema multilingue per la classificazione automatica e l’attribuzione di un rating ai contenuti multimediali online

Per contenuti multimediali si intendono quegli elementi che possono arricchire l’esperienza dell’utente attraverso la fruizione di materiale audio e visual, quali podcast, dirette e webinar. Quando si carica un contenuto multimediale online è quasi impossibile prevedere da chi sarà composto il pubblico di destinazione, specialmente se il contenuto diventa virale. Capita spesso che video, con un contenuto o un linguaggio non adatto ai più piccoli, vengano visualizzati da minori che ne possono essere attratti e influenzati.

Le piattaforme di video-sharing hanno tentato di risolvere il problema della classificazione dei contenuti ma si tratta di classificazioni non ufficiali e soprattutto basate sul giudizio personale dell'utente che carica il video online.

Considerando che i video spesso contengono componenti linguistiche, risulta particolarmente utile un approccio di tipo linguistico che renda la classificazione più efficace. Concentrare l'analisi dei contenuti multimediali sul linguaggio ha numerosi vantaggi: innanzitutto la possibilità di attingere ad un enorme bacino di ricerche già effettuate sul tema della text classification (Sebastiani, 2002) e, in secondo luogo, quella di sfruttare anche ciò che gli utenti generano intorno ad un contenuto disponibile online (Huang et al., 2010).

Il progetto di ricerca in questione pone come obiettivo l'attribuzione di un rating ai contenuti multimediali online attraverso una classificazione automatica basata sulle trascrizioni dei video, prendendo in considerazione anche ulteriori elementi utili a tale scopo quali titolo del contenuto, descrizione e commenti.

L’applicazione di tale classificazione ai contenuti multimediali online potrebbe migliorare l’esperienza dell’utente online. In particolar modo potrebbe essere di supporto, a chi supervisiona i minori, nell’identificare immediatamente il tipo di contenuto che si sta per fruire, il genere e se sia adatto o meno all’età dello spettatore.

DOTTORANDO: DEL GAUDIO Arianna

COORDINATORE: CIOCCA Rossella

TUTOR: RUSSO Katherine E.

AZIENDA PARTNER: CarbonSink s.r.l.

Titolo della ricerca: Metodologia innovativa nel campo dell’analisi dei dati diretta alla promozione e comunicazione di progetti aziendali di decarbonizzazione di aziende italiane in via di internazionalizzazione

Abstract

Il presente progetto di ricerca di Dottorato Innovativo Industriale su Tematiche Green si propone di approfondire l’importanza del ruolo della lingua nella comunicazione dei dati circa il cambiamento climatico, fenomeno oramai dilagante che esula dal riguardare esclusivamente il campo scientifico.

A causa dell’innalzamento delle temperature, eventi metereologici estremi e l’esaurimento delle risorse globali, il settore privato ha dovuto far fronte a una trasformazione sostanziale verso uno sviluppo sostenibile attraverso una richiesta sempre crescente da parte di clienti e stakeholder di prodotti, servizi sostenibili e certificazioni green.

La decarbonizzazione sembra essere una delle soluzioni per contrastare l’emergenza climatica e, per tale ragione, il raggiungimento della neutralità carbonica sta diventando anche una questione di competitività per il settore industriale.

Alla luce di quanto asserito, il presente studio ha l’obiettivo di approfondire da un punto di vista analitico i dati linguistici relativi alla produzione e comunicazione di progetti aziendali di decarbonizzazione per supportare le aziende italiane in via di internazionalizzazione attraverso l’utilizzo di metodologie linguistiche statistiche e quantitative, come la Corpus Linguistics, e studi qualitativi come l’analisi critica del discorso climatico e ambientale, la comunicazione interculturale e studi valutativi sulla percezione delle opportunità e i rischi relativi al cambiamento climatico.

Il tema della ricerca è in linea con gli obiettivi del PNRR, con particolare riguardo all’investimento nella transizione ecologica. Per tale ragione è stata avviata una stretta collaborazione con CarbonSink Group s.r.l., azienda leader nella consulenza relativa alla mitigazione e all’adattamento climatico, per individuare le tematiche di ricerca interdisciplinare che possano fungere da input all’azienda partner per ampliare la rete di progetti di decarbonizzazione, adattarli meglio al contesto target e formare nuovi esperti in data-based communication e marketing analysis che possano offrire alle aziende un alto valore aggiunto per le strategie comunicative e di intervento appropriate alle ideologie e ai contesti socio-culturali target.

 

PROGETTI AMMESSI AL FINANZIAMENTO DEL XXXIV CICLO

DOTTORANDO: SPERANZA Giulia

COORDINATRICE: CIOCCA Rossella

TUTOR: MONTI Johanna

Titolo della ricerca: "Rappresentazione cross-linguistica per applicazioni di accesso multilingue a dati archeologici"

 

Il presente progetto di Dottorato Innovativo Industriale della durata triennale, si inserisce nelle buone pratiche per promuovere l’innovazione digitale dei Beni Culturali (BB.CC.) in un’ottica di internazionalizzazione e valorizzazione dell’inestimabile patrimonio storico, artistico e culturale della Campania. Particolare attenzione sarà posta alla trasmissione e condivisione di informazioni relative ai beni culturali presenti nell’area archeologica dei Campi Flegrei e dei reperti archeologici che sono stati ritrovati e sono custoditi in tale area. Il fine ultimo è quello di comunicare l’archeologia anche ai non esperti e coinvolgere un pubblico non sono nazionale ma anche e soprattutto internazionale alla scoperta dei tesori archeologici che raccontano la storia flegrea e non solo. Si intende inquadrare tale progetto in un più ampio quadro riconducibile alla disponibilità multilingue dei concetti legati al dominio archeologico sotto forma di Linked Open Data (LOD), che sono per loro natura accessibili in forma aperta a tutti i cittadini e possono essere riutilizzati in altre applicazioni, sfruttando in tal modo le tecnologie del web semantico. Constata una scarsa disponibilità di risorse multilingue relative a domini della conoscenza specialistici e in particolar modo per quel che concerne l’ambito dei beni culturali, caso di studio sarà la terminologia tecnica utilizzata per definire i suddetti reperti archeologici seguendo una metodologia volta alla loro analisi, rappresentazione e accessibilità in versione multilingua. Il progetto sarà orientato dunque alla sperimentazione delle appicazioni di linguistica computazionale che integrano tecnologie di trattamento automatico del linguaggio naturale (TAL) con particolare attenzione alle tecnologie per la traduzione automatica (TA) indagando i più recenti sistemi di traduzione neurale, le diverse modalità di creazione di risorse linguistiche (RL), i metodi di rappresentazione delle risorse terminologiche secondo i principi dei Linked Data con il fine di accrescere la visibilità e facilitare l’accesso multilingue ad informazioni relative ai BB.CC istituendo in ultimo un portale web o un’applicazione per la loro libera consultazione.

 

DOTTORANDO: MANNA Raffaele

COORDINATORE: CIOCCA Rossella

TUTOR: MONTI Johanna

Titolo della ricerca: Stilometria Computazionale : un approccio interdisciplinare alla

profilazione comportamentale

 

Ogni giorno condividiamo le nostre esperienze e aggiorniamo costantemente i nostri profili personali con contenuti testuali e audiovisivi che vengono immessi e inglobati tra le milioni di pagine esistenti sul web. Gran parte degli utenti utilizzano le piattaforme social e web forum per esprimere i propri stili di vita, le proprie passioni mostrando la propria personalità in formato testuale. In alcuni casi, gli utenti mostrano tipi di personalità e stili di vita che sono spesso associati ad atteggiamenti e comportamenti con disturbi psicologici.

Il progetto di ricerca si propone di individuare gli utenti e restituire una rappresentazione delle personalità e dei comportamenti testuali tramite le tecniche associate alla stilometria computazionale nel suo particolare campo d’applicazione: la profilazione utente. L’analisi stilometrica e la profilazione tentano di trovare e rappresentare le caratteristiche stilistiche di ogni gruppo in una data lingua esistente. In particolare, la ricerca si focalizza sulle caratteristiche stilistiche in italiano associate a scriventi con disturbi. In quest’area di ricerca, la metodologia della stilometria è intrecciata a tecniche di machine learning, deep learning e clustering per classificare o raggruppare gli utenti in base al loro stile di scrittura. Il progetto - finanziato dal POR CampaniaFSE 2014-2020 e in collaborazione con Expert System, azienda italiana specializzata in Intelligenza Artificale - mira allo sviluppo di sistemi intelligenti che siano in grado di rappresentare gli utenti in diversi tipi di personalità, classificarli automaticamente e intervenire con risposte mirate.

DOTTORANDO: D'URSO Roberto

COORDINATRICE: CIOCCA Rossella

TUTOR: VECCE Carlo

Titolo della ricerca: Digital Publishing & Leonardo da Vinci’s Manuscripts 

Il tema di ricerca, in linea con la SNSI (area Tecnologie per il Patrimonio Culturale: industria culturale, rafforzamento e valorizzazione del potenziale d’innovazione dell’editoria digitale), propone lo sviluppo di una nuova tecnologia di Digital Publishing, in collaborazione con il Gruppo Editoriale Giunti, terzo gruppo editoriale in Italia. Nell’ambito dell’editoria digitale, il Gruppo Giunti ha realizzato investimenti importanti su hardware, software, formazione, per il passaggio dalla produzione tradizionale alla produzione di un prodotto multimediale, per arrivare a far confluire su un solo processo produttivo sia il prodotto cartaceo che quello digitale. Tra anni Settanta e Novanta ha realizzato, per conto della Commissione Vinciana, la monumentale edizione nazionale dei manoscritti e dei disegni di Leonardo da Vinci, impresa di alto valore scientifico riconosciuto a livello internazionale. Il corpus dei codici di Leonardo (oltre seimila fogli manoscritti), esempio straordinario di elaborazione intellettuale, scientifica e artistica, costituisce anche il banco di prova di una tecnologia di Digital Publishing non limitata al meccanico trasferimento di testi e immagini in formato digitale. La complessa interazione tra parola e immagine e la forma aperta e non gerarchica dei codici, problematici nelle forme tradizionali di edizione cartacea, possono al contrario sviluppare al massimo le loro potenzialità in un ambiente digitale e ipertestuale. Con l’avvento delle nuove tecnologie sono stati effettuati limitati tentativi di riproduzione digitale dei codici (e-Leo, Biblioteca Leonardiana di Vinci). Il presente progetto è finalizzato alla realizzazione di un prototipo editoriale da utilizzare in una nuova edizione digitale, in collaborazione con la Commissione Vinciana e il Museo Galileo di Firenze, e con uno dei centri europei di eccellenza nell’ambito dell’elaborazione digitale dei documenti, il Pôle Numérique dell’Università di Caen (Francia). L’elaborazione del progetto, pubblicato on line / open source, contribuirà alla diffusione e alla valorizzazione del patrimonio culturale italiano ed europeo, inserendosi nella rete di iniziative collegate alle Celebrazioni per il V centenario della morte di Leonardo da Vinci (2019), e nella promozione del turismo culturale nei centri legati alla memoria della figura e dell’opera di Leonardo, e alla conservazione e alla fruizione pubblica del suo patrimonio intellettuale ed artistico (in Italia: il Codice Trivulziano e il Codice Atlantico a Milano; il Codice del Volo degli Uccelli a Torino; i disegni conservati a Venezia e a Firenze ecc.).

DOTTORANDO: CARLINO Carola

COORDINATRICE: CIOCCA Rossella

TUTOR: MONTI Johanna 

Titolo della ricerca: Dai dati a nuovi linguaggi per una fruizione multilingue culturale attraverso i social network

Il tema di ricerca proposto è in linea con la SNSI riferendosi all’Area 6, “Turismo, patrimonio culturale e industria della creatività” e in particolare a: tecnologie e applicazioni per la conservazione, gestione e valorizzazione dei beni culturali, artistici e paesaggistici. La proposta mira a favorire lo sviluppo di un servizio innovativo ad alto valore aggiunto per i beni culturali, ovvero quello dell’accesso ad informazioni anche multilingui relative al patrimonio culturale, ampliando in tal modo il potenziale pubblico di visitatori. A tal fine, è stato avviato uno stretto rapporto di collaborazione con SmartApps per individuare le tematiche di ricerca interdisciplinare che meglio potessero fondersi per generare un mutuo trasferimento tecnologico e di competenze. Il filone di ricerca individuato, sempre in linea con la SNSI, mira anche al rafforzamento ed alla valorizzazione del potenziale d’innovazione nel settore del turismo: l’argomento della ricerca proposto infatti mira a incrementare la domanda del Turismo Culturale attraverso lo sviluppo e la promozione di portali multilingui di accesso su web ed App, su smartphone e tablet. Si sottolinea inoltre come questo tema sia in linea con le attività promosse per l’Anno Europeo per il patrimonio culturale 2018, il cui obiettivo è quello di “incoraggiare il maggior numero di persone a scoprire e lasciarsi coinvolgere dal patrimonio culturale dell'Europa e rafforzare il senso di appartenenza a un comune spazio europeo”. Secondo l’attuale normativa (Codice dei Beni Culturali 42/2004 all’art.6), infatti, la Valorizzazione del patrimonio culturale consiste nell'esercizio delle funzioni e nella disciplina delle attività dirette a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio stesso. Queste indicazioni legislative – enfasi sugli elementi conoscitivi del patrimonio culturale, maggiore condivisione dei dati ad esso connessi - al pari delle molte indicazioni della UE, invitano a superare l’attuale carenza di soluzioni tecnologiche relativamente all’accesso ai beni culturali in un contesto multilingue. La ricerca proposta intende condurre uno studio sulle possibilità di miglioramento dell’ interazione tra l’uomo e il sistema informativo collegato al più ampio dominio dei Beni Culturali (BBCC).


 

DOTTORANDO: VENTRIGLIA Maria

COORDINATRICE: CIOCCA Rossella

TUTOR: DE MEO Anna

La proposta progettuale intende applicare le potenzialità dell’educational computer gaming (edugame) al supporto dello sviluppo del bilinguismo di seconde generazioni di cinesi in età prescolare in Italia. Con l’edugame il gioco va oltre il divertimento e diventa uno strumento di apprendimento/insegnamento utile ai singoli utenti come pure alle istituzioni scolastiche e alle comunità. I cinesi costituiscono da anni la terza comunità per numero di soggiornanti tra i cittadini non comunitari presenti in Italia e mostrano caratteristiche socio-demografiche che indicano una tendenza alla stabilizzazione. L’aumento della quota di titolari di permesso di soggiorno di lungo periodo, non soggetto a rinnovo (51%), l’equilibrio di genere (donne 49,6% - uomini 50,4%) e la strutturazione in nuclei familiari costruiti in Italia o ricostruiti attraverso ricongiungimenti, marcano la scelta di vivere la propria vita nel Paese di arrivo. La comunità cinese è piuttosto giovane (45,6% < 30 anni) e i minori rappresentano il 25,7% del totale degli appartenenti alla comunità. La maggioranza dei bambini e ragazzi cinesi (87%) è nata in Italia e la loro presenza nella scuola è progressivamente in aumento: nell’a.s. 2016/17 rappresentano il 7,8% della popolazione scolastica non comunitaria nel suo complesso. Il numero è maggiormente aumentato nelle scuole secondarie (+11%), a seguire la scuola primaria (+9%) e solo ultima la scuola dell’infanzia (+4,5%). I più piccoli frequentano scuole cinesi o sono dati in affido a famiglie italiane, pratica piuttosto diffusa nell’area vesuviana, o vengono mandati in Cina dai nonni fino all’età della scuola primaria. Linguisticamente queste seconde generazioni mostrano gravi lacune nello sviluppo di un bilinguismo equilibrato e armonioso, presupposto di un inserimento attivo e partecipativo nella società di arrivo e di autonomia nei rapporti con il Paese di origine. A differenza di una persona adulta, che ha sviluppato adeguatamente competenza in una lingua nativa e sceglie consapevolmente di imparare una seconda lingua, i figli di immigrati si ritrovano a dover gestire due complessi sistemi linguistici, spesso senza adeguato input e con possibile insuccesso scolastico. Le due lingue possono essere acquisite simultaneamente, come due lingue materne, o in maniera consecutiva, dunque come L1 e L2. Nel caso di bilinguismo simultaneo i due sistemi possono non svilupparsi in perfetta sincronia, con la dominanza di una delle due lingue causata dalla qualità e quantità di input proveniente dall’ambiente. Allo stesso modo, nei bambini bilingui consecutivi, spesso nati all’estero, una mancata scolarizzazione nella prima lingua e una maggiore quantità di input nella seconda lingua possono portare al cosiddetto “logorio linguistico”, con perdita della lingua materna e conversione in lingua dominante della L2. Affinché il bilinguismo possa avere un beneficio, è necessario che in entrambe le lingue si possa raggiungere un buon livello di competenza. 

PROGETTI AMMESSI AL FINANZIAMENTO DEL XXXIII CICLO

DOTTORANDO: PASCUCCI ANTONIO

COORDINATRICE: CIOCCA Rossella

TUTOR: MONTI Johannna

Titolo della ricerca: Stilometria computazionale: un approccio interdisciplinare al profilo autoriale 

La ricerca proposta riguarda la stilometria computazionale e si basa su un approccio multidisciplinare, che prevede: • un’analisi linguistica e testuale profonda • tecnologie per la gestione dei Big Data • strumenti di Intelligenza artificiale ed in particolare di Machine Learning. In questo progetto gioca un ruolo rilevante la componente industriale rappresentata da Expert System (http://www.expertsystem.com/it/), una società italiana all'avanguardia nel campo dell'Intelligenza Artificiale a livello internazionale. Si ritiene che tematiche come write print, authorship identification e clustering attraverso l’uso dell’analisi stilometrica possano evolversi in servizi utili in diversi ambiti applicativi, soprattutto in questo periodo storico in cui i mezzi di comunicazione online come posta elettronica, siti web, newsgroup, forum online e chat room sono costantemente usati nella vita quotidiana. Purtroppo questi canali online sono anche impropriamente usati per la distribuzione di informazioni illegali (ad es., propaganda estremista, pornografia online, vendita di droghe e altre sostanze illecite). La natura anonima di questi canali li rende una fonte ideale di comunicazione per gruppi criminali e organizzazioni estremiste. Le caratteristiche stilistiche specifiche di una lingua e della natura informale delle comunicazioni online presentano sfide di ricerca uniche, soprattutto per la lingua italiana ancora poco studiata da questo punto di vista e su cui intendiamo incentrare questa proposta di dottorato. Il tema di ricerca è in linea con la SNSI in quanto mira a favorire lo sviluppo di un servizio innovativo ad alto valore aggiunto per le emerging industries. Per questo motivo è stato avviato uno stretto rapporto di collaborazione con la Expert System, una delle aziende più innovative nel panorama italiano, con la quale è stato instaurato un confronto molto proficuo per individuare le tematiche di ricerca interdisciplinare che meglio potessero fondersi per generare un mutuo trasferimento tecnologico e di competenze. Sempre in linea con la SNSI il tema scelto mira anche al rafforzamento ed alla valorizzazione del potenziale d’innovazione nel settore strategico della Difesa: l’argomento della ricerca proposto infatti riguarda proprio temi relativi alla difesa ed alla sicurezza nazionale, essendo orientato a rispondere alle particolari esigenze delle forze di polizia relativamente al riconoscimento degli autori di rivendicazioni terroristiche nazionali ed internazionali.

PROGETTI AMMESSI AL FINANZIAMENTO DEL XXXII CICLO

DOTTORANDO: RAFFONE ANNALISA

COORDINATRICE: CIOCCA Rossella

TUTOR: MONTI Johanna 

Studi recenti nel campo della didattica (LAMBERT, E., Digital Storytelling: Capturing Lives, Creating Community, 2013; OHLER, J.B., Digital Storytelling in the classroom. 2013) hanno evidenziato come il Digital Storytelling rappresenti una risposta efficace agli stili di apprendimento dei cosiddetti Millennials, ovvero la generazione dei nativi digitali, che è oggi in grado di padroneggiare il funzionamento delle tecnologie e di sperimentare nuove combinazioni dei codici linguistici dei media, i quali fanno parte delle attività quotidiane soprattutto dei ragazzi, perché è proprio attraverso i media che essi svolgono le principali attività, come la socializzazione, lo studio, la comunicazione e la costruzione del proprio bagaglio culturale e personale. Il presente progetto intende proporre una ricerca che effettui un’indagine centrata sullo sviluppo e gli effetti che l’uso del Digital Storytelling, inteso come nuova arte del narrare, apporta nell'ambito dell’insegnamento delle lingue e delle culture straniere. Una Digital tale è una breve narrazione di un evento che integra diversi linguaggi, alcuni tipici della narrazione, altri della sceneggiatura: si racconta una “storia” utilizzando immagini, fotografie, disegni, video, musica, la voce o effetti sonori. Affinché uno storytelling possa dirsi efficace è necessario che la narrazione abbia una struttura interna familiare a chi la vedrà, in cui si possa identificare, in cui eventi e personaggi assumano un ruolo chiaro oltre che la presenza di fattori che la rendano personale e possano suscitare delle emozioni. Le possibilità offerte dalle nuove tecnologie saranno utilizzate come stimolo per l’apprendimento e anche come un mezzo per comprendere ed assimilare le nozioni in modo più coinvolgente e divertente, dal momento che la dinamicità delle nuove tecnologie consente di approcciarsi ad un argomento con più interesse e soprattutto di facilitarlo. L’obiettivo principale del progetto sarà dunque la realizzazione e sperimentazione di uno strumento al servizio dell’insegnamento ma soprattutto dell’apprendimento, che consenta una semplificazione di concetti e nozioni e che abbia come conseguenza un miglioramento nelle capacità di comprensione, assimilazione e trasmissione dei contenuti da parte degli studenti. Il Digital Storytelling costituirà il campo per l’osservazione degli effetti derivanti dall’uso dei media in ambito didattico e, allo stesso tempo, della capacità dei giovani di ricombinare i linguaggi e creare nuovi contenuti. Tale obiettivo sarà perseguito attraverso la cooperazione con “e-voluzione”, una società già attiva nel settore, avendo realizzato un prototipo di motore di generazione di avventure didattiche di gruppo su computer e con il prestigioso Research Group in Computational Linguistics dell'Università di Wolverhampton (UK). Il progetto è pienamente coerente con la SNSI poiché si colloca nella traiettoria tecnologica di sviluppo a priorità nazionale, denominata “Turismo, patrimonio culturale e industria della creatività”.