Assegnista Luigia Tessitore
Titolo del programma di ricerca Lessico, lessicografia e interculturalità: tedesco e italiano
Referente scientifico Elda Morlicchio
Data inizio 01/11/2022
Data fine 31/03/2026
SSD L-LIN/14
Abstract
Il programma di ricerca intende approfondire lo studio dei rapporti tra Italia e Germania prendendo in particolare in esame il modo in cui aspetti della cultura italiana sono rappresentati nei dizionari del tedesco. L’analisi di entrate lessicali dei principali dizionari fornirà indicazioni sul modo in cui stereotipi e tradizioni possono influenzare le percezioni dei parlanti tedeschi e i loro atteggiamenti nei confronti dell’Italia, tanto da venir registrati anche in opere di consultazione quali appunto il dizionario. Saranno considerati anche i prestiti in quanto esito di contatto linguistico e culturale tra le due comunità. La ricerca non intende presentare il dato lessicale tout court, ma inquadrarlo nel suo contesto comunicativo, prendendo in esame non solo le denotazioni ma anche le connotazioni della singola parola.
La ricerca avrà ricadute anche nella didattica del tedesco offrendo una riflessione sul modo in cui vanno consultati e ‘letti’ i dizionari, spesso considerati meri strumenti di lavoro e non oggetto di indagine essi stessi.
Assegnista Marco Borrelli
Titolo dell'assegno Archivi della memoria, da Napoli al Mediterraneo / Archives of Memory, from Naples to Mediterranean
Responsabile scientifico Carlo Vecce
Data inizio 01/07/2023
Data fine 30/06/2026
SSD: L-FIL-LET/11
Fondo Ricerca di Ateneo - PRA 2022
Abstract
Finalità principale del progetto è la valorizzazione degli archivi della memoria del XX secolo, da Napoli al Mediterraneo. In particolare, l’indagine sarà focalizzata sull’attività di intellettuali, scrittori, artisti e figure del mondo dello spettacolo e della cultura. In sinergia con le altre aree disciplinari, si darà attenzione all’area di Napoli e della Campania. Sarà curato un programma di inventariazione e digitalizzazione per rendere disponibili archivi e materiali testuali e documentari.
The main purpose of the project is the enhancement of the Archives of Memory of XXth Century, from Naples to the Mediterranean. In particular, the survey will focus on the activity of intellectuals, writers, artists and figures from the world of entertainment and culture. In synergy with other disciplinary areas, attention will be paid to the area of Naples and Campania. An inventory and digitization program will be curated to make archives and textual and documentary materials available.
Assegnista Vincenzina Lepore
Titolo del progetto L’Atlante grammaticale della lingua italiana delle origini. Seconda fase
P.I. del progetto PRIN 2022: Marcello Barbato
Referente scientifico Marcello Barbato
Data inizio 01/04/2024
Data fine 31/03/2026
SSD: L-FIL-LET/09
PRIN 2022
Abstract
L’Atlante grammaticale della lingua italiana delle origini (AGLIO) è uno strumento informatico volto a porre le basi per una descrizione storico-comparativa della fonologia e della morfologia delle varietà italiane antiche. La base di dati è rappresentata dal corpus dell’Opera del Vocabolario Italiano (OVI). Vengono selezionati dei lemmi di trafila ereditaria e di alta frequenza; le forme relative vengono associate a dei tratti fonetici e morfologici. Diventa possibile così formulare delle interrogazioni di tipo storico-linguistico (ad es. quali sono nelle diverse varietà gli esiti di ĕ in sillaba libera, del gruppo consonantico gn, ecc.).
Assegnista Annalisa Raffone
Titolo del progetto ECHOES. English studies to Contrast Hate Online and Enhance Solidarity
P.I. del progetto Giuseppe Balirano
Referente scientifico dell’assegno Giuseppe Balirano
Data inizio 01/04/2024
Data fine 31/03/2026
SSD: L-LIN/12
PRIN 2022
Abstract
La/il candidata/o dovrà supportare il gruppo di ricerca dell’Unità di ricerca UNIOR nell’analisi di testi digitali attraverso l’applicazione di metodologie dei corpora e analisi multimodale nei contesti dei social media, al fine di indagare le dinamiche dei discorsi di odio online. Questo comprende la raccolta e l’analisi di dati provenienti da piattaforme sociali online, con l’obiettivo di identificare le manifestazioni di discorso di odio e di categorizzarle in base a criteri specifici. La/il candidata/o contribuirà anche allo sviluppo di materiali educativi finalizzati a sensibilizzare educatrici/tori e insegnanti sulle tematiche legate ai discorsi di odio online.
Assegnista Laura Marra
Titolo del programma di ricerca Metafore e persuasione nei testi biomedici sulla salute femminile: un’analisi cognitiva e terminologica multilivello
Responsabile scientifico Francesca De Cesare
Data inizio 01/05/2025
Data fine 30/04/2026
SSD L-LIN/07
Fondi di Ateneo
Abstract
La ricerca si propone di esaminare come le recenti scoperte che indicano differenze significative nel modo in cui le malattie neurologiche influenzano le donne rispetto agli uomini possano essere integrate nella letteratura biomedica senza perpetuare stereotipi di genere. Attraverso l’analisi del testo "Neurología y Mujer" della Società Spagnola di Neurologia, si valuterà l’impiego di metafore e altri elementi linguistici che possono influenzare la comunicazione medica. L’obiettivo è determinare se le variazioni linguistiche osservate facilitino o intralcino la comprensione e se riflettano una rappresentazione del femminile non discriminatoria. Il progetto mira a promuovere una prassi comunicativa nel campo biomedico che sia non solo accurata e aggiornata, ma anche sensibile verso le sue estese implicazioni socio-culturali.
Adottando la Teoria Comunicativa della Terminologia (Cabré, 1999) e la Socioterminologia Cognitiva (Temmerman, 2000) e includendo studi sulla variazione terminologica (Freixa, 2000; Kostina, 2009; Fernandez-Silva, 2011; Freixa, Judit. y Fernández-Silva, 2017) e sulla terminologia culturale di Diki-Kidiri (2009), l’analisi si propone di stabilire una corrispondenza tra il linguaggio specializzato, che si presuppone neutro rispetto al genere, e la rappresentazione delle differenze biologiche tra i sessi.
L’obiettivo è duplice: esplorare la possibile ripercussione cognitiva e persuasiva delle metafore nel discorso biomedico e determinare se e in che misura queste contribuiscano a dare maggiore chiarezza o a confondere ulteriormente il messaggio tecnico. Attraverso l’Analisi Critica del Discorso (van Dijk, 2000, 2003, 2005; Fairclough, 1992, 2003. Wodak, 1997, 2015) e la teoria dell’argomentazione (Fuentes Rodríguez e Alcaide Lara, 2002), si indagherà il ruolo del linguaggio nella formazione delle percezioni e degli atteggiamenti verso la salute femminile.
Si pensa che tale studio possa promuovere sviluppi interessanti nella comunicazione biomedica, con implicazioni per l’educazione sanitaria e la pratica clinica. Incoraggiando un linguaggio che rafforzi un approccio etico e consapevole alla salute femminile, lo studio evidenzierà come le scelte linguistiche possano influenzare la comprensione e il trattamento della salute.
Assegnista Raffaele Pizzo
Titolo del progetto ECHOES. English studies to Contrast Hate Online and Enhance Solidarity
P.I. del progetto Giuseppe Balirano
Referente scientifico dell’assegno Giuseppe Balirano
Data inizio 01/03/2025
Data fine 28/02/2026
SSD L-LIN/12
PRIN 2022
Abstract
La/il candidata/o dovrà supportare il gruppo di ricerca dell’Unità di ricerca UNIOR nell’analisi di testi digitali attraverso l’applicazione di metodologie dei corpora e analisi multimodale nei contesti dei social media, al fine di indagare le dinamiche dei discorsi di odio online. Questo comprende la raccolta e l’analisi di dati provenienti da piattaforme sociali online, con l’obiettivo di identificare le manifestazioni di discorso di odio e di categorizzarle in base a criteri specifici. La/il candidata/o contribuirà anche allo sviluppo di materiali educativi finalizzati a sensibilizzare educatrici/tori e insegnanti sulle tematiche legate ai discorsi di odio online.
Assegnista Annalisa Di Santo
Titolo del programma di ricerca Legge, linguaggio e letteratura. Manifestazioni del diritto nella lingua e nella letteratura russa tra Ottocento e Novecento
Responsabile scientifico Marina Di Filippo
Data inizio 01/05/2024
Data fine 30/04/2026
SSD L-LIN/21
Fondi di Ateneo
Abstract
Prendendo a modello il noto approccio di ricerca della Law and Literature, che ebbe inizio nel 1973 con l’opera The legal Imagination di James Boyd White, il progetto intende indagare le connessioni tra diritto, lingua e letteratura, avviando una riflessione sull’oratoria giudiziaria come pratica narrativa e come fenomeno linguistico e comunicativo in area russa. Oggetto dell’indagine e periodo di riferimento saranno i testi di natura argomentativa di due letterati-giuristi, considerati padri dell’eloquenza giuridica: A. Koni e S. Andreevskij, la cui attività si colloca fra la seconda meta dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Ciò che avvicina il discorso giuridico nella comunicazione forense alla letteratura – e rende possibile l’accostamento fra i due ambiti – e la comune pulsione all’ermeneutica del diritto, alla narrazione individuale della realtà, alla pratica della persuasione retoricamente organizzata. Il medium che accomuna questi ambiti e il linguaggio, inteso come: 1. articolazione retorica del discorso giudiziario; 2. Come interpretazione del significato veicolato dal disegno testuale e dalla sua organizzazione logico-semantica; 3. come stile giuridico, con l’analisi delle forme che veicolano la prosa del diritto nei suoi generi e sottogeneri.
Assegnista Camilla Nappi
Titolo dell’assegno Costituzione di corpora e analisi delle risorse lessicografiche digitali in lingua francese e italiana relative all’arte orafa
P.I. del progetto Jana Altmanova
Referente scientifico Jana Altmanova
Titolo del progetto: progetto PRIN 2022 PNRR “The Goldsmith’s Art: Linguistic and Intercultural heritage (GALIC). Promotion and distribution of digital lexicographic resources and creation of thematic itineraries in French, English and Italian for the goldsmisth’s art in Campania, for the design and implementation of a heritage marketing strategy as a driving force for the internationalisation of Campania and for the enhancement of its artistic heritage”
Data inizio 01/04/2024
Data fine 31/03/2026
SSD: L-LIN/04 Lingua e traduzione-Lingua francese
PRIN PNRR 2022
Abstract
L’arte orafa: patrimonio linguistico e interculturale. Promozione e distribuzione di risorse lessicografiche digitali e creazione di itinerari tematici in francese, inglese e italiano, per la progettazione e l'implementazione di una strategia di heritage marketing ai fini della valorizzazione del patrimonio artistico.
Assegnista Mimma Valentino
Titolo dell’assegno Il Nuovo Teatro Italiano fra regia e riscrittura drammaturgica / The New Italian Theatre between direction and rewriting of dramaturgy
Titolo del progetto Progetto PRIN 2022 Una regia in transizione. Studio dei processi registici in Italia a partire dagli anni Novanta del Novecento. Catalogazione digitale del materiale documentario e analisi storica e critica
P.I. del progetto Lorenzo Mango
Referente scientifico dell’assegno Lorenzo Mango
Data inizio 01/04/2024
Data fine 31/03/2026
SSD L-ART/05
PRIN 2022
Abstract
Il progetto prevede lo studio di come, nel Nuovo Teatro Italiano, a partire dagli anni Novanta del Novecento si sviluppa una modalità di lavoro registico che affronta la drammaturgia ponendosi il problema della riscrittura scenica del dato drammaturgico. Il progetto prevede un lavoro di indagine che definisca i campi di questo tipo di sperimentazione e poi operi un intervento di recupero, archiviazione e catalogazione dei materiali documentari in formato elettronico. Sulla base di questa ricerca documentaria è prevista l’analisi di specifici casi di studio.
The project involves the study of how, the New Italian Theatre, starting from the nineties of the twentieth century develops a mode of directing that addresses the dramaturgy by posing the problem of its scenic rewriting. The project involves an investigation that defines the fields of this type of experimentation and then operates a recovery, archiving, and cataloging of documentary materials in electronic format. On the basis of this documentary research, specific case studies will be analyzed.
Assegnista Maddalena Carfora
Titolo del programma di ricerca La narrazione della modernità in chiave intermediale: nuovi modelli inclusivi per la sperimentazione letteraria di lingua inglese
Responsabile scientifico Carmela Maria Laudando
Data inizio 01/05/2024
Data fine 30/04/2026
SSD L-LIN/10
Fondi di Ateneo
Abstract
Attingendo alla crescente permeabilità tra medium letterario e altre forme artistiche, il seguente progetto vuole ripensare la sperimentazione letteraria in area anglofona a partire dai più aggiornati approcci intermediali (Elleström, Wolf, Rajewsky). Grazie a queste tassonomie di riferimento, è possibile esplorare analiticamente i rapporti di interazione tra tradizione letteraria e nuovi ‘qualified media type’ (Elleström), al fine di investigare le modalità in cui i modelli narrativi sono preservati, trasformati e/o rigenerati nella cultura digitale contemporanea. Un approccio intermediale di questo tipo permette di fatto un significativo aggiornamento metodologico per quanto concerne il concetto stesso di modernità, che alla luce delle svolte culturaliste e performative, si presta ad essere declinato in chiave intermediale nella cornice dei post- o iper- o sur-modernismi, come si evince dal più recente dibattito critico sul meta-modernismo (Vittorini). I tratti salienti di tale cornice teorica si possono peraltro proficuamente agganciare alla dimensione metanarrativa e paratestuale che caratterizza parte delle sperimentazioni settecentesche (basti pensare a Sterne). Un rinnovato approccio intermediale nei confronti del testo letterario permetterà inoltre alla ricerca di muoversi oltre i confini della narrazione specificatamente testuale, esplorando così i nuovi modelli ricettivo-partecipativi che le affordances della narrazione multimodale predispongono a cavallo tra attivismo, gioco e (ri)creazione. Attraverso una metodologia interdisciplinare (teoria e critica letteraria, tecnologie digitali, studi sulla performance e ricezione), la ricerca vuole indagare anche le potenzialità didattiche di alcune forme di sperimentazione crossmediale (Mixed / Augmented Reality, Escape Room) in relazione alle specifiche capacità cognitive, di lettura e di apprendimento dei nativi digitali.
Assegnista Aoife Beville
Titolo del programma di ricerca Pseudos. Declinazioni del dis/valore tra testimonianza e falsificazione
Responsabile scientifico Bianca Del Villano
Data inizio 01/11/2022
Data fine 28/06/2025
SSD L-LIN/12
Progetti di ricerca di Ateneo PRA
Abstract
Il concetto di Pseudos – originatosi nell’ambito del pensiero greco antico – identifica per estensione etimologica e comunanza di radice i significati di ‘falso’, ‘menzogna’, ‘finzione’, ‘illusione’, e designa frequentemente una categoria logico-concettuale dialetticamente funzionale a quella dell’Essere, ovvero la categoria della negazione e della relativizzazione (dell’Essere). Accanto a questa connotazione ‘negativa’, la storia del pensiero occidentale registra un’altra valenza di Pseudos, affermatasi gradualmente con il modificarsi dello statuto dell’Essere, e richiamante la sfera concettuale dell’‘indeterminato’, del ‘mutevole’, dell’‘ambiguo’. Il progetto si prefigge l’obiettivo di analizzare le forme e le manifestazioni dello Pseudos in alcune aree disciplinari particolarmente esemplari, linguistico-filosofica, artistico-letteraria, storico-giuridica, individuando nella tarda modernità e nella contemporaneità l’epoca nella quale lo Pseudos instaura un regime di finzionalità, caratterizzato dalla corrosione dei paradigmi conoscitivi ed espressivi fino ad allora vigenti. Ciò si riflette, da un lato, nel potenziamento degli aspetti performativi e virtuali legati a testualità di vario genere, dall’altro nell’insorgenza di una soggettività che problematizza (fino a disconoscerla in taluni casi) l’oggettività dei parametri scientifici e il concetto stesso di verità. L’unità di ricerca intende analizzare la nozione di Pseudos, in risposta alla complessità della società moderna globalizzata, allo scopo di offrire, in una prospettiva interdisciplinare che accomuna cultura umanistica e linguaggi scientifici e specialistici, una reinterpretazione del patrimonio testuale e linguistico del periodo storico individuato attraverso l’analisi di un corpus selezionato di testimonianze.
Assegnista Giorgia Cinzia Di Matteo
Titolo Germanismi nell’Italoromanzo - Germanic loanwords in Italoromance varieties
Titolo del progetto Progetto PRIN 2022 LeGeRe “LEI Germanismi Reloaded”
P.I. del progetto PRIN 2022 Elda Morlicchio
Responsabile scientifico Elda Morlicchio
Data inizio 01/04/2024
Data fine 31/03/2025
SSD: L-LIN/14; L-FIL-LET/15; L-FIL-LET/12; L-FIL-LET/09; L-LIN/01 (il progetto ha un profilo fortemente interdisciplinare)
PRIN 2022
Abstract
Il progetto lessicografico del LEI fu concepito negli anni Sessanta del secolo scorso e la pubblicazione della sezione dedicata ai Germanismi iniziò negli anni Novanta. È ora necessario adeguare il ‘LEI-Germanismi’, progettato prima dell’era digitale, alle nuove esigenze e orizzonti della ricerca lessicografica. Per questo si deve trasformare un dizionario concepito come libro a stampa in un mezzo elettronico. Il progetto mira a proseguire la pubblicazione degli articoli del ‘LEI-Germanismi’, rendendoli ora consultabili anche in rete, ma senza modificare la micro- e macrostruttura dell’opera. Il gruppo di ricerca esplorerà le possibilità offerte dai nuovi strumenti e metodi per sostituire gli articoli tradizionali, ‘statici’, con dati ‘dinamici’.
The lexicographical Project of LEI was conceived in the late 1960s and the ‘LEI-Germanismi’ was initiated in the 1990s. It is necessary to adapt the ‘LEI-Germanismi’, planned before the digital era, to the new needs and horizons of lexicographical research, therefore it is necessary to change from a dictionary conceived as printed book to an electronic medium. The project aims to continue with publication of etymological entries of ‘LEI-Germanismi’ that must be now available on line, without changing the macro- and microstructure of the Dictionary. The Research group will explore the possibilities offered by new tools and methods to replace the traditional ‘static’ articles with ‘dynamic’ data.
Assegnista Maria Teresa Esposito
Titolo del Progetto Mostri, stregoni e streghe dell’Europa Nordoccidentale: La costruzione dell’alterità in epoca medievale e post-medievale nella letteratura destinata ad un pubblico popolare / Monsters, Sorcerers, and Witches of Northwestern Europe: The Medieval and Early Modern Construction of Otherness in Literature for Popular Audiences
PI del Progetto PRIN Luca Baratta - Università di Siena
Referente scientifico Maria Cristina Lombardi
Data inizio 01/04/2024
Data fine 31/03/2025
SSD: L-LIN/15
PRIN 2022
Abstract
Saranno studiati gli Annálar: fonti storiche islandesi, dove si riportano eventi straordinari, metereologici e magici, annotati da giuristi e vescovi nelle varie diocesi di Islanda. Le fonti si dividono in testi scritti, prima e dopo il 1400, quando la scrittura degli Annálar riprende dopo una pausa di una cinquantina di anni.
The project will be concentrated on the Icelandic historical sources, known as Annálar, which report extraordinary, meteorological and magical events, written by jurists and bishops in several dioceses of Iceland. These texts, divided into those written before and those written after 1400 ‒ when the writing of the Annálar started again after a pause of about fifty years – will be studied and the episodes of magic will be digitalised and critically discussed.
Assegnista Antonio Di Vilio
Titolo Literary California: Southern California Urban Spaces Between Sunshine and Noir / California Letteraria: gli spazi urbani della California meridionale tra Sunshine e Noir
P.I. del progetto PRIN 2022 Elisa Bordin (Università Ca’ Foscari di Venezia)
Referente scientifico dell’assegno Vincenzo Bavaro
Data inizio 01/06/2024
Data fine 31/05/2025
SSD: L-LIN/11
PRIN 2022
Abstract
Questo assegno si inserisce all’interno di un Progetto che considera le rappresentazioni letterarie della California tra la fine dell’Ottocento e i giorni nostri. Gli obiettivi del lavoro sono duplici: da un lato’ riconoscere e interrogare la storia dell’eccezionalismo californiano’ e quanto il suo sviluppo culturale e autodefinizione sia senza paralleli negli Stati Uniti’ ma anche decostruire la sua mitologia’ la retorica dello stato e le sue svariate contraddizioni. Dall’altro lato’ la ricerca vuole argomentare che una delle aree in cui l’eccezionalismo californiano è maggiormente visibile sia nella sua “immaginazione del disastro”. Il Progetto si situa all’intersezione di approcci differenti al testo letterario: gli studi letterari americani e la loro svolta transnazionale’ che ha ampiamente interrogato la nozione di eccezionalismo mettendo in luce le interconnessioni globali degli USA; i critical race studies; lo “spatial turn” negli studi culturali; e i “new western studies.” In particolare’ questo assegno di ricerca analizzerà lo sviluppo dello spazio urbano Californiano interrogando le rappresentazioni culturali e letterarie dei conflitti sociali che esso accoglie e produce.
This project considers literary representations of California between the end of 19th century (specifically’ 1884 and the publication of Ramona by Helen H. Jackson)’ and present days. Our investigation has a two-fold objective: on the one hand’ to acknowledge and interrogate a history of California’s exceptionalism’ and how its cultural development and self-definition is unparalleled in the nation’ while also deconstructing its mythology’ its state rhetoric’ and its many contradictions. On the other hand’ the research group argues that one of the areas in which California’s exceptionalism is most visible is in its “imagination of disaster”. The project works at the intersection of different approaches to the literary text: American literary studies and its transnational turn’ which has amply questioned the notion of exceptionalism by pinpointing the ‘global’ interconnections of the US; critical race studies; the spatial turn in cultural studies; and new western studies.
American literary studies have traditionally dealt with the notion of exceptionalism’ to define both the American character and national history. This vision of the nation has found fertile terrain in the cultural circulation of California as a space of dreams-come-true’ or Mediterranean Eden that’ from the end of the 19th century’ has circulated worldwide’ fostering an image of the place eluding its social’ environmental’ and racial conflicts’ a state traditionally marked by limitless possibilities’ upward mobility’ freedom’ and wealth. However’ we intend to highlight how California’s literature has articulated an equally powerful reflection on the “spaces of disaster” (Davis 2022)’ often paradoxically reinforcing its self-image as the future of humanity’ but this time in a dystopian perspective (politically’ environmentally’ socially). It has also been’ historically’ the locus of actual disasters and suspension of civil society’ human and environmental rights’ or the rule of law. While a significant part of the critical literature sees the Golden State rhetoric as a direct byproduct of the American exceptionalism - consider the discourse around Manifest Destiny and certainly its Hollywood industry - this project aims at examining buried memories’ in order to rethink civil societies and issues of human and spatial justice (Soja 2010).
In contrast to California’s “history of forgetting” (Klein 1997)’ this project aims to amend the memorial erasure and whitewashing practices by uncovering’ in the literary and cultural archive of the region’ how California has constantly been depicted alternatively as a ‘space of exception’ or a ‘space of disaster’. It will therefore articulate three research units on three different types of Californian spaces: the inscription of the State into myths of the West; the representation of its urban space and social conflict; and an investigation into California as a space of racial conflict and historical amnesia.
Assegnista Margherita De Blasi
Titolo Spoglio, catalogo e digitalizzazione della documentazione pubblicistica relativa alle opere letterarie di Michele Prisco / Catalogue and digitalization of the press review of the literary works of Michele Prisco
P.I. del progetto PRIN 2022: Vincenzo Caputo - Università di Napoli “Federico II”
Responsabile scientifico: Laura Cannavacciuolo
Data inizio 01/08/2024
Data fine 31/07/2025
SSD: L-FIL-LET/11
PRIN 2022
Abstract
Finalità del progetto è lo spaglio, la digitalizzazione e lo studio del patrimonio pubblicistico relativo alle opere di Michele Prisco custodito presso l’archivio privato dello scrittore. In particolare, l’indagine sarà circoscritta alle raccolte e ai romanzi di maggior impatto letterario, lungo l’orizzonte diacronico che va da La provincia addormentata a Gli altri. Sarà curato un programma di inventariazione e digitalizzazione per rendere disponibili in open access materiali testuali e documentari.
The aim of the project is the dissemination, digitalization and study of the public heritage related to the works of Michele Prisco kept in the private archive of the writer. In particular, the investigation will be limited to collections and novels of greater literary impact, along the diachronic horizon that goes from La provincia addormentata to Gli altri. A program for inventory and digitization will be curated to make available in open access textual and documentary materials
Assegnista Pietro Carlo Maria Giusteri
Titolo Atlante multimediale delle lingue dell’Italia intramediana antica: reperimento ed elaborazione dei dati e loro classificazione metalinguistica / Atlas of the Languages of Ancient Intramedian Italy: data retrieval and processing and their metalinguistic classification
P.I. del progetto PRIN 2022 Alberto Manco
Referente scientifico dell’assegno Alberto Manco
Data inizio 01/09/2024
Data fine 31/03/2025
PRIN 2022.
Abstract
L’obiettivo principale del Progetto consiste nel sistemare e rendere disponibile in forma di “atlante multimediale” (testo, immagine, audio, video) dati relativi a lingue dell’Italia intramediana antica, in particolare di area osca. Il primo obiettivo è quello di delimitare i dati che saranno classificati: dati sparsi innanzitutto, ma anche etnonimi, toponimi, glottonimi, eccetera, per le considerazioni più specificamente metalinguistiche che vi si possono fare. Secondo obiettivo: eseguire l’analisi morfotattica di un campione significativo di dati. Terzo obiettivo: l’analisi morfotattica avrà lo scopo di ricondurre a sistema i dati. Quarto obiettivo: realizzazione di carte dell’Italia antica basate sui risultati della ricerca.
The main objective of the Project is to systematize and make available in the form of a “multimedia atlas” (text, image, audio, video) data related to languages of ancient intramedian Italy, mainly from the Oscan area. The first objective is to delimit the data that will be classified: scattered data first of all, but also ethnonyms, toponyms, glottonyms, etc., for the more specifically metalinguistic considerations that can be made there. Second objective: to perform morphotactic analysis of a significant sample of data. Third objective: morphotactic analysis will aim to bring the data back to a system. Fourth objective: making maps of ancient Italy based on the research results.
Assegnista Vittoria Lellida Marinelli
Titolo del programma di ricerca Il saggio come forma letteraria e il saggismo nella letteratura anglofona contemporanea. Per una pratica critica
Responsabile scientifico Anna Maria Cimitile
Data Inizio 01/12/2024
Data Fine 30/11/2025
SSD L-LIN/10 - Letteratura inglese
Fondi di Ateneo
Abstract
Nato con Montaigne (1580), il saggio è anti-sistematico, “eretico” (Adorno 1958), “un’alternativa al pensiero dogmatico” che chiede di “sentirsi a proprio agio con l’ambivalenza” (Wampole 2013). Pur avendo un ‘oggetto di indagine’, è più vicino all’arte — che “primariamente mette in atto e muove, e secondariamente denota o fa riferimento” (Fendt 1994:52) — che alla scrittura accademica; si potrebbe dire che esso si collochi a metà strada tra la critica e il letterario: nel panorama inglese, è così per tanti saggi di Virginia Woolf. La metatestualità è sempre stata una sua cifra e, anche quando va oltre i confini della scrittura, e.g., come essay film, il saggio mantiene una dimensione letteraria che nella produzione di senso coinvolge l’atto della lettura.
A partire da recenti studi sulla disseminazione del letterario-poetico in spazi e linguaggi dove non ci si aspetta di trovarlo (Kriegel 2023), si intende fare una ricognizione e selezionare per l’analisi saggi di scrittrici e scrittori del XX e XXI sec, ma anche essay films di artisti contemporanei, per un apprezzamento della loro dimensione letteraria (a volte riconosciuta dalla critica solo indirettamente), e della sua relazione con l’arte persuasiva e forza argomentativa, nonché con l’essere ‘scrittura-pensiero’ del saggio. Soffermarsi in close reading sulla ‘grana’ letteraria della ‘voce’ del saggio contemporaneo permette di investigare la natura proteiforme del saggio ma anche del letterario stesso, la capacità di quest’ultimo sia di insinuarsi in altri spazi che di farsi attraversare da essi — per es., dal saggistico. Le ibridazioni contemporanee invitano allo studio della letteratura da altra angolazione, da scritture/linguaggi/spazi ad essa contigui, e a sperimentare con strumenti critici per nuove pratiche di lettura.
Il progetto si inserisce nel contesto di recenti studi sulle testualità ibride e nonfinzionali, cui fa eco un mercato letterario sempre più ricco di scritture saggistiche.
Assegnista Rosa Coppola
Titolo del programma di ricerca Neoavanguardie e primordi delle digital humanities: la scuola di Stoccarda e la poesia “concreta” di Max Bense
Responsabile scientifico Valentina Di Rosa
Data inizio 01/12/2024
Data fine 30/11/2025
SSD L-LIN/13 (con D.M. 2.5.2024, n. 639/2024 GERM-01 / B Letteratura tedesca)
Fondi di Ateneo
Abstract
Il progetto affronterà uno studio della Scuola di Stoccarda quale capitolo centrale della storia delle neoavanguardie di lingua tedesca in dialogo con i codici dell’intelligenza artificiale, con particolare riferimento alla scrittura letteraria e teorica del poeta-filosofo Max Bense (1910-1990). Il gruppo si distingue intorno agli anni Sessanta del Novecento per le sue ricerche sperimentali condotte a cavallo tra la prassi poetica e la speculazione logico-matematica con specifico riguardo ai meccanismi di generazione “automatica” della parola.
Benché l’importanza del lavoro pionieristico di Bense sia stata riconosciuta a più riprese – recenti pubblicazioni lo riconoscono fra i più eminenti antenati delle digital humanities per le sue pratiche intertestuali volte al dialogo con l’intelligenza artificiale (cfr. HOFFMANN et al. 2004; UHL/ZITTEL 2018; ALBRECHT et. al. 2019) – la sua produzione estetica non ha ricevuto sinora nell’ambito degli studi scientifici di area germanistica adeguata attenzione.
Il progetto si propone di colmare questa lacuna con una ricerca che intrecci competenze di filologia ed ermeneutica testuale con gli strumenti metodologici forniti da Bense stesso in materia di logica computazionale e “filosofia delle macchine”, utili a discernere il carattere programmaticamente ibrido dei procedimenti (inter-)testuali sottesi alla sua idea di poesia “concreta”.
Da un lato saranno indagati i paradigmi teorici elaborati da Bense per generare “automatismi testuali” mediante strategie di interazione con la macchina, capaci di avvalersi di codici algoritmici e metterli al servizio, con le sue stesse parole, di una vera e propria “programmazione del bello”. Dall’altro sarà condotta un’analisi della poetica di Bense alla luce di esperienze coeve, e ciò allo scopo sia di misurarne il grado di originalità in anticipo sui propri tempi, sia di verificarne il raggio di influenza nell’ambito delle sperimentazioni transmediali del XXI secolo.
Assegnista Luca Sarti
Titolo Figurazioni dell’irlandesità nella letteratura inglese moderna: (ri)narrazioni
Responsabile scientifico Mara De Chiara
Data inizio 01/12/2024
Data fine 30/11/2025
SSD L-LIN/10 (ANGL 01/A)
Fondi di Ateneo
Abstract
Per la teoria critica postcoloniale il caso irlandese riveste particolare rilevanza. Per alcuni studiosi l’Irlanda è stata chiaramente una colonia britannica; altri ritengono invece che l’Irlanda “was never, properly speaking, a British ‘colony” (Kenny 2006: 1-2). Sebbene differenziata nel corso dei secoli e nelle diverse aree geografiche, l’oppressione politica, economica e culturale esercitata sull’Irlanda dalla vicina Inghilterra ha generato una serie di conseguenze rilevanti. Un esempio, fra gli altri, è rappresentato dalle raffigurazioni discriminatorie degli irlandesi come “racially other” (Carroll 2003: 3), diffuse già nei secoli scorsi. Il programma di ricerca intende esplorare le figurazioni dell’irlandesità come ‘alterità’ caratterizzanti parte della produzione letteraria in lingua inglese tra fine Settecento, Ottocento e Novecento in Gran Bretagna e Irlanda. Nello specifico, concentrandosi su diverse rappresentazioni dell’irlandesità, incluse le rappresentazioni di genere, l’obiettivo è quello di esplorare specifici testi letterari (soprattutto britannici, e in dialogo con altri media, dal cinema alla televisione), per evidenziare come essi abbiano contribuito, da un lato, a creare e rafforzare stereotipi offensivi (ad esempio, la descrizione degli irlandesi come esseri incivili e animaleschi); dall’altro, attraverso modelli e raffigurazioni decisamente diverse, hanno invece giocato un ruolo di fondamentale importanza nella costruzione identitaria nazionale e culturale (come nel caso delle storie che, negli anni del Rinascimento Celtico, aiutarono gli irlandesi a rendersi ‘visibili’). Considerando come l’immaginario irlandese folclorico e mitologico abbia funto da prolifico serbatoio al quale attingere per una ricchissima e ancora viva produzione letteraria e visuale (soprattutto per il genere gotico e quello fantastico in generale), lo scopo della ricerca consiste nel riflettere sulla peculiare osmosi tra la letteratura inglese del periodo indicato e le figurazioni della cosiddetta Irishness come alterità. Tra le figure di particolare interesse, verrà analizzato il caso della scrittrice inglese e artista surrealista, Leonora Carrington, che con il suo serbatoio mitografico ha potentemente influenzato la scena artistica e narrativa dei contemporanei.
Assegnista Alexandrov Rostislav Stankov
Titolo La trasmissione dei testi slavi ecclesiastici antichi / The Transmission of Old Church Slavonic Texts
P.I. del progetto Alessandro Maria Bruni
Referente scientifico Alessandro Maria Bruni
Data inizio 01/12/2024
Data fine 30/11/2025
SSD: L-LIN/21- Slavistica
PRIN 2022
Abstract
Il progetto si pone l'obiettivo di fornire nuovi strumenti per l’avanzamento delle conoscenze nel campo della trasmissione testuale di opere in lingua paleoslava (o slava ecclesiastica antica) che costituiscono il fondamento della letteratura della Slavia Christiana (IX-XI secolo). Lo scopo consiste nella realizzazione di un repertorio, nel quale venga ricostruita la storia testuale sia di scritti tradotti dal latino e dal greco sia di quelli originali, composti direttamente in paleoslavo da autori dell'epoca, colmando un vuoto scientifico nella Filologia slava. E’ prevista la creazione di un database che fungerà da supporto per la produzione di studi su ogni singola tradizione manoscritta, i quali confluiranno in un volume che sarà finalizzato per la stampa entro sei mesi dal termine del finanziamento e in saggi da pubblicare su riviste scientifiche di alta collocazione editoriale e di rilevo internazionale. L’analisi dei testi sarà condotta secondo rigide linee guida metodologiche e avrà una precisa configurazione strutturale in modo tale da facilitare un'esplorazione uniforme di ciascun corpus preso in esame. I ‘portatori di varianti’ conservati, e comunque tutti i testimoni che risultino di particolare importanza sul piano critico testuale, saranno oggetto non solo di un approfondito studio linguistico, ma anche di un attento vaglio paleografico e codicologico. Particolare cura sarà dedicata anche alla contestualizzazione e alla comparazione con altre aree linguistiche, evidenziando eventuali differenze e analogie con l’ambito bizantino, mediolatino, germanico e romanzo. L’adozione di un approccio integrato e sistematico è un prerequisito necessario per introdurre metodologie innovative e interdisciplinari che favoriscano un cambio di prospettiva rispetto al passato. Invece di selezionare come punto di partenza un numero limitato di opere, accessibili nei più antichi manoscritti glagolitici e cirillici, databili approssimativamente tra la fine del X e l’inizio del secolo XI, sarà prestata invece attenzione a testimoni recenziori, riferibili al XIV-XV secolo, che costituiranno il periodo chiave dell'indagine. La visione proposta è in contrasto con una tradizione di lunga data nella disciplina, la quale prevedeva, al contrario, che gli studiosi si concentrassero sulle fonti cronologicamente più antiche, focalizzando, in ottica neogrammatica, le loro osservazioni quasi esclusivamente sui tratti linguistici (in particolare ortografici) a scapito degli aspetti critico-testuali. Questa prassi, da considerarsi obsoleta, ha avuto conseguenze distorsive ai fini di una corretta stima dell’estensione del patrimonio letterario e linguistico della Slavia Christiana, giacché un consistente numero di testi non sono stati esaminati o lo sono stati solo in minima parte solo perché non trasmessi in codici appartenenti al cosiddetto “canone paleoslavo”. Un allargamento della ricerca a testimoni recenziori, includendo aspetti testuali, da studiare secondo il metodo degli errori significativi (Leitfehler), linguistici e codicologico-paleografici, permetterà non solo di ricostruire con maggior accuratezza le diverse fasi della trasmissione delle opere paleoslave dalle origini fino ai periodi più tardi della tradizione; esso sarà di fondamentale importanza anche ai fini della futura produzione di edizioni critiche attendibili che oggi rappresentano una rarità nel panorama della Filologia slava e che costituiscono uno strumento imprescindibile sia per valutare l’ampiezza dell’eredità letterario-culturale delle origini sia per lo sviluppo di nuove ricerche nel settore della linguistica storica.
The intended goal of this project is to offer new tools in further advancing our knowledge in the textual transmission of Old Church Slavonic writings, that is, the literature of Slavia Christiana (9th -11th centuries). The output lies in the compilation of a repertoire in one volume of histories of textual transmission of Old Church Slavonic writings, translated from Latin and Greek or originally composed by prominent authors of that time. This collection of studies will be based on the compilation of a database, developed by the team members over the two years, and will be finalised for print within the additional six-months period after the completion date of the project. The production of single entries on each individual manuscript tradition to be investigated will follow strict methodological guidelines and will have a precise structural configuration. The Old Church Slavonic manuscripts will be subjected to a thorough text-critical study. The most important witnesses (Variantenträger) shall also be subject to a palaeographical and codicological investigation. And last but not least, due attention will be paid to their linguistic analysis. The scientific impact of this project lies in addressing a scientific void in the field of the transmission of Old Church Slavonic texts, since a comprehensive study of this kind has until now been absent. In order to achieve such an ambitious goal, we plan to build an integrated and systematic approach toward assisting the adoption of innovative methodologies in Slavic philology. This appears to be necessary both for the purpose of the future production of reliable critical editions and the aim of properly addressing major outstanding issues in this field. They concern, on the one hand, the origin, the process of copying, the modifications, and the circulation through the ages of hundreds of works; on the other, the problem of pointing out any differences and analogies with Byzantine, Middle Latin, German or Romance traditions. Answers to these questions require new ways of examining textual transmission. Instead of selecting a handful of works retrieved from the earliest Glagolitic and Cyrillic manuscripts (late 10th – 11th century) as our starting point, we should rather focus on the 14th and more importantly the 15th century as a key-period for the investigation. This is in contrast with a longstanding tradition in our discipline to focus on earlier documents and the most ancient traits of the language. Such an outdated traditional practice had grave consequences for an assessment of the works belonging to the earliest body of Old Church Slavonic literature. As a result, a large number of texts were insufficiently studied merely on the grounds that they are not attested in the earliest manuscripts (Palaeoslavic canon). The project therefore aims at achieving a new understanding of the transmission of texts of Slavia Christiana, and thereby to offer a re-evaluation of its literary patrimony.
Assegnista Paolo Miccoli
Titolo dell'assegno Contatti tra Germanico e Italoromanzo / Germanic –Italoromance contacts
Titolo del progetto progetto PRIN 2022 LeGeRe “LEI Germanismi Reloaded”
P.I. del progetto Elda Morlicchio
Referente scientifico dell’assegno: Elda Morlicchio
Data inizio 01/06/2024
Data fine 31/05/2025
SSD: L-LIN/14; L-FIL-LET/15; L-FIL-LET/12; L-FIL-LET/09; L-LIN/01 (il progetto ha un profilo fortemente interdisciplinare)
PRIN 2022
Abstract
Il progetto lessicografico del LEI fu concepito negli anni Sessanta del secolo scorso e la pubblicazione della sezione dedicata ai Germanismi iniziò negli anni Novanta. È ora necessario adeguare il ‘LEI-Germanismi’ progettato prima dell’era digitale alle nuove esigenze e orizzonti della ricerca lessicografica. Per questo si deve trasformare un dizionario concepito come libro a stampa in un mezzo elettronico. Il progetto mira a proseguire la pubblicazione degli articoli del ‘LEI-Germanismi’ rendendoli ora consultabili anche in rete ma senza modificare la micro- e macrostruttura dell’opera. Il gruppo di ricerca esplorerà le possibilità offerte dai nuovi strumenti e metodi per sostituire gli articoli tradizionali ‘statici’’ con dati ‘dinamici’.
The lexicographical Project of LEI was conceived in the late 1960s and the LEI-Germanismi was initiated in the 1990s. It is necessary to adapt the ‘LEI-Germanismi’ planned before the digital era to the new needs and horizons of lexicographical research therefore it is necessary to change from a dictionary conceived as printed book to an electronic medium. The project aims to continue with publication of etymological entries of ‘LEI-Germanismi’ that must be now available online without changing the macro- and microstructure of the Dictionary. The Research group will explore the possibilities offered by new tools and methods to replace the traditional ‘static’ articles with ‘dynamic’ data.
Assegnista Arianna Grasso
Titolo del programma di ricerca La rappresentazione della mobilità nella comunicazione dei rischi relativi alla pandemia
Responsabile scientifico Katherine Elizabeth Russo
Data inizio 01/09/2022
Data fine 31/08/2025
SSD L-LIN/12
Fondi di Ateneo
Abstract
Il progetto intende analizzare l’inglese come lingua franca della comunicazione e mediazione dei rischi relativi alle epidemie prendendo in esame la rappresentazione della mobilità durante la pandemia da COVID-19 nel discorso istituzionale, giornalistico e nei social media in lingua inglese. Colmare il divario tra esperti e cittadini è difficile nel caso di epidemie che generano un forte senso di apprensione e pericolo, come è successo, ad esempio, con la recente pandemia da COVID-19 (Russo 2020). Esistono, infatti, strategie retoriche e discorsive che rischiano di isolare e confondere alcune fasce della popolazione, innescando così gli affetti legati all’insicurezza eco sociale come la paura, l'ansia e la chiusura, ma anche l’odio verso l’altro e la stigmatizzazione. Al tempo stesso, la fruizione della comunicazione del rischio è notevolmente ostacolata per via dell’accesso limitato alla comunicazione istituzionale e per la scarsa conoscenza dei linguaggi specifici legati al rischio e all’emergenza. La ricerca condotta fin qui non ha messo adeguatamente a fuoco le problematiche legate alla percezione dei rischi relativi alla salute e alle epidemie, alle problematiche legate alla loro comunicazione, né ha affrontato il modo in cui la mobilità è stata rappresentata durante la pandemia. Il progetto si colloca all’interno di questo quadro, e intende pertanto colmare tale vuoto.
L’obiettivo è la messa a punto di una metodologia innovativa che, partendo dall’analisi di un caso studio di recente rilevanza scientifica dal punto di vista della comunicazione del rischio come la rappresentazione della mobilità durante la pandemia da COVID-19, permetta di a) mappare le attuali strategie di comunicazione utilizzate nella condivisione istituzionale e massmediatica di informazioni relative all’evolversi dell’emergenza pandemica in relazione alla mobilità; b) individuare le pratiche discorsive utilizzate nella rappresentazione delle migrazioni durante la pandemia e c) definire delle linee guida e buone pratiche volte ad assicurare una comunicazione del rischio in regime emergenziale che tenga conto delle esigenze di comunità migranti, così da contrastarne la stigmatizzazione e contenerne la marginalizzazione. In ultima istanza, si intende sviluppare un modello innovativo di comunicazione del rischio che possa essere utile nella gestione delle epidemie e nel contrasto a fenomeni di discriminazione delle comunità vulnerabili.
Assegnista Barbara Di Fenza
Titolo Assegno Comunicazione sociale e culturale 5.0: gaming, storytelling e strumenti innovativi di comunicazione per la Generazione Z
Titolo del progetto Case tecnologie emergenti ‒ infiniti mondi Napoli Innovation City
Responsabile scientifico Prof.ssa Fabiana Sciarelli
Data inizio 01/07/2024
Data fine 30/06/2025
SSD SECS-P/08
Fondi di Ateneo
Il progetto di ricerca ha analizzato ed approfondito le modalità comunicative della Generazione Z, con l’obiettivo di sperimentare strumenti innovativi capaci di favorire un dialogo vero tra giovani, Istituzioni e società, in linea con i principi della comunicazione 5.0. L’approccio è stato interdisciplinare, partecipativo ed empatico, fondato sull’ascolto attivo e sull’adozione dei linguaggi espressivi giovanili, in particolare quelli utilizzati dallo storytelling digitale e dalla narrazione transmediale.
Il fulcro della ricerca sono stati i laboratori realizzati nelle scuole secondarie della Campania, spazi non gerarchici di dialogo e co-costruzione, in cui studenti e studentesse hanno potuto raccontarsi e confrontarsi su temi identitari, relazionali e sociali, attraverso strumenti e linguaggi più vicini a loro.
Questi momenti sono stati significativi sia per i ragazzi, che sono stati protagonisti ed interlocutori attivi di un discorso sociale in una Istituzione nella quale spesso non hanno parola; sia per noi, che abbiamo potuto osservare in modo diretto le dinamiche tra i giovani della generazione Z e i loro linguaggi, sia digitali che verbali.
Contemporaneamente, è stata condotta un’indagine empirica mediante questionari (qualitativi e quantitativi), interviste e osservazione partecipate, che ha consentito di costruire una mappa articolata delle abitudini digitali della Generazione Z, rivelando da un lato la potenza dei social media come luoghi creativi e di appartenenza, dall’altro le fragilità e l’ansia legate all’iper-esposizione e al giudizio online.
Nel corso dell’anno è stata inoltre realizzata una pubblicazione editoriale sul tema dei diritti dei minori, coerente con gli obiettivi della ricerca, che offre strumenti conoscitivi e analitici a supporto di politiche educative e sociali più efficaci.
Completano il quadro le esperienze maturate in contesti esterni al progetto: la partecipazione a un convegno nazionale dedicato al Rap come linguaggio giovanile, che ha confermato la necessità di una comunicazione culturale e sociale capace di attraversare i linguaggi emergenti; la produzione di un cortometraggio interattivo ispirato ai vissuti degli studenti, costruito secondo una struttura a sliding doors che permette allo spettatore di scegliere il corso della narrazione.
I risultati ottenuti sul piano scientifico, formativo e sociale mostrano quanto sia fondamentale utilizzare linguaggi ispirati alla comunicazione 5.0, che è incentrata sull’umano, sull’ascolto e sull’interazione.
Il progetto può rappresentare una base teorico-metodologica per attività future, allo scopo di creare materiali formativi, pubblicazioni, modelli replicabili per le scuole e collaborazioni con enti nazionali ed europei, al fine di sollecitare una nuova educazione mediale fondata sulla partecipazione, sull’empatia e sull’uso consapevole dei linguaggi digitali.
Assegnista Daniela Vitolo
Titolo L’età della rabbia nella sfera pubblica, letteraria e artistica sud-asiatica: l’odio di genere nel contesto del fondamentalismo religioso
Responsabile scientifico Rossella Ciocca
Data inizio 01/09/2022
Data fine 31/08/2025
SSD L-LIN/10
Progetto di ricerca di Ateneo PRA
Abstract
Focus della ricerca sarà la riflessione sul clima di risentimento e rabbia sociale, che si esprime attraverso la cultura dell’odio, della discriminazione, del settarismo, dell’unione ‘contro’, in un ambito, quello Sud-Asiatico, dove le questioni identitarie sono particolarmente vive e critiche. Incrociando le categorie di razza, etnia, classe, casta, la ricerca si concentrerà prevalentemente sull’ identità religiosa, di genere e di orientamento sessuale in ambito Indiano, Pakistano e Bangladese. Obiettivo della ricerca sarà l’individuazione del contributo offerto alla sfera pubblica contemporanea dalle forme di rappresentazione narrativa e artistica di lingua inglese sia in funzione di denuncia e analisi del fenomeno dell’odio di genere e dell’intolleranza religiosa sia in funzione di contrasto della cultura della discriminazione violenta attraverso l’approfondimento del meccanismo dello storytelling come creatore di empatia, conoscenza e condivisione.
Assegnista Valentina De Brasi
Titolo dell’assegno: Investigating interactions between Dialogue Systems and EFL learners through CDA
P.I. del progetto PRIN 2022 Adriano Ferraresi (UniBo)
Referente scientifico Anna Mongibello
Data inizio 01/05/2024
Data fine 03/11/2024
SSD: L-LIN/12
PRIN 2022
Abstract
The research fellow (“assegnista di ricerca”) will carry out research within the “UNiversally Inclusive Technologies to practice English (UNITE)” project, a research project financed by the Italian Ministry of University and Research under the PRIN funding scheme. The aim of UNITE is to explore the applications of Dialogue Systems (DS) as AI-powered agents to practice English as a Foreign Language (EFL). The ultimate objective is to produce evidence-based teaching and learning materials which might favour the uptake of DS in Italian university courses and, in general, as tools for autonomous learning by university students, including those with disability and specific learning disorders ("studenti con disabilità e DSA", as coded in the Italian university system). Thanks to recent advances in Artificial Intelligence (AI), DS have improved considerably in terms of their ability to engage in plausible interactions in the written and/or spoken channel, and research has shown their effectiveness in EFL contexts as a way to let students practice English outside the classroom, making them feel less anxious about their linguistic abilities, especially at lower levels of proficiency. Yet, evidence is still scarce as to the ability of DS to respond adequately to users interacting with them in English as a foreign language, their effective integration in formal education courses, as well as the degree to which they are designed to ensure that learners can access and participate in meaningful learning opportunities. The specific objectives of UNITE to which the research fellow will contribute include:
1. assembling empirical evidence of how Italian university students interact with DS, including an investigation of their level of perceived usefulness/satisfaction;
2. conducting a corpus-assisted analysis of potentially exclusionary discourse practices in learner-DS interaction
3. creating a tagset.
Assegnista Noemi Fregara
Titolo del progetto Donne, ambiente e resistenza: la letteratura polacca post-1989 tra ecofemminismo e environmental humanities
SSD G.S.D. 10/SLAV-01 Slavistica (ex S.C. 10/M2) - S.S.D. SLAV-01/A Slavistica (ex L-LIN/21)
Contratto di ricerca post doc PNRR
Durata del contratto: 24 mesi
Abstract
Negli ultimi cinquant’anni la visione antropocentrica, fondata su un sistema di opposizioni gerarchiche alla base del pensiero binario e patriarcale, è diventata oggetto di profonda revisione critica. In campo letterario, in piena contrapposizione all’antropocentrismo e al dominio dell’umano, l’ecocritica fornisce un innovativo punto di vista “ecocentrico” o “biocentrico” volto alla valorizzazione di tutti gli esseri viventi compreso l’individuo. In Polonia, a partire dalla fine del XX secolo, in particolare nella produzione letteraria delle donne, i rimandi alla natura si fanno più numerosi. La crisi ambientale nel XXI secolo è diventata un tema quasi inevitabile visto lo sfruttamento della natura e le sue catastrofiche conseguenze da cui non dipende solo la salvaguardia del pianeta, ma anche la sopravvivenza degli esseri umani. Influenzata da questi sconvolgimenti, la letteratura polacca si è arricchita progressivamente di romanzi, racconti, poesie che affrontano la distruzione dei paesaggi naturali, l’inquinamento, i cambiamenti climatici, la crisi di identità individuale e collettiva. La natura, sfruttata dall’essere umano, reagisce diventando minacciosa e fatale, specialmente grazie alla collaborazione di figure femminili, anch’esse vittime della cosiddetta “logica del dominio” teorizzata da Karen Warren. Di conseguenza, piante, animali e donne si trasformano in personaggi mostruosi, rivoluzionari e ribelli facendosi spazio nella letteratura contemporanea con l’obiettivo di smantellare il pensiero patriarcale, ritenuto il principale responsabile dell’inferiorità loro assegnata. La ricerca proporrà, dunque, un nuovo modo di leggere l’ibridazione di corpi e identità umane e non umane, nonché la confluenza tra cultura e natura, attraverso le lenti critiche dell’ecofemminismo e degli Environmental Humanities. Il progetto di ricerca si pone di mappare, in prospettiva comparativa, in ambito letterario polacco e anglofono, i maggiori fenomeni in relazione al tema dato e alle più rilevanti scrittrici contemporanee. L’attività di ricerca si dovrà estendere oltre il testo letterario, esaminando il contesto socioculturale per esplorare come l’ecodistopia, oltre a essere un genere letterario, diventi un incisivo strumento di critica sociale e ambientale.
Contrattista Olga Kalashnikova
Titolo del progetto Filologia e innovazione digitale: modelli di riconoscimento automatico della scrittura cirillica
SSD G.S.D. 10/SLAV-01 Slavistica (ex S.C. 10/M2) - S.S.D. SLAV-01/A Slavistica (ex L-LIN/21)
Contratto di ricerca post doc PNRR
Durata del contratto: 24 mesi
Abstract
Il progetto mira all’addestramento di modelli di riconoscimento automatico della scrittura manoscritta (HTR = Handwritten Text Recognition) dei più antichi codici cirillici datati, facendo ricorso a reti neurali artificiali. Lo scopo è promuovere l’innovazione e la diffusione delle tecnologie basate sull’intelligenza artificiale (IA) nella Slavistica. Mentre altri settori hanno già compiuto progressi significativi nella transizione digitale, molto resta ancora da fare per integrare questa disciplina nelle Digital Humanities. Un raffinamento delle competenze e un rinnovamento degli approcci in questo campo sono oggi possibili tramite l’impiego di sistemi automatici di HTR, basati sull’utilizzo di algoritmi quali i Convolutional Recurrent Neural Networks e architetture basate su Transformer. L’applicazione di queste tecnologie informatiche allo studio dei codici cirillici permetterà l’addestramento di modelli di IA personalizzati. Essi saranno utilizzati per decifrare automaticamente le principali tipologie di scrittura, diffuse in area slava orientale e balcanica tra i secoli XI-XV, e per rendere accessibile in formato elettronico ricercabile un vasto corpus di testi in lingua paleoslava. Il potenziale impatto del progetto è rilevante: tramite il Machine learning sarà possibile estrapolare una grande quantità di dati inesplorati per lo sviluppo di nuove ricerche linguistico-filologiche e paleografiche con significative e positive ricadute anche sui processi didattici. La disseminazione dei risultati di ricerca avverrà in forma di partecipazioni a convegni internazionali, workshops, pubblicazioni di contributi su riviste peer-reviewed indicizzate e attraverso la creazione di un open-access database.
Assegnista Filippo Pellegrino
Titolo Assegno Realizzazione di attività di R&S di tipo informatico per la CTE
Titolo del progetto Case tecnologie emergenti ‒ infiniti mondi Napoli Innovation City
Responsabile scientifico Johanna Monti
SSD L-LIN/02
Data inizio 01/07/2024
Data fine 28/02/2025
Finanziamento
Ministero delle Imprese e del Made in Italy
Bando: Piano investimenti per la diffusione della banda larga – Delibera CIPE 61/2018, lettera c, Programma di supporto tecnologie emergenti nell’ambito del 5G, Asse I – Casa delle tecnologie emergenti – Bando 2022
Ente capofila Comune di Napoli
Altri Enti/Istituzioni/Organizzazioni: Accademia di Belle Arti di Napoli, Centro d’innovazione digitale Cefriel, CeRict Scarl, CNR (ISPC - DHiLab | Digital Heritage Innovation Lab), MedITech 4.0, One More Pictures, Spicy, Tim, Università di Napoli Federico II
Abstract
La Casa delle Tecnologie Emergenti I Il progetto di ricerca e sviluppo si inserisce nell’ambito dell’iniziativa “Casa delle Tecnologie Emergenti – Infiniti Mondi Napoli Innovation City” e ha come obiettivo la realizzazione di un caso d'uso finalizzato alla creazione di un agente conversazionale denominato Marianna la capa di Napoli. L’agente, basato su tecnologie del linguaggio di ultima generazione, è progettato per promuovere lo storytelling dei beni culturali, dei luoghi e dei personaggi della città di Napoli, favorendo nuove modalità di fruizione culturale attraverso l’interazione uomo-macchina.
Le principali attività di ricerca hanno riguardato: la raccolta e l’analisi delle fonti linguistiche per la costruzione di un database tematico sui beni culturali; la sperimentazione di modelli del linguaggio, sia encoder-based che di tipo LLM; la definizione e implementazione di una strategia linguistico-computazionale coerente con il caso d’uso proposto, e, infine, lo sviluppo di un’applicazione per l’impiego dell’agente conversazionale in contesti reali. Il progetto rappresenta un esempio di applicazione delle tecnologie emergenti al servizio della valorizzazione culturale e dell’innovazione territoriale.