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Progetto "Accogliere, condividere, includere: una proposta per il sistema museale dell'Orientale” – CUP C69I22002320001

In risposta all'Avviso pubblico – Decreto n. 487 del 06.05.22 del MIC, per la presentazione di “Proposte progettuali di intervento per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali dei musei e luoghi della cultura pubblici non appartenenti al Ministero della Cultura” , nell’ambito del PNRR – Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura – Misura 1 – “patrimoni culturale per la prossima generazione” – componente 3 – Cultura 4.0 8MIC3-3) – Investimento 1.2 – finanziato dalla UE nell’NextGenerationEU -  l’Ateneo ha presentato il progetto dal titolo  "Accogliere, condividere, includere: una proposta per il sistema museale dell'Orientale" finalizzato al recupero, alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale del Sistema Museale di Ateneo. 

Con DD.DD. della Direzione Generale dei Musei n. 1502 del 21.12.2022 e n. 62 del 26.01.23 è stato comunicato che il progetto è stato finanziamento con euro 474.800,00 - CUP C69I22002320001.

L'idea progettuale si propone di adeguare il piano terreno di Palazzo Du Mesnil, che ospita il Museo Umberto Scerrato, alle esigenze di accessibilità da parte di varie categorie di utenti attraverso interventi di rimozione delle barriere architettoniche e attraverso la progettazione e l’implementazione di soluzioni informatiche che consentano di comprendere la complessità delle raccolte esposte, la loro storia e i contesti culturali originari di rinvenimento. In particolare, si prevede lo sviluppo di sistemi per la gestione informatizzata di tutti i beni conservati mediante riproduzione fotografica ad alta risoluzione e digitalizzazione 3D (catalogazione, web-gallery, fruizione remota e in sede), soluzioni architettoniche finalizzate a migliorare la percezione degli oggetti esposti (video, audio, video-mapping), applicazioni divulgative per arricchire la visita virtuale, in sede e in remoto, anche da parte di utenti ipovedenti e sordomuti. I visitatori potranno esplorare mondi virtuali grazie alle applicazioni di Realtà Aumentata/Virtuale e Mista, mentre soluzioni di chatbot e storytelling proporranno agli utenti percorsi che racconteranno la storia degli oggetti provenienti dall’Africa e dall’Asia organizzati su differenti registri (bambini, adulti). Inoltre, grazie alle numerose competenze linguistiche di cui dispone l’Ateneo l’intera offerta sarà disponibile in modalità multilinguistiche che comprendono arabo e cinese, oltre le lingue Europee più diffuse, favorendo anche la partecipazione di comunità locali extra-comunitarie. L’innovazione digitale, insieme con l’eliminazione di ogni ostacolo che impedisca la piena fruizione del museo, costituisce il punto centrale della proposta progettuale che si potrà avvalere delle conoscenze degli archeologi che operano all’interno dell’Ateneo, i quali potranno garantire contenuti anche per attività laboratoriali.

In sintesi, il progetto intende:

  • migliorare l’accessibilità dall’esterno (sito web e contatti),
  • migliorare la raggiungibilità e accesso ai percorsi e ai diversi servizi,
  • realizzare percorsi orizzontali e verticali,
  • realizzare percorsi museali,
  • attivare la formazione specifica del personale,
  • migliorare la sicurezza e l’emergenza,
  • valorizzare l’intero patrimonio a beneficio della collettività.

Finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU. Per approfondire visita i link: cultura.gov.it, pnrr.cultura.gov.it.