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Progetto l’Orientale per la Scuola

L’Orientale per la Scuola

L’Orientale ha messo la pluriennale esperienza acquisita nella realizzazione di corsi di formazione e aggiornamento per i docenti e gli alunni del sistema scolastico campano al servizio della Regione Campania per lo sviluppo e somministrazione di metodologie didattiche innovative.

I progetti realizzati sono:  

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Loghi progetto L'Orientale per la scuola

Dalla consapevolezza della pluriennale esperienza acquisita nella realizzazione di corsi di formazione e aggiornamento per i docenti delle scuole e di percorsi di apprendimento per alunni di diverso profilo e grado scolastico finalizzati allo sviluppo di metodologie didattiche innovative, l’Università di Napoli L’Orientale ha aderito all’Avviso Regionale di cui al D.D. n. 1200 del 02.10.2018 – Burc. N. 72 del 08.10.2018 per la stesura e presentazione del progetto: “INSEGNARE E IMPARARE A CALCOLARE E A COMPRENDERE IL TESTO SCRITTO PER GLI ALUNNI DI NAPOLI 13”.

ARCHITETTURA COMPLESSIVA DEL PROGETTO

Il Progetto si è caratterizzato per una prima fase di formazione dei formatori: sono state infatti realizzate 42 ore complessive equamente ripartite tra il modulo literacy e numeracy. Per entrambi i moduli sono stati organizzati incontri, durante i quali sono stati discussi anche i risultati dei Test OCSE Pisa e Invalsi: lì dove è stato possibile, si è provveduto a confrontare i risultati dell’ambito territoriale Napoli-13 con quelli nazionali e internazionali.

Sono stati prodotti materiali didattici - messi poi a disposizione dell’utenza (docenti e alunni) sulla piattaforma Moodle dell’Orientale e successivamente sulla Piattaforma di Training – e promossi incontri nel corso dei quali si è tentato di innescare il processo di condivisione delle conoscenze e delle esperienze per adeguare il percorso formativo alle esigenze specifiche delle singole scuole. La formazione dei formatori si è sviluppata in quattro moduli (80 ore per moduli), per assicurare un’adeguata formazione dei docenti che vi parteciperanno, nel corso dei quali si è provveduto anche ad elaborare dei test di ingresso, dei percorsi formativi, nonché sviluppare l’attitudine alla preparazione delle attività di ricerca-azione.

La fase di formazione dei formatori è stata seguita poi dalla fase di co-progettazione, ovvero due incontri di quattro ore per ciascuno dei due moduli, durante i quali i formatori e i docenti hanno impostato gli specifici percorsi didattici e definiti i test di ingresso e le azioni didattiche partecipate tra docenti e alunni.

Le fasi didattica e laboratorio, invece, hanno visto il coinvolgimento di circa 850 alunni delle quattro scuole che hanno aderito al progetto. Oltre alle attività curriculari, sono state svolte 38 ore per la fase extracurriculare (16 per modulo numeracy e 22 per literacy, di cui 4 in orario curriculare per numeracy e 10 per literacy e 12 extra curriculare). La fase di laboratorio, invece, ha previsto 12 ore di attività (6 per modulo, di cui 4 in orario curriculare e due in orario extra curriculare).

Le attività, sia di didattica che di laboratorio, si sono svolte presso le scuole aderenti e facenti parte del territorio Napoli 13.

Purtroppo, causa le restrizioni imposte dalla pandemia, non si sono potuti svolgere le due giornate di kick off, ovvero i tre meeting i cui obiettivi erano la messa a punto dell’azione e la verifica dello stato d’avanzamento delle attività di ricerca-azione. Analogo impedimento ha subito il workshop di almeno due giornate che doveva essere organizzato nella parte finale del progetto per presentare agli stakeholder i risultati di tutte le attività realizzate, gli strumenti, le metodologie scientifiche utilizzate e l’influenza dei fattori esogeni (contesto socio-economico) sull’efficacia delle azioni intraprese.

GRUPPO DI LAVORO

I gruppi di coordinamento che si sono costituiti hanno visto la partecipazione di un dirigente scolastico (o suo delegato), di un docente interno e uno dell’ente universitario attuatore.

Il coordinatore del progetto è stato svolto da un professore dell’Ateneo, il cui compito è stato prevalentemente quello di supervisionare la regolare realizzazione delle attività, il rispetto delle scadenze del cronoprogramma, il rispetto dei processi amministrativi, la congruenza delle spese sostenute. È stato nominato, altresì, il responsabile scientifico del progetto, ovvero un professore dell’Ateneo per la definizione degli indirizzi e gli approcci metodologici delle attività formative e di ricerca, anche grazie alla collaborazione di esperti nella fase di progettazione degli interventi. Inoltre, ha svolto attività per l’individuazione degli esperti (personale docente esterno alle scuole) e l’individuazione dei tutor universitari (tutoraggio di secondo livello). Dal canto loro, invece, i dirigenti scolastici (o delegati) delle scuole aderenti al progetto hanno svolto le attività di individuazione dei docenti interni e dei tutor interni, del personale ATA e dei tecnici di laboratorio. Inoltre, hanno predisposto la richiesta di acquisto delle attrezzature e degli arredi scolastici necessari alla realizzazione delle attività progettuali. Infine, esperti nel campo della numeracy e literacy dell’Ateneo hanno collaborato con il Responsabile Scientifico per l’analisi dei fabbisogni formativi, la predisposizione del materiale didattico, la formazione ai formatori, l’attività di ricerca azione, la realizzazione delle attività di analisi dei risultati e l’attività di tutoraggio di secondo livello. I docenti scolastici che hanno svolto la formazione degli studenti hanno anche collaborato alla programmazione didattica e alla predisposizione del materiale utilizzato nelle vari fasi.

COOPERAZIONE, TRASFERIBILITA’ E REPLICABILITA’

L’elemento di forza del progetto è stata la cooperazione tre le diversi componenti. Nella fase di formazione dei formatori, la cooperazione è stata assicurata mediante la condivisione del materiale formativo tra formatori e docenti delle scuole, dalla progettazione dei percorsi per lo sviluppo delle competenze di base e trasversali nell’area della lettura, dalla comprensione dei testi oltre al sapere utilizzare efficacemente i linguaggi formalizzati e gli strumenti matematici. Il confronto tra la componente universitaria e quella dei docenti scolastici ha permesso il miglioramento dei percorsi progettati, del materiale multimediale e multicanale da utilizzare nelle fasi di didattica e laboratorio. Lo stesso ruolo/presenza del tutor universitario, reperibile costantemente anche a distanza, ha consentito di risolvere le problematiche inerenti all’utilizzo del materiale sulle piattaforme o casi particolari insorti durante l’esecuzione delle stesse attività. Il coinvolgimento attivo della componente docente, anche nelle fasi di progettazione, approntamento e validazione del materiale didattico, ha rafforzato la replicabilità dell’azione da parte dei singoli docenti coinvolti. È stata, pertanto, assicurata la trasferibilità e replicabilità delle procedure sviluppate, così come la disponibilità dei materiali didattici sulla Piattaforma di Training e su quella ministeriale (SOFIA - Sistema Operativo per la Formazione e le Iniziative di Aggiornamento dei docenti). Una sinergia che ha semplificato e reso efficace il processo di trasferimento delle conoscenze.

METODI E STRUMENTI DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

L’azione di monitoraggio, purtroppo, ha subito notevoli rallentamenti e limitazioni causa gli effetti imposti dalla crisi pandemica. Sono state infatti penalizzate gran parte delle attività di monitoraggio che comprendevano gli indicatori oggettivi, quali: il rendimento scolastico degli anni precedenti e di quello in corso, il numero di accessi alle piattaforme didattiche, il numero di ore di utilizzo delle stesse e altri parametri di utilizzo (quali ore di attività in community etc.), nonché i dati relativi al contesto socio-economico degli alunni, etc. Pertanto l’elaborazione del database completo, come previsto dal progetto iniziale, è stato rimodulato con evidenti limitazioni, sia dal punto di vista quantitativo (tenuto conto della ridotta adesione delle scuole) sia rispetto alla base informativa del sistema di monitoraggio e valutazione del progetto. Tuttavia, Il livello di competenza acquisito nelle aree della comprensione dei testi e dell’alfabetizzazione matematica è stato realizzato con test sviluppati sul modello dei test PISA e l’impatto dell’azione didattica è stata descritta con la misura dell’Effect Size (ES). I test sono stati somministrati durante l’orario curriculare, in modo da poter valutare l’intera popolazione di alunni. I dati disponibili, pertanto, non si riferiscono solo a quanti hanno partecipato all’intero progetto, ma anche a quanti hanno partecipato solo all’attività curriculare.