Progetti finanziati con fondi per la Ricerca scientifica di Dipartimento – Ricerche aggregate
Responsabile Flavia Aiello
Titolo Lessico e narrative della pandemia da Covid-19 in Hausa e Swahili
Data inizio 22/12/2021
Data fine 31/12/2024
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Fondi per la Ricerca scientifica di Dipartimento – Ricerche aggregate 2021
Descrizione del progetto:La pandemia da COVID-19 è stata, per molti aspetti, un evento inedito. Nessun fenomeno pandemico del passato ha avuto una copertura mediatica e informativa globale così capillare. Social media, media tradizionali, governi, organizzazioni internazionali e leader hanno giocato un ruolo cruciale nell’esporre, riflettere, distorcere ed educare sulla realtà di un fenomeno che si è rapidamente definito per la sua capacità di generare panico e timore. La mole di informazioni generata dalla pandemia da COVID-19 può essere considerata come una conseguenza naturale degli accadimenti, ma il suo significato risiede in ciò che è capace di dirci sulle reazioni di differenti società umane a un problema globale.
La ricerca si concentra sulla raccolta di dati linguistico-antropologici relativi all’evento pandemico e alla nozione di malattia, articolata in due assi principali. Il primo asse ha come obiettivo lo studio del discorso sull’evento pandemico prodotto in hausa e swahili nei social media e nelle forme creative di comunicazione di massa, in particolare nella canzone. Il secondo asse prevede l’adozione di metodi di indagine antropologica, attraverso l’osservazione delle pratiche medico-curative, interviste agli attori coinvolti e selezione di testi significativi sul piano dell’epidemia e della malattia.
Responsabile Michele Bernardini
Titolo Modelli di periodizzazione nelle storiografie di area bizantina, caucasica e islamica (XI-XVII secolo)
Data inizio 22/12/2021
Data fine 31/12/2024
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Fondi per la Ricerca scientifica di Dipartimento – Ricerche aggregate 2021
Descrizione del progetto: Il progetto, che riunisce storici dell'arte, filologi e storici dell'arte delle Università di Napoli L'Orientale, Bologna, Chieti e Roma Sapienza, mira a produrre una nuova mappa completa dei contatti culturali tra lo spazio angioino, la Papalità e l'Oriente nel tardo Medioevo. Integrando un'ampia gamma di fonti visive e testuali in lingue orientali e occidentali e indicizzandole in un database online rivolto a studiosi e al grande pubblico, il gruppo intende analizzare i processi di trasmissione, prestito e diffusione incrociata che hanno caratterizzato la circolazione delle informazioni e dei modelli di rappresentazione durante una fase cruciale delle relazioni tra Oriente e Occidente. L'unità di Napoli fornirà un'analisi completa delle fonti persiane, arabe, turche, georgiane e armene, concentrandosi sulle rappresentazioni storiografiche dell'Occidente. Il gruppo di Bologna analizzerà le relazioni culturali e diplomatiche tra la papalità, gli Angioini e l'Oriente., concentrandosi sulle informazioni geo-etnografiche e storiche disponibili ad Avignone.
Responsabile Matteo D’Acunto
Titolo Forme di continuità e di trasformazione del paesaggio urbano nelle città dell’Italia romana
Data inizio 22/12/2021
Data fine 31/12/2024
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Fondi per la Ricerca scientifica di Dipartimento – Ricerche aggregate 2021
Descrizione del progetto:La ricerca si concentra sull’analisi delle forme di continuità e trasformazione nelle città dell’Italia romana (IV sec. a.C. – V sec. d.C.), a partire da alcuni casi studio (Cuma, Pompei, Neapolis, Cupra e Paestum), oggetto da diversi anni di ricerche archeologiche sistematiche da parte di varie équipe dell’Università di Napoli L’Orientale. Lo sviluppo della ricerca sul campo e delle metodologie di registrazione dei dati archeologici ha permesso di acquisire nuove informazioni per la ricostruzione degli impianti urbani delle città romane in Italia. Nel caso di Pompei, le attività di ricerca riguardano ampi settori della città antica, inclusi quelli al di sotto del livello del 79 d.C. Le indagini in corso da parte di differenti gruppi presso la città di Cuma costituiscono un altro esempio di lavoro interdisciplinare, in cui i dati archeologici sono interpretati in rapporto a quelli geologici. La continua occupazione della città di Cuma in età greca, sannitico-campana e romana ha permesso di condurre un’analisi diacronica dei fenomeni di continuità e discontinuità nell’impianto urbano, e di sviluppare ipotesi interpretative collegate a fattori naturali o geopolitici. Il progetto si sviluppa attraverso l’analisi dei singoli contesti urbani dei casi studio, utilizzando moderne metodologie di indagine archeologica, con l’obiettivo di riflettere sull’evoluzione delle diverse concezioni di città. In alcuni periodi e contesti si privilegiano aspetti funzionali, mentre in altri si valorizzano gli aspetti estetici dell’arredo urbano, alla luce delle influenze delle città ellenistiche sulle città dell’Italia romana. I casi studio mostrano la diversità dei rapporti con Roma: ciascun centro ha conosciuto tempi e modalità differenti nel processo di romanizzazione o nell’ingresso nell’orbita romana, determinando la sovrapposizione di nuovi modelli amministrativi a quelli preesistenti.
Responsabile Romolo Loreto
Titolo La penisola arabica e le relazioni tra le regioni del Golfo arabo/ persico. Prospettive storiche, archeologiche e filologiche
Data inizio 22/12/2021
Data fine 31/12/2024
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Fondi per la Ricerca scientifica di Dipartimento – Ricerche aggregate 2021
Descrizione del progetto:
Responsabile Gianfrancesco Lusini
Titolo I manoscritti etiopici in Italia: documentare, catalogare, conservare
Data inizio 22/12/2021
Data fine 31/12/2024
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Fondi per la Ricerca scientifica di Dipartimento – Ricerche aggregate 2021
Descrizione del progetto: In più di un secolo di ricerca scientifica sui manoscritti in lingua geez, amarica e tigrina, conservati in Italia da biblioteche e istituzioni pubbliche e private, non si è mai avvertito il bisogno di un’iniziativa sistematica, vòlta cioè a redigere un catalogo complessivo dei codici di provenienza eritrea ed etiopica che si trovano nel nostro Paese. La circostanza è tanto più singolare se si considera che l’Italia ha un antico e solido rapporto con Eritrea ed Etiopia e che altrove questa esigenza è stata soddisfatta da molto tempo come parte integrante di programmi di studio e ricerca sui patrimoni codicologici nazionali. Col concorso di altri due enti scientifici (IPOCAN e ISMEO), si intende colmare questa lacuna con il progetto “CaNaMEI: Catalogo Nazionale dei Manoscritti Etiopici in Italia”. I suoi obiettivi sono dichiarati fin dal titolo stesso, e consistono nell’individuazione di tutte le collezioni pubbliche e private in cui sono custoditi manoscritti etiopici – in particolare quelle ancora non segnalate o non appropriatamente studiate – nella descrizione e catalogazione scientifica di tutti i reperti, nella digitalizzazione e nello studio testuale e materiale dei codici. Ove possibile, è previsto che si proceda anche all’adozione di appropriate misure di restauro conservativo, e all’assunzione di iniziative di promozione dei materiali attraverso l’organizzazione di eventi come mostre e convegni. Per la pubblicazione dei risultati della ricerca sono stati creati appositi strumenti virtuali, ovvero la pagina www.ipocan.it/index.php/it/canamei-2, contenente le digitalizzazioni dei manoscritti e la loro descrizione scientifica, e la serie online CaNaMEI Reports, che raccoglie periodicamente i risultati della ricerca in corso.
Responsabile Giacomella Orofino
Titolo Modelli e dinamiche di trasmissione del Buddhismo in Asia
Data inizio 22/12/2021
Data fine 31/12/2024
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Fondi per la Ricerca scientifica di Dipartimento – Ricerche aggregate 2021
Descrizione del progetto:Negli ultimi anni, la ricerca accademica sulla trasmissione del Buddhismo in Asia ha beneficiato di nuove scoperte testuali e archeologiche che hanno messo in luce la complessa articolazione storica, culturale e religiosa di questo fenomeno. Il progetto intende analizzare tali dinamiche su scala pan-asiatica, concentrandosi su materiali provenienti da India, Tibet, Nepal, Cina, Asia centrale e sud-est asiatico.
Una delle principali direttrici di studio riguarda le tradizioni buddhiste di origine indiana e la loro diffusione in Tibet, con particolare attenzione a logica, epistemologia e tantrismo. Si intende inoltre approfondire la relazione tra Buddhismo tantrico e pratiche corporee, in riferimento alla medicina esoterica e allo sviluppo dello yoga fisico. Il progetto vuole infine esaminare i principali modelli interpretativi della diffusione buddhista, confrontando le teorie della “contact expansion” e della “long-distance transmission” ed esplorando le implicazioni storiche, culturali e filologiche delle diverse reti di trasmissione monastica tra India, Asia centrale, Cina e Giappone.