Progetti

Nel corso del 2021, in conformità con i nuovi orientamenti in materia di ricerca pubblica e le nuove linee guida di Ateneo, si è avviato nel Dipartimento di Studi Letterari Linguistici e Comparati un ripensamento e un aggiornamento delle modalità di organizzazione della ricerca all’interno del Dipartimento, e quindi delle norme e dei criteri per l’attribuzione dei fondi dipartimentali per la ricerca. Di seguito si illustrano i principi e i criteri generali che ispirano il nuovo Regolamento per l’assegnazione dei fondi per la ricerca scientifica (approvato dal Consiglio di Dipartimento il 21 maggio 2021 e modificato con delibera del Consiglio di Dipartimento del giorno 08.02.2024).

Le norme per l’attribuzione dei fondi per la ricerca scientifica, in conformità con i principi e le linee guida stabilite dall’Ateneo, si fondano su criteri tesi ad assicurare a ciascun componente del Dipartimento la dotazione minima necessaria per l’attività di ricerca e a incentivare la qualità della ricerca attraverso l’elaborazione di progetti scientifici di ampio respiro, congruenti con le linee strategiche del Dipartimento, e capaci di favorire il coinvolgimento e la formazione di giovani studiosi. Tali norme hanno la finalità di rendere le procedure il più possibile snelle e trasparenti.

L’assegnazione della dotazione di base non prevede una valutazione ma esclusivamente la verifica di alcuni requisiti minimi. L’attribuzione dei fondi per i progetti di ricerca dipartimentali avviene invece su base selettiva: oltre a prevedere la verifica dei requisiti minimi previsti per la dotazione di base, essa adotta parametri che si ispirano alle seguenti linee-guida:

 Ø valorizzazione della qualità scientifica, coerenza e originalità dei progetti di ricerca;

Ø valorizzazione del profilo scientifico dei responsabili della ricerca e dei singoli componenti, e della congruenza degli stessi con la ricerca proposta;

Ø valorizzazione della scansione temporale della ricerca e della precisa individuazione delle tappe e azioni da essa previste;

Ø valorizzazione della diffusione nazionale e internazionale dei risultati della ricerca, anche attraverso l’accesso aperto.

Per i progetti di ricerca dipartimentali si prevede inoltre il monitoraggio, sia in itinere sia ex post, dell’utilizzo dei fondi e dei risultati scientifici conseguiti dalle ricerche.

Pseudos. Declinazioni del dis/valore tra testimonianza e falsificazione

Il concetto di Pseudos – originatosi nell’ambito del pensiero greco antico – identifica per estensione etimologica e comunanza di radice i significati di ‘falso’, ‘menzogna’, ‘finzione’, ‘illusione’, e designa frequentemente una categoria logico-concettuale dialetticamente funzionale a quella dell’Essere, ovvero la categoria della negazione e della relativizzazione (dell’Essere). Accanto a questa connotazione ‘negativa’, la storia del pensiero occidentale registra un’altra valenza di Pseudos, affermatasi gradualmente con il modificarsi dello statuto dell’Essere, e richiamante la sfera concettuale dell’‘indeterminato’, del ‘mutevole’, dell’‘ambiguo’.

Il progetto, finanziato con i fondi PRA di Ateneo, si prefigge l’obiettivo di analizzare le forme e le manifestazioni dello Pseudos in alcune aree disciplinari particolarmente esemplari, linguistico-filosofica, artistico-letteraria, storico-giuridica, individuando nella tarda modernità e nella contemporaneità l’epoca nella quale lo Pseudos instaura un regime di funzionalità, caratterizzato dalla corrosione dei paradigmi conoscitivi ed espressivi fino ad allora vigenti. Ciò si riflette, da un lato, nel potenziamento degli aspetti performativi e virtuali legati alle arti e alla letteratura, dall’altro nell’insorgenza di una soggettività che problematizza (fino a disconoscerla in taluni casi) l’oggettività dei parametri scientifici e il concetto stesso di verità. L’unità di ricerca intende analizzare la nozione di Pseudos ampliando il fuoco dell’indagine anche alle culture arabo-islamica e asiatica, in risposta alla complessità della società moderna globalizzata, allo scopo di offrire, in una prospettiva interdisciplinare che accomuna cultura umanistica e linguaggi scientifici e specialistici, una reinterpretazione del patrimonio testuale e linguistico del periodo storico individuato attraverso l’analisi di un corpus selezionato di testimonianze.

L’unità di ricerca è caratterizzata dalla trasversalità che rispecchia le aree disciplinari e geo-culturali coinvolte nel progetto e si compone di sette membri che, a partire dalle proprie competenze scientifiche, lavorano in sinergia sui tre settori individuati: per l’area linguistico-filosofica i proff. Del Villano, Ghidini e Moretti; per l’area artistico-letteraria i proff. Fusco, Moretti e Pangrazi; per l’area storico-giuridica i proff. De Angelo, Montinaro, Moretti.