Per il finanziamento della ricerca, il Dipartimento, oltre a favorire la partecipazione dei suoi membri a bandi nazionali e internazionali, contribuisce assegnando propri fondi, compatibilmente con le risorse finanziare disponibili.
Dal 2021, in conformità con i nuovi orientamenti in materia di ricerca pubblica e con le linee guida di Ateneo, il Dipartimento ha avviato una riflessione sulle modalità di organizzazione della ricerca e sui criteri per l’assegnazione dei fondi finalizzati a svolgere attività di ricerca.
Regolamento per l’assegnazione dei fondi per la ricerca scientifica (approvato dal Consiglio di Dipartimento il 21 maggio 2021 e modificato con delibera del Consiglio di Dipartimento del giorno 08.02.2024, tenendo conto delle nuove figure previste dalle normative e dalle nuove norme della contabilità di Ateneo).
L’attribuzione dei fondi per la ricerca scientifica intende da un lato consentire a tutti i membri del dipartimento di svolgere la propria ricerca individuale e dall’altro incentivare la qualità della ricerca attraverso l’elaborazione di progetti scientifici di ampio respiro, congruenti con le linee strategiche del Dipartimento, che prevedano il coinvolgimento di più membri del Dipartimento e che favoriscano anche il coinvolgimento degli studiosi più giovani.
Il Dipartimento distingue dunque tra progetti di ricerca dipartimentali e dotazione di base individuale.
Per l’assegnazione della dotazione di base il regolamento non prevede una valutazione della ricerca per la quale si richiede il contributo, ma prevede il possesso di alcuni requisiti. Questi fondi sono per attività da svolgersi entro l’anno solare.
Per la prima tipologia, l’attribuzione dei fondi è su base selettiva. Per assicurare trasparenza nella procedura, il Regolamento precisa i criteri in base ai quali le proposte di ricerca vengono valutate. Per i progetti di ricerca dipartimentali, di durata triennale, si prevede il monitoraggio, in itinere ed ex post, dell’utilizzo dei fondi e dei risultati scientifici conseguiti.